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Austria, approvato l'obbligo vaccinale: è il primo Paese europeo a farlo. Farà da apripista?

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Approvato in Austria il vaccino obbligatorio contro il Covid. Si tratta del primo Paese europeo a farlo. L'approvazione, avvenuta in Parlamento con la maggioranza necessaria dei voti, è avvenuta dopo ore di battito in aula. La misura entrerà in vigore il 4 febbraio. I deputati che hanno votato a favore sono stati 137, quelli contro 33. L’obbligo si applicherà a tutti i residenti in Austria con età pari o superiore a 18 anni. Sono previste esenzioni solo per le donne in gravidanza, che per motivi medici non possono essere vaccinate o che si sono riprese da un’infezione da coronavirus negli ultimi sei mesi. 

"Si tratta di un grande e, per la prima volta, duraturo passo - ha commentato il ministro della Salute, Wolfgang Mückstein -. Questo è il modo in cui possiamo riuscire a sfuggire al ciclo di aperture e chiusure, di lockdown". E ancora: "Ecco perché questa legge è così urgentemente necessaria in questo momento". Anche la leader dell’opposizione, l’epidemiologa Pamela Rendi-Wagner si è detta favorevole: "Le vaccinazioni salvano vite umane. La vostra e quella degli altri". Dopo il voto nel Nationalrat il disegno di legge passerà al Bundesrat, la seconda camera del parlamento, che si pronuncerà il 3 febbraio. 

L'Austria, a questo punto, potrebbe fare da apripista. A maggior ragione ora che anche in Italia, causa Omicron, i contagi sono al rialzo. Lo stesso Guido Silvestri, virologo e professore della Emory University, ha messo in guardia: "La più grande fesseria che potremmo fare è pensare che il Covid sia andato via, perché con l'estate calano i casi nei Paesi occidentali, si riapre la società, e la gente smette di vaccinarsi. Poi a ottobre o novembre arriva una variante più brutta, magari dalla Thailandia, Madagascar o Argentina, e siamo tutti scoperti". Un incentivo a rendere obbligatorio il vaccino? Chissà.

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