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George Soros denuncia l'Italia alle Nazioni Unite: "Violazioni nei confronti degli immigrati"

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Italia, Libia e Malta nel mirino di George Soros e della famiglia Rockefeller. Il motivo? Ancora una volta i migranti. L'Asgi e il Cairo Institute for Human Rights Studies (Cihrs), associazioni sostenute e sponsorizzate dai due magnati hanno denunciato i tre Paesi dinanzi al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite per presunte "ricorrenti violazioni nei confronti degli immigrati". Il tutto ha inizio il 18 ottobre 2019, come riporta Il Giornale, quando due uomini somali, insieme ad altre 50 persone, fuggono dalla Libia. Quando si trovano nella zona Sar maltese, "molto vicini a Lampedusa, chiamano soccorso. Hanno iniziato ad imbarcare acqua e la loro vita è in pericolo. Alarm Phone ricevuta la segnalazione dell’evento Sar chiede l’intervento di Malta e dell’Italia, autorità competenti secondo il diritto internazionale. Entrambe le autorità non effettuano alcun salvataggio mentre aspettano per molte ore l’arrivo della cosiddetta Guardia Costiera libica, che intercetta la barca e riporta in Libia tutte le persone a bordo. La motovedetta utilizzata è il “Fezzan” fornito ai libici dal governo italiano".

 

 

Nel ricorso le due associazioni parlano di violenze e torture subite dai due uomini all'interno dei centri di detenzione. Un chiaro - a parere loro - esempio di una prassi di respingimenti illegali perpetrati in accordo con la Libia. Peccato però che Soros e compagni dimentichino la tragica situazione in cui riversano Italia e Libia, alle prese con flussi migratori incontrollabili e abbandonate dall'Europa che in via pratica dei clandestini se ne infischia.

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