Braccio destro

Sergej Shoigu, il ministro falco di Putin: "Chi è sua mamma". Il dettaglio che rivela la follia dello Zar

Il ministro della Difesa Sergej Shoigu non molla ma di un millimetro. "La sovranità della Russia è garantita dal suo esercito e dalla sua flotta. Saranno sempre il bastione contro il quale nel corso dei 1.152 anni di esistenza del nostro Stato ha sbattuto la faccia più di un imperatore", disse dopo l'invasione della Crimea nel 2014. E' il più fedele dei fedeli collaboratori di Vladimir Putin. "Il sessantaseienne Sergej non viene da San Pietroburgo, non è mai stato tra le file dei democratici e riformisti, non rappresenta un clan di potere. Potrebbe essere sostituito in qualunque momento e può contare solo sulla benevolenza del numero uno. Del quale applica senza discutere qualunque direttiva", rivela il Corriere della sera.

 

Shoigu ha la capacità di intuire i desideri di Putin e di anticiparli. Pur avendo una madre nata in Ucraina non ci ha pensato due volte a organizzare "le esercitazioni pacifiche, non aggressive e sul territorio russo" che servivano a mettere le truppe nella condizione di invadere l'Ucraina. Shoigu ha creato l'accusa contro Kiev che stesse preparandosi a diventare nucleare. "In Ucraina ci sono più tecnologie, specialisti e capacità produttive che in Iran e nella Corea del Nord", ha detto il responsabile della Difesa.

 

Nato e cresciuto nell'Urss,viene dalla repubblica autonoma di Tuva da famiglia mista, padre della autoctona tribù turcofona e madre ucraina. Dopo una carriera nel Partito comunista, con il presidente Eltsin divenne ministro della Protezione Civile. "Con Putin legò subito grazie alla comune passione per la pesca, le cavalcate a torso nudo in Siberia, il bagno nei grandi fiumi. Venne promosso alla Difesa nel 2012 quando Putin tornò alla presidenza dopo la parentesi Medvedev. E da allora non si è più spostato", scrive il Corriere della sera. Una sorta di braccio destro che sta facendo tremare l'Europa.