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Joe Biden, crollo storico nei sondaggi. Le conseguenze drammatiche per l'Europa

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Un Joe Biden in bambola, a picco nei sondaggi e incalzato da Donald Trump sulla crisi in Ucraina. "E' in corso un genocidio", ha sottolineato l'ex presidente repubblicano, che intende spingere l'acceleratore per far schiantare il democratico sotto il peso delle sue incertezze. E Sleepy Joe, crollato al 33% di gradimento degli americani, di fronte a questi numeri e a queste accuse potrebbe essere tentato di passare all'azione, quella vera: uno scontro frontale con Vladimir Putin, sul piano militare. Perché l'opinione pubblica interna non sembra comprendere, né dunque appoggiare, una politica bizantina fatta di parole (tante) e fatti (pochi, per gli standard americani) e le "raffinatezze diplomatiche" come le sanzioni. Anche perché, dal punto di vista economico, la crescita dei prezzi si farà sentire e parecchio sull'elettorato.

 

 



Rispetto all'ultima rilevazione di Quinnipiac, quella di Cnbc All-America va leggermente meglio, con un tasso di gradimento al 38% comunque lontanissimo dall'essere accettabile. E che inquieta i democratici, che hanno già la testa alle elezioni di medio termine di novembre che ridisegneranno i rapporti di forza in Parlamento. Un successo dei repubblicani, quasi scontato, renderebbe il presidente la più classica delle "anatre zoppe". E solo uno stato di guerra potrebbe blindare il suo mandato. Sulla pelle degli europei, ovviamente. Il paradosso, peraltro, è che sempre stando a Quinnipiac solo il 39% degli intervistati approva la linea di Biden sulla guerra, preoccupata da un coinvolgimento diretto in stile Afghanistan. L'alternativo alla guerra sarebbe dunque il disimpegno. Dalla padella alla brace: senza l'ombrello americano la Nato sarebbe svuotata e l'Europa esposta alle Lune militari del Cremlino.

 

 

 

 

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