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Regina Elisabetta, il contenuto della clamorosa lettera ricevuta da Umberto Bossi: "Ricca di particolari..."

Umberto Bossi

Fabio Rubini
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In politica da sempre esiste una specie di fil rouge che unisce le grandi personalità. E che - fatti dovuti distinguo - la regina Elisabetta e Umberto Bossi siano politici di razza è fuor di dubbio. Per questo non stupisce più di tanto che i due, in un certo senso, siano diventati "amici di penna". Già, perché così come era successo nel 2021 alla morte del principe consorte Filippo - ne riparleremo - il Senatùr ieri ha ripreso carta e penna e anche in occasione del Giubileo di platino della sovrana più longeva di sempre, ha scritto ad Elisabetta per farle gli auguri. Una lettera che, chi l'ha letta, ha definito scritta con uno stile «formale ma affettuoso» e ricca di «particolari». Bossi l'ha scritta in inglese e firmata di suo pugno, la spedirà oggi via posta a Buckingham Palace. Il contenuto, come si conviene in questi casi, è top secret, ma a grandi linee contiene gli auguri per i 70 anni di regno e una visione volta al futuro che da sempre accomuna i due personaggi politici.

 

 

IL RICORDO DI FILIPPO
Come detto in precedenza, non è la prima volta che Umberto Bossi scrive alla regina Elisabetta. Il primo contatto tra la Lega e la famiglia reale risale al 2003 quando le poste inglesi emisero una serie di francobolli a tema leghista. Uno riportava la foto di Umberto Bossi, allora ministro per le Riforme, con la scritta "Forza Senatùr" e gli altri avevano i simboli identitari della Lega di allora, ovvero il Sole delle Alpi, la bandiera della Padania, Pontida - sede dei raduni oceanici di militanti e simpatizzanti - e Venezia dove, solo pochi anni più tardi, il 15 settembre 2006, sarebbe stata celebrata la nascita della Padania.

Lo scambio epistolare tra il "Capo" come ancora lo chiama chi gli è rimasto vicino e la regina Elisabetta risale invece al 2021, quando alla morte del principe consorte Filippo, dopo 73 anni di matrimonio, Bossi aveva scritto alla sovrana una lunga lettera di vicinanza e affetto in un momento così doloroso e difficile da superare. Una lettera frutto anche delle sofferenze che lo stesso Senatùr ha dovuto affrontare in prima persona dopo la malattia che lo colpì l'11 marzo del 2004. E con le quali deve fare i conti ancora oggi. In quell'occasione - forse un po' a sorpresa - era arrivata anche la risposta della Regina (per mano di Andrew Paterson, direttore delle operazioni, segretario privato di sua Maestà) che si disse «grata» e «colpita» dalla lettera carica di umanità ricevuta dal fondatore della Lega Nord. «La Regina - scriveva Paterson - mi ha chiesto di ringraziarla per il suo premuroso messaggio di affetto che le ha inviato in occasione della morte dell'amato marito di Sua Maestà, il Duca di Edimburgo». E ancora: «La Regina è rimasta colpita dai messaggi ricevuti ed è molto grata per le sue parole gentili».

 

 

NELLO STUDIO
Una lettera, quella di Elisabetta, preziosa per il Senatùr che ancora oggi la tiene incorniciata in bella vista nel suo ufficio a Palazzo Madama, assieme a una storica bandiera della Lega Lombarda che, al pari di quella inglese, ha la croce di San Giorgio rossa su sfondo bianco. Un altro punto di "contatto" tra i due. Del resto anche nel periodo secessionista della Lega - quando i simboli erano l'irlandese Bobby Sands e gli indipendentisti scozzesi - non si ricordano parole forti contro la regina e la famiglia reale.

 

 

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