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Ucraina e Russia, la guerra in diretta: "Kherson è caduta nelle mani dei russi"

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Oggi, mercoledì 2 febbraio, è il giorno del secondo round di negoziazioni in Bielorussia tra le delegazioni di Ucraina e Russia, in un clima però impossibile. Vladimir Putin ha ordinato di intensificare l'assalto alle città per arrivare a costringere il presidente ucraino Zelensky alla resa. Kiev chiede l'interruzione degli attacchi militari, Mosca risponde che l'operazione non cesserà fino al pieno raggiungimento degli obiettivi strategici. L'esercito russo continua a marciare sulla Capitale Kiev. Mariupol, fondamentale città marittima del Sud, è ormai assediata, senza luce, riscaldamento e con Rete Internet intermittente. E a Kharkiv, la seconda città del Paese, prosegue l'attacco ai civili. Dopo il bombardamento contro il palazzo del governo regionale di martedì, le autorità centrali parlano di un assalto all'ospedale, mentre nella notte paracadutisti russi sono arrivati sul nuovo "fronte".

 

Ore 21.50: Kherson nella mani dei russi
Kherson, nell'Ucraina meridionale, è caduta in mano alle forze russe ed e' la prima grande città a passare sotto il controllo di Mosca dall'inizio della guerra. Lo riferisce il New York Times citando il sindaco, Igor Kolykhaev. "La città è circondata, l'esercito ucraino qui non c’è'". Le forze ucraine si sono ritirate dalla città verso Mykolaiv, a nord-ovest, ha spiegato Kolykhaev. Kherson, città di circa 300.000 abitanti vicino al Mar Nero, a nord-ovest della penisola di Crimea, è considerata strategica perche' consentirebbe ai russi di controllare una parte più ampia della costa meridionale dell'Ucraina e di spingersi a ovest verso Odessa, importante citto' portuale. Il sindaco ha riferito che un gruppo di circa 10 ufficiali russi armati, tra cui il comandante delle forze che attaccano la città, è entrato nell'edificio del Comune. Kolykhaev è stato informato che i russi stanno progettando di istituire una nuova amministrazione simile a quella delle due regioni separatiste orientali di Donetsk e Lugansk.

Ore 20.54: Onu, Venezuela non ha partecipato al voto
Con 141 sì e 5 no, l'Onu ha chiesto l'immediato stop delle operazioni militari e il ritiro delle truppe. L'annuncio è avvenuto fra gli applausi dell'Assemblea che si è alzata tutta in piedi. L'Italia è stata tra i 19 paesi che hanno lavorato alla stesura della risoluzione "Aggressione contro l'Ucraina".  Una decina di paesi membri dell'Onu tra cui il Venezuela non hanno partecipato al voto.

Ore 20.17: dalla Russia violato lo spazio aereo della Svezia
Quattro caccia russi hanno violato lo spazio aereo svedese. È quanto riferiscono le Forze armate svedesi, riferendo di 2 SU-27 e 2 SU-24

Ore 20.07: il discorso di Macron
''I prossimi giorni saranno ancora più duri per l'Ucraina''. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron riferendo alla nazione nel settimo giorno della guerra russa contro l'Ucraina. ''Lodo il coraggio degli ucraini'', ha aggiunto Macron.

Ore 19.19: Enerhodar, migliaia in difesa della centrale nucleare
Clamoroso ad Enerhodar, dove la gente è scesa in strada per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d'Europa, con sei reattori. Il sindaco Dmitro Orlov ha condiviso il video dei civili che bloccano l'ingresso della città. La Russia ha riferito all'Agenzia internazionale per l'energia atomica che i suoi militari hanno preso il controllo del territorio intorno alla centrale nucleare, ma le autorità ucraine ribattono affermando di avere ancora il controllo della struttura stessa e che un'unità militare da combattimento è pronta all'interno del perimetro.

Ore 18.16: Bilancio russo, 498 soldati uccisi e 1.597 feriti
Il ministero della Difesa di Mosca ha fornito il suo primo bilancio ufficiale delle vittime militari nella guerra in Ucraina: 498 soldati uccisi, 1.597 feriti.

Ore 18: "Straordinaria resistenza ucraina"
Gli ucraini per Putin si stanno dimostrando dei nemici tostissimi. Con l'eccezione di un'avanzata russa a nord della Crimea, le difese ucraine stanno tenendo in tutte le principali aree urbane sotto attacco. "I russi pensavano di poter sfondare ed essere a Kiev in un paio di giorni. Non hanno capito che abbiamo imparato come fare la guerra negli ultimi otto anni", confermmano fonti militari ucraine. Mentre Mariupol ed Enerhodar rimangono in mano ucraina, le forze russe sono entrate a Kherson, dove la resistenza degli ucraini continua.

Ore 17.58: Onu approva risoluzione di condanna contro la Russia
L'assemblea delle Nazioni Unite a stragrande maggioranza approva la risoluzione di condanna contro la Russia:  I voti a favore sono stati 141, cinque contrari e 35 gli astenuti. Ad astenersi Cina, India e Cuba.

Ore 17.42 Mosca, negoziati con Kiev rinviati a domani
La delegazione ucraina ha già lasciato Kiev e arriverà per i colloqui domani mattina, ha affermato Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui. I negoziati inizieranno però nella mattinata di giovedì 3 marzo e non questa sera, come previsto inizialmente.

Ore 17.39: Mosca, cessate il fuoco sul tavolo dei negoziati
L'ipotesi di un cessate il fuoco sarà sul tavolo dei negoziati che si terranno nelle prossime ore tra Russia e Ucraina. Lo ha confermato il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. Uno spiraglio per fermare l'escalation

Ore 17.10: "La Russia usa bombe a grappolo"
La Russia sta muovendo "armamenti eccezionalmente letali" in Ucraina, comprese bombe a grappolo e termobariche: lo ha confermato l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield parlando al Palazzo di Vetro prima del voto sulla risoluzione contro Mosca per l’invasione dell’Ucraina. L’ambasciatrice ha aggiunto che "la Russia ha tradito le Nazioni Unite e ha parlato di guerra non giustificata e non provocata", esortando Mosca a "rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina". Cone le bombe a grappolo, le vittime tra i civili sono destinate a salire inesorabilmente

Ore 17.05: Nato, passo indietro sui jet
La Nato non prevede di mandare jet nello spazio aereo ucraino. Lo confermano fonti dell’Alleanza dopo che in mattinata Kiev aveva evocato l’ipotesi dell’istituzione di una "no-fly zone" sui cieli dell’Ucraina. Il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, aveva spiegato che "il Patto Atlantico è al fianco dell’Ucraina, ma non vuole essere parte del conflitto in corso. Non manderà il suo esercito e non manderà aerei nello spazio dell’Ucraina".

Ore 16.55: I preti ortodossi in campo: "Guerra fratricida"
Ecco le prime prese di distanza tra la base della Chiesa ortodossa russa e il Patriarcato di Mosca guidato da Kirill. "Piangiamo il calvario a cui nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti", afferma un gruppo composto da 236 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa definendo la guerra in Ucraina "fratricida". Lo stesso gruppo chiede poi la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco. La lettera è rilanciata da Vatican News. Il Patriarcato di Mosca è storicamente vicinissimo al Cremlino, ma tra le firme non ci sarebbero quelle di metropoliti, le figure più alte in gerarchia.

Ore 16.30: Russi in viaggio per i negoziati
Il secondo round di negoziati dovrebbe tenersi ancora in Bielorussia, laddove si incontreranno le delegazioni di Russia e Ucraina. La location si troverebbe nella zona di Belovezhskaya Pushcha, al confine con la Polonia. La delegazione russa è già partita da Minsk, dove si trovava, per raggiungere la località. La notizia è stata confermata dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ore 16.10: Mariupol, il sindaco: "Centinaia di vittime"
"Non possiamo contare il numero delle vittime, ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi": queste le drammatiche parole del sindaco di Mariupol, Serviy Orlov, in una dichiarazione alla Bbc. Il sindaco della città portuale, strategica per la sua posizione sul Mar d’Azov e vicinissima all’autoproclamata repubblica di Donesk, aggiunge che un distretto lungo il fiume normalmente abitato da 130 mila persone è stato "quasi completamente distrutto". Uno scenario terrificante, ma la conta precisa delle vittime al momento è ancora impossibile. "L’esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città", conclude Orlov in una testimonianza che mette i brividi.

Ore 15.48: Kiev alle madri dei prigionieri russi: "Venite a riprendere i vostri figli"
"I soldati russi prigionieri verranno restituiti alle loro madri". Il ministero della Difesa ucraino, con un messaggio diffuso sui canali social, offre la disponibilità a restituire i soldati russi prigionieri alle rispettive famiglie e "a migliaia di sfortunate madri russe". Unica condizione: le madri, o altri familiari, devono recarsi in Ucraina e raggiungere Kiev. Il ministero della Difesa illustra i passaggi necessari: bisogna contattare un numero di telefono per conoscere la condizione del parente o inviare una mail. Se la risposta conferma che il militare è prigioniero, bisogna raggiungere Kiev.

Ore 15.40: Arrivano in Ucraina i volontari al soldo di Mosca
Stando a quanto rivelato dal ministro degli Affari Esteri dell'Ucraina Dmytro Kuleba, in Ucraina stanno giungendo "combattenti volontari provenienti da 16 Paesi del mondo": in totale, si tratterebbe di oltre mille persone. Il ministro riferisce di una "coalizione internazionale contro la guerra" e precisa che "19 paesi stanno dando armi all'Ucraina": tra loro c'è anche l'Italia. 

Ore 15.00: I russi prendono la centrale atomica di Zaporizhzhia
Militari russi hanno preso il controllo dell'area intorno alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia: a confermarlo è il capo dell'organismo di vigilanza sul nucleare delle Nazioni Unite Rafael Grossi. A stretto giro di posta, i diplomatici russi a Vienna hanno informato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica che il personale ha continuato il proprio lavoro e che i livelli di radiazioni nell'area "rimangono normali". 

Ore 14.48: Forze russe vicine all'impianto nucleare Enerhodar
Le forze armate ucraine nelle vicinanze di Enerhodar, città nel sudest dell'Ucraina dove si trovano sei reattori nucleari dell'era sovietica, riferiscono di essere pronte a difendersi poiché le forze russe stanno per arrivare sul posto. Lo ha confermato Anton Heraschenko, vice ministro dell'Interno di Kiev, secondo quanto scritto dal Kyiv Post, spiegando che le unità ucraine terranno la propria posizione fino all'ultimo. Heraschenko ha sottolineato che i reattori nucleari sono costruiti in modo solido e la loro sovrastruttura principale è impermeabile a tutte le armi.

Ore 14.40: Quanto durerà la guerra?
Alla domanda prova a rispondere il Pentagono, spiegando che "i russi impiegheranno altri 7 giorni per circondare Kiev, e fra 4 e 6 settimane per prendere il controllo del Paese". Anche se ci sono ancora troppe variabili per avere certezze.

Ore 14.30: Mariupol, non c'è più acqua
Il sindaco di Mariupol, città sotto assedio russo, ha rivelato che la città "è priva di forniture d'acqua". E ancora ha parlato di un "massacro continuo" da parte dei militari russi. "Hanno fatto di tutto per bloccare le vie d'uscita da parte dei civili, ci stanno bombardando senza sosta da ore. Non possiamo nemmeno recuperare i feriti dalle strade, dalle case, dagli appartamenti, perché le bombe non smettono di cadere".

Ore 14.20 — I negoziati ripartono oggi
Ora è ufficiale. Il secondo appuntamento del tavolo di negoziati tra Ucraina e Russia si terrà oggi, mercoledì 2 marzo. Dopo le anticipazioni arrivate dal Cremlino, ecco la conferma di una fonte dell'Ufficio della Presidenza, consegnata alla Cnn: "Ora è ufficiale, i colloqui riprenderanno oggi". Ancora però non è chiaro dove

Ore 14.10: Almeno 2mila morti civili
I civili morti in Ucraina dopo la prima settimana di guerra sarebbero almeno 2.000, stando a quanto riferisce il servizio statale di emergenza dell'Ucraina. La fonte — che si distanza in modo notevole dalle stime dell'Onu — spiega anche che "centinaia di strutture, tra cui ospedali, asili e case sono state distrutte".

Ore 13:59: Russia: "Non escludiamo scontri con la Nato"
Il viceministro degli Esteri russo, Aleksnadre Grushko, afferma che "non si possono escludere rischi di scontro diretto tra Russia e Nato". La minaccia di una guerra totale, insomma, si fa più tangibile, soprattutto dopo le minacce di Lavrov su una terza guerra mondiale che "sarà nucleare". Secondo Grushko, esiste il rischio che "incidentei" con l'Alleanza atlantica "possano degenerare in una direzione del tutto inutile"

Ore 13.38: Almeno 2mila morti russi
Stando alle stime di fonti Usa ed europee citate dal New York Times, i morti russi da lunedì sarebbero almeno duemila.

Ore 13.29: Kherson, il giallo
Le autorità ucraine negano che le forze moscovite abbiano preso il controllo della strategica città di Kherson, come ha invece annunciato stamattina il ministero della Difesa di Mosca. Insomma, è giallo: chi ha in mano la città? Il sindaco, Igor Kolykhayev, ha affermato che Kherson è circondata ma ancora sotto controllo ucraino. Se fosse vero, al contrario, quanto detto dell’esercito russo, invece, Kherson sarebbe la prima città di grandi dimensioni in Ucraina a essere presa dalle forze russe.

Ore 13.05: Swift, le 7 banche escluse
Sono sette le banche russe che vengono sospese dal sistema dei pagamenti Swift: la conferma alle indiscrezioni girate ieri arriva dalla lista pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale Ue. Si tratta di Bank Otkritie, Novicombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VNEsheconombank (VEB), VTB Bank.

12.35 Kiev, ripartono i negoziati?
Uno spiraglio per il cessate il fuoco. Il secondo round di negoziati tra Ucraina e Russia infatti si svolgerà questa sera, mercoledì 2 marzo. Lo ha confermato la presidenza ucraina, dopo che Mosca si è detta pronta a proseguire i colloqui in serata.

Ore 12.22: Kharkiv rasa al suolo
Ecatombe a Kharkiv, la città è crollata. Scheletri di alberi bruciati, resti di proiettili di mortaio e crateri al centro di una strada, carcasse di automobili tra le quali avanzano con cautela alcuni abitanti e anche un fotografo: sono immagini che arrivano dalla città, dove fonti dell'agenzia Dire riferiscono stamane di "un nuovo raid" e di "molte vittime".

Ore 11.45: Quasi 850mila profughi
Sono arrivati già a circa 850mila i profughi fuggiti dal conflitto in Ucraina, secondo quanto reso noto dalle Nazioni Unite.

Ore 11.31:  "Yanukovic, filorusso, è a Minsk: Putin vuole reinsediarlo"
Indiscrezioni clamorose. Secondo quanto scritto dal giornale online ucraino Ukrainska Pravda, Viktor Yanukovic, l'ex presidente ucraino filorusso deposto nel 2014 dai moti di Euromaidan, si troverebbe a Minsk. Lo zar Putin, sempre secondo la medesima fonte, sarebbe intenzionato ad avviare un'operazione speciale per reinsediarlo a Kiev. La testata online cita una fonte dell'intelligence di Kiev.

Ore 11.12: "Russi mandano altre truppe a Kiev"
Le forze russe stanno continuando a schierare truppe per l'attacco di Kiev, mentre stanno proseguendo i combattimenti nelle aree di Bucha e Hostomel. Lo ha affermato in un video il sindaco della capitale Ucraina, Vitaliy Klitschko. "Il nemico sta ammassando forze sempre piu' vicino alla capitale. Durante la notte hanno bombardato la Chiesa Bianca, e i combattimenti proseguono a Bucha e Hostomel. Ci stiamo preparando e difenderemo Kiev", ha detto Klitschko. Il sindaco ha poi chiesto ai cittadini di non uscire dalle proprie abitazioni e non farsi prendere dal panico, oltre a non credere alle notizie false diffuse dalla propaganda russa.

Ore 10.58 - "Terza Guerra mondiale sarà nucleare"
La Terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante: è quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, citato dalla Ria Novosti.

Ore 10.12 - Navalny: "Proteste quotidiane"
L'oppositore russo Alexei Navalny, detenuto in un carcere, ha invitato i russi a organizzare proteste quotidiane contro la campagna militare di Mosca in Ucraina. L'annuncio è stato fatto da parte del suo portavoce su Twitter, riferisce il Guardian. "Alexei Navalny chiede alle persone di uscire e protestare contro la guerra ogni giorno alle 19 e nei fine settimana alle 14" nelle "piazze principali delle vostre città, ovunque voi siate", ha scritto la portavoce Kira Yarmysh. 

Ore 9.33: rinviati i negoziati in Bielorussia 
Sarebbe stato rinviato il secondo round dei negoziati tra Ucraina e Russia. Lo rende noto l'agenzia di stampa tass, citando una fonte russa. I colloqui per cercare di arrivare alla tregua, secondo quantro riferisce la Tass, sarebbero in un primo momento programmati per oggi al confine tra Ucraina e Bielorussia. "Non si tratta di annullare i colloqui tra la Federazione Russa e l'Ucraina - scrive la Tass - ma rinviati", presumibilmente alla fine di questa settimana.



Ore 8.33: "Kherson controllata dai russi"
Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, la città di Kherson sarebbe caduta nelle mani dell'esercito di Mosca. Al momento le autorità ucraine non hanno confermato la notizia. Dalla notte era scattato un attacco massiccio contro la città.


Ore 7.15: "Nessuna vittima a Kharkiv" 
"Attualmente la situazione vicino all'ospedale è sotto controllo, la sicurezza è stata rafforzata". Così il capo della polizia della regione di Kharkiv, Volodymyr Tymoshko, confermando che non sono state registrate vittime tra le truppe ucraine nello scontro a fuoco avvenuto durante la notte, dopo che le truppe russe aviotrasportate hanno attaccato un ospedale militare nella città. Lo riporta Sky News.

Ore 6.03: "Paracadutisti russi a Kharkiv"
Paracadutisti russi sono atterrati a Kharkiv. Lo riporta l'agenzia di stapa Unian, citando il servizio di sicurezza dell'Ucraina."Una squadra aviotrasportata russa è sbarcata a Kharkiv", si legge nella nota. EST NG01 lpr 020600 MAR 22

Ore 6.02: "Attaccato ospedale a Kharkiv" 
Le truppe russe aviotrasportate avrebbero attaccato un ospedale a Kharkiv. Lo riferisce l'agenzia di stampa Unian, citando l'esercito ucraino. "Gli occupanti hanno attaccato un ospedale, il Centro clinico medico militare della regione settentrionale. È scoppiata una battaglia tra gli invasori e i difensori ucraini", si legge nella nota dell'esercito.


 

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