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Coronavirus, organizza una protesta anti-lockdown: 29enne condannato, pena esemplare

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Un giovane negazionista è stato condannato a 8 mesi di reclusione per aver organizzato delle proteste anti-lockdown: il protagonista della vicenda si chiama Anthony Khallouf, ha 29 anni e risiede a Sidney, in Australia. Nella città, infatti, sono in vigore numerose restrizioni causa Covid e la "chiusura" si protrarrà fino alla fine di settembre. Ad allarmare il governo è soprattutto la rapida diffusione della variante Delta. Il 29enne è stato beccato dalla polizia nei pressi della stazione ferroviaria di Hornsby e agli agenti ha detto di essersi perso.

 

 

 

I poliziotti, però, non gli hanno creduto e gli hanno chiesto cosa ci facesse così lontano dalla sua abitazione in un periodo in cui sono in vigore delle restrizioni molto severe in merito agli spostamenti. A questa domanda, però, Khallouf non ha saputo dare una risposta credibile. Di sicuro non era in giro per motivi sanitari o per altre ragioni di estrema necessità, le uniche che consentono di spostarsi durante un lockdown.

 

 

 

Insospettita, la polizia ha iniziato a indagare su di lui e ha scoperto che il giovane era uno dei principali punti di riferimento del mondo negazionista e no vax australiano. Più volte aveva detto addirittura di voler "risvegliare la massa dei cittadini australiani", definendo i lockdown una forma di dittatura sanitaria e invitando le persone a non rispettare le regole anti-Covid. Condotto in tribunale a Sydney, il ragazzo - come racconta FanPage - è stato processato per direttissima e condannato per mancato rispetto delle direttiva Covid, istigazione a delinquere e false dichiarazioni ai pubblici ufficiali. La pena che dovrà scontare è di otto mesi di reclusione, tre dei quali in carcere. 

 

 

 

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