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Vaccino J&J, "sindrome da trombocitopenia": stop al siero, ecco dove e per chi. Perché soltanto ora?

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Gli Stati Uniti decidono di limitare l'utilizzo del vaccino anti-Covid Johnson&Johnson a causa del rischio trombosi. La Food and Drug Administration ha fatto sapere in una nota che questo farmaco può essere utilizzato solo nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni per i quali altri vaccini autorizzati o approvati non sono accessibili o clinicamente appropriati e nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni maggiorenne che scelgono di ricevere il vaccino Janssen "per motivi personali". 

 

 

 

La Fda è giunta a questa decisione dopo aver condotto un'analisi, una valutazione e un'indagine aggiornate sui casi segnalati: il rischio, raro ma grave, è quello di trombosi con sindrome da trombocitopenia, una sindrome di coaguli di sangue rari e potenzialmente pericolosi per la vita. L'insorgenza dei sintomi di solito si manifesta circa una o due settimane dopo la somministrazione del vaccino. Una problematica simile era sorta anche nel caso del vaccino AstraZeneca, che infatti ha subito la limitazione per alcune categorie in diversi Paesi.

 

 

 

Stando all'indagine condotta in America, su circa 19 milioni di dosi di Johnson&Johnson somministrate negli Usa sono stati 60 i casi di trombosi rilevati. Nove di questi letali. Allo stesso tempo anche la Cdc, il Centro americano per il controllo delle malattie, raccomanda di utilizzare Pfizer e Moderna invece di Johnson&Johnson. 

 

 

 

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