Il Pontefice

Papa Francesco, l'azzardo per l'Ucraina: "I due cardinali in missione", cosa c'è dietro alla scelta

Anche Papa Francesco scende in campo. La guerra in Ucraina sta diventando sempre più violenta e il Pontefice ha deciso di agire e non rimanere a guardare. D'altronde, che il Vaticano possa rappresentare un importante mediatore a livello internazionale sono in molti a pensarlo. E così Bergoglio ha inviato due cardinali in missione. Si tratta di due alti ecclesiastici che, come riporta il Giornale, meglio rappresentano i valori portati dal Papa negli ultimi anni. 

 

 

 

I due cardinali sono Konrad Krajewski e Michael Czerny. Il primo è l'elemosiniere del Pontefice che vorrebbe "raggiungere la gente che soffre e portare loro la vicinanza del Papa, dire che gli vuole bene, e pregare con loro perché la preghiera è in grado anche di fermare la guerra", così come lui stesso ha dichiarato a Vatican News. L'obiettivo è di non lasciare nessuno indietro, soprattutto in un luogo dove al momento regnano la tragedia e la povertà.

 

 

 

Czerny, invece, è un porporato originario del Canada. Anche lui si farà portavoce della solidarietà del Papa, immergendosi direttamente in una realtà popolare in grande difficoltà. I due ecclesiastici proveranno a superare i confini della Polonia per raggiungere l'Ucraina. A tal proposito l'elemosiniere ha spiegato: "Il Santo Padre usa la logica del Vangelo e si fa vicino a coloro che stanno male, che vengono uccisi, che vengono spostati dal proprio Paese". E ancora: "Parto tra poco e vado in Polonia, perché dalla Polonia sono sicuro di poter riuscire ad entrare in Ucraina. Poi vediamo fino a dove si può arrivare per raggiungere questa gente e mostrare la vicinanza del Papa". Un segnale preciso quello che arriva dal Vaticano: Bergoglio non resterà con le mani in mano.