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Trionfo di Cameron alle urneI nazionalisti scozzesi fanno boom

di Nicoletta Orlandi Posti domenica 10 maggio 2015

Cameron ha postato su Twitter l'abbraccio con la moglie

3' di lettura

I conservatori del premier David Cameron hanno trionfato nelle elezioni britanniche, una vittoria non attesa in questa dimensione e che permetterà ai Tory di continuare la politica di austerity e sottoporre a referendum l’appartenenza del Regno Unito all’Ue. Le elezioni britanniche hanno registrare anche la marea montante dei nazionalisti scozzesi, che diventano la terza forza nazionale (almeno nel numero di seggi) e a questo punto vedono galvanizzate le loro speranze di indipendenza. Sconfitti invece i laburisti, il cui leader Ed Miliband, così come Nick Clegg, vice premier uscente e leader liberaldemocratico, il cui partito è stato letteralmente decimato. Clamoroso flop degli euroscettici dell’Ukip e già si può dire che questo indebolirà le istanze anti-europee dei conservatori più euroscettici. Con questi numeri Cameron è in grado di governare da solo, senza ricorrere, come accadde nel 2010, al sostegno di altri partiti. I seggi - Con oltre il 66% degli elettori che si è recato alle urne, i risultati definitivi danno al partito dei Tory la maggioranza assoluta dei seggi nella Camera dei Comuni, a Westminster. A spoglio ancora in corso i conservatori del premier David Cameron hanno raggiunto il numero di 326 seggi sui 650 di cui si compone l’assemblea. «È stata una grande notte per il Partito conservatore», ha commentato a caldo Cameron, ad ascoltarlo tra il pubblico la moglie Samantha. Il leader conservatore si è recato a Buckingham Palace per l’udienza con la regina Elisabetta accompagnato dalla moglie Samatha, che per l’occasione ha indossato un abito giallo flou e blu elettrico decisamente azzardato. Scozzesi - L’altra trionfatrice del voto èNicola Sturgeon, che ha fatto piazza pulita dei seggi oltre il Vallo di Adriano (56 su 59), portando il partito a diventare di fatto l’unica forza regionale. Alex Salmond, ex leader Snp che portò la Scozia al referendum, poi bocciato, sull’indipendenza della Scozia lo scorso 18 settembre, ha stravinto nel suo seggio di Gordon e non si è lasciato sfuggire la frase ad effetto: "Il ’leone scozzese' ha ruggito stamane in tutto il Paese". Deluso Ed Miliband, che di fatto ha ammesso la sconfitta dicendo che il prossimo premier ha «la responsabilità di tenere unita» la Gran Bretagna. Addirittura decimati i liberaldemocratici, che pagano duramente la condivisione del potere di governo: rischiano addirittura di scomparire visto che ’pezzi da novant' come diversi ministri (a cominciare da Vince Cable) non sono stai rieletti. Nick Clegg ha mantenuto per un soffio il seggio. I commenti - Cameron ha commentato soddisfatto i risultati, ancora parziali del voto, che danno i Tory vittoriosi: "Questa è stata chiaramente una notte molto positiva per i conservatori", ha detto aggiungendo che intende "governare per tutti" i sudditi di Sua Maestà. Cameron ha annunciato che è sua intenzione mantenere unita la Grabn Bretagna ma, allo stesso tempo, attuando il più rapidamente possibile la devoluzione della Scozia. Chiara apertura alla trionfatrice delle elezioni britanniche, la leader dello Scottish National Party, Nicola Sturgeon, che ha finora conquistato 54 seggi sui 59 assegnati oltre il Vallo di Adriano. Nel 2010 lo Snp ne aveva ottenuti solo 6. Il leader Labour Ed Miliband ha ammesso di aver passato una "notte difficile e deludente". Miliband ha riconquistato il suo seggio ai Comuni a Doncaster, ma non ha nascosto la tristezza per il risultato che vede arretrare pesantemente il suo partito rispetto al 2010. "Chiaramente questa è stata una notte difficile e deludente per il Labour", ha detto ricorrendo a parole che potrebbero preludere a dimissioni come sono soliti fare i leader politici britannici dopo una sconfitta. Miliband si è inoltre detto preoccupato dalla "crescita del nazionalismo in Scozia che ci ha travolto".

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