Marocco: no a 'nave gay' a Casablanca, per attivisti e' allarme omofobia

domenica 8 luglio 2012
Marocco: no a 'nave gay' a Casablanca, per attivisti e' allarme omofobia
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Rabat, 3 lug. - (Adnkronos/Aki) - "Quello dell'omofobia in Marocco e' un problema culturale piu' che legale". E' con queste parole che l'attivista per i diritti umani Khadija Riadi commenta sul sito marocchino 'Hespress' la vicenda della nave da crociera 'Nieuw Amsterdam', di proprieta' dell'americana Holland America Line, che due giorni fa doveva attraccare a Casablanca con 2.100 passeggeri, tutti omosessuali, ma che all'ultimo minuto e' stata costretta a saltare la tappa marocchina non avendo ottenuto il permesso dalle autorita' locali. L'arrivo dei partecipanti alla crociera in visita alla moschea Hassan II aveva scatenato forti polemiche in Marocco, paese dove e' ancora in vigore l'articolo 489 del codice penale, che considera l'omosessualita' un reato e prevede da tre mesi a tre anni di carcere. La Riadi e' stata la prima lo scorso anno a promuovere una petizione popolare per arrivare a cancellare questo articolo dal codice penale, in collaborazione con la Ong 'Human Right Watch' e ricorda il flop della sua iniziativa "con le firme raccolte che non erano piu' di 800". "Il problema e' di educazione della popolazione piu' che giuridico - dice - La tolleranza e il rispetto dell'altro bisogna inculcarlo nei ragazzi mentre crescono, ma purtroppo il mondo delle moschee tende ancora a minimizzare questo problema". A negare che ci sia stata una volonta' politica e discriminatoria da parte del nuovo governo islamico del premier Abdel Ilah Benkirane nei confronti del gruppo di turisti gay e' stato il ministro del Turismo, Lahcen Haddad, secondo il quale nessuna decisione sarebbe stata presa da Rabat per evitare la sosta della nave a Casablanca che invece e', con i suoi passeggeri per lo piu' europei e americani, "la benvenuta". (segue)