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Ucraina, le notizie in diretta. "In 600 nelle camere delle torture". E la Merkel: "perché dissi no all'ingresso nella Nato"

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Si entra nel 104esimo giorno di guerra. La Russia aumenta il livello dell'offensiva in Donbass, in particolare a Severodonetsk e nella regione di Donetsk. Alta tensione diplomatica tra l'Italia e il Cremlino, con il richiamo e i duri messaggi consegnati all'ambasciatore Razov. Gli ucraini hanno difficoltà nel maneggiare i nuovi armamenti. Prima bozza di accordo sulle consegne del grano.

Ore 21.50 Dalla Russia consegnati corpi dei soldati morti 
 La Russia ha iniziato a consegnare all'Ucraina i corpi di soldati morti. Oggi, riferisce su telegram, l'intelligence del ministero della Difesa Ucraina, sono stati consegnati 210 corpi di militari, la maggior parte dei quali sono stati uccisi durante la difesa dell'acciaieria Azovstal di Mariupol.

Ore 21.40 Zelensky: "Almeno 32 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa"
"Almeno 32 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa". Così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio.

Ore 21.30 Nato: Merkel, dissi no all'adesione dell'Ucraina per non provocare Putin
L'ex cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha rivendicato il "no" che, durante il vertice della Nato tenuto a Bucapest nel 2008, oppose all'ingresso dell'Ucraina nel Piano di azione per l'adesione all'Alleanza atlantica. Al riguardo, Merkel ha affermato che allora l'Ucraina "non era quella che conosciamo oggi", era "politicamente molto divisa" e il percorso delle riforme nel Paese non era soddisfacente. L'esponente dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) ha aggiunto che era molto convinta di come l'ex repubblica sovietica dovesse continuare ad avanzare verso la democrazia. Merkel ha poi evidenziato come, ponendo il veto all'avvio del processo di adesione dell'Ucraina alla Nato, non volesse "provocare ulteriormente" il presidente russo, Vladimir Putin.

Ore 20.30 Nella Repubblica di Donetsk processati 2 combattenti britannici
Nell'autoproclamata Repubblica di Donetsk è iniziato il processo a due britannici che combattevano con le forze ucraine. I due uomini, Shaun Pinner e Aiden Aslin, sono stati catturati a Mariupol e rischiano la pena di morte per "terrorismo" e per aver combattuto come "mercenari" contro l'invasione russa, riporta il Guardian aggiungendo che secondo alcuni osservatori questi processi potrebbero avere l'obiettivo di aumentare la pressione sull'Occidente e facilitare lo scambio di prigionieri.

Ore 20.00 800 civili rifugiati in impianto chimico a Severodonetsk
"Circa 800 civili si sono rifugiati nell'impianto chimico di Azot, a Severodonetsk", di cui "200 dipendenti dello stabilimento, che rimangono in azienda per garantire la protezione dell'impianto chimico, e 600 residenti della città". Lo ha riferito un consigliere di Dmytro Firtash, un uomo d'affari ucraino che dirige il consiglio di amministrazione del Gruppo DF, secondo quanto riportano i media ucraini. 

Ore 19.21 Kiev: "A Kherson 600 persone nelle camere delle torture"
"Circa seicento persone sono state portate nelle camere delle torture nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dalle truppe russe". È  questa la tremenda accusa formulata da Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina. "Secondo le nostre informazioni, circa 600 persone sono detenute in scantinati appositamente attrezzati, in camere di tortura, nella regione di Kherson", ha detto citata dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. "Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture", ha aggiunto. "Si tratta principalmente di giornalisti e attivisti che hanno organizzato manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella regione dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio".

Ore 18.36 Lavrov arrivato in Turchia per crisi grano
Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov , è arrivato in Turchia per discutere della questione del grano bloccato nei porti ucraini. Lavrov avrà in particolare un colloquio con il suo omologo, Mevlut Cavusoglu.

Ore 17.36 Kirill assume controllo diretto chiesa ortodossa in Crimea
Il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, ha preso sotto la sua diretta autorità le chiese della Crimea. A quanto scrive Kyiv Independent la decisione è stata approvata oggi dal sinodo della Chiesa ortodossa russa, dopo che le chiese in Ucraina si sono distanziate pubblicamente da Kirill, per il suo sostegno a Putin e alla guerra.

Ore 16.27 Kiev: a Lysychansk russi usano tattica terra bruciata
È in corso la "distruzione totale" della città di Lysychansk, uno degli ultimi bastioni ucraini nel Lugansk, da parte delle forze russe. Lo ha dichiarato all’Associated Press il governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai. "I bombardamenti russi si sono intensificati in modo significativo nelle ultime 24 ore", ha affermato Gaidai, "i russi stanno utilizzando tattiche di terra bruciata. Continuano durissime battaglie strada per strada, con livelli diversi di successo", ha aggiunto il governatore, "la situazione cambia costantemente ma gli ucraini stanno respingendo gli attacchi".

Ore 16.18 Ucciso il primo combattente volontario tedesco
Björn C. aveva 39 anni, era originario del Brandeburgo e combattente volontario nella Ildu - Legione internazionale di difesa territoriale dell'Ucraina. Si tratterebbe, secondo quanto riporta la Bild, del primo tedesco caduto nella guerra Ucraina. Il quotidiano riferisce della morte dell'uomo, che era soprannominato Panzer dai compagni. La notizia arriverebbe dalla sua stessa unità militare, il decesso sarebbe avvenuto per fuoco russo. Il ministero degli Esteri tedesco si sta impegnando per chiarire il caso ed è in contatto con le autorità ucraine. L'Ildu conterebbe circa 20 mila volontari stranieri che supportano la difesa dell'Ucraina.

Ore 16.01 Ambasciata russa ancora contro l'Italia
Secondo l'agenzia di stampa LaPresse, l’ambasciata russa ha definito la ricostruzione sui media italiani dell’incontro alla Farnesina di ieri "ingiusta e imparziale". E ancora, i media italiani getterebbero ombra su Mosca: "Abbiamo preso attenta visione dell’interpretazione molto peculiare da parte di alcuni media italiani del contenuto dell’incontro al Ministero degli Affari Esteri italiano del 6 giugno tra l’Ambasciatore russo in Italia Sergey Razov e il Segretario Generale del ministero degli Esteri italiano Ettore Francesco Sequi". Abbiamo letto con sorpresa le pubblicazioni su Repubblica, Corriere della Sera, Foglio e altre testate, che mettono in dubbio le rassicurazioni che non hanno bisogno di lezioni di giornalismo", concludono sprezzanti i russi.

Ore 15.45 Donetsk, i separatisti: controlliamo oltre il 70% del territorio
Natalia Nikonorova, ministro degli Esteri dell’autoproclamata repubblica popolare del Donetsk, sostiene che i separatisti e i loro alleati russi controllano oltre il 70% del territorio della regione. Per quel che riguarda le controffensive ucraine nella regione, Nikonorova ha dichiarato che "la maggior parte degli attacchi viene dalla città di Avdiivka, che sarà liberata presto", ha concluso minacciosa.

Ore 14.36 Ucciso il generale russo Kutuzov durante i combattimenti in Donbass
Roman Kutuzov era uno dei più importanti generali di Mosca sul campo. La conferma della sua morte, avvenuta durante i pesanti combattimenti  nella regione orientale del Donbass, è confermata dal leader separatista a Donetsk, Denis Pushilin. Esprimendo le sue più "sincere condoglianze alla famiglia e agli amici" di Kutuzov, Pushilin ha definito il generale "un servitore esemplare della patria". In un commento Telegram ha aggiunto: ''Finché i nostri generali combatteranno fianco a fianco coi soldati, il nostro Paese e la nostra nazione saranno invincibili''.

Ore 14.18 Kiev: Mosca "silenzia" le famiglie dei marinai morti della Moskva
La Russia avrebbe imposto  il silenzio alle famiglie dei marinai dell’incrociatore Moskva affondato dalle forze di Kiev. Secondo l’intelligence ucraina sarebbero "costretti" a nascondere le informazioni sui loro parenti morti. Lo riporta Ukrinform. Un gruppo speciale di psicologi, medici e avvocati starebbe lavorando con i parenti dei marinai, "con l’obiettivo di prevenire eventuali fughe di notizie sui coscritti morti e dispersi".

Ore 13.31 Johnson: no a pressioni su Zelensky perché accetti un brutto accordo
Sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky non devono essere fatte "pressioni" perché accetti un brutto accordo di pace con la Russia. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson in un incontro con i suoi ministri, il giorno dopo essere sopravvissuto a una mozione di sfiducia dei conservatori, secondo quanto riferito dal suo portavoce. Johnson "ha detto che è vitale che il presidente Zelensky non sia pressato ad accettare una brutta pace, osservando che i brutti accordi di pace non durano. Il mondo deve evitare ogni esito per cui sembri che l’aggressione ingiustificata di Putin paga". 

Ore 12.55 Di Maio: minacce di Medvedev gravi e pericolose
"Le affermazioni del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della federazione russa, Dmitri Medvedev, sono gravissime e pericolose". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in relazione al "bast*** da annientare" pronunciato da Medvedev contro "gli occidentali". Si tratta, ha aggiunto grillino, di "parole inaccettabili, che ci preoccupano fortemente. Non è un segnale di dialogo, non è un’apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace", ha concluso.

Ore 12.41 Kiev: russi si ritirano da Melitopol, vanno verso Kherson
Le truppe di Mosca si stanno ritirando da Melitopol e da parte del distretto di Vasylivka a Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale, e si stanno muovendo in direzione di Kherson, nel sud del Paese: la conferma è arrivata alla tv pubblica ucraina da parte del capo dell’amministrazione militare regionale di Zaporozhzhia, Alexander Starukh.

Ore 12.12 Zelensky: lo stallo non è un’opzione
"Abbiamo perso troppe persone per poter semplicemente cedere il nostro territorio": così Volodymyrz Zelensky a proposito della possibilità di iniziare nuove trattative, secondo quanto riferito dalla Reuters. Zelensky ha aggiunto che "lo stallo non è un’opzione per l’Ucraina, e che l’obiettivo del governo è di riconquistare il pieno controllo della propria terra", ha concluso

Ore 11.55 Difesa aerea urcraina abbatte missile russo vicino Zaporizhia
Nella mattina di oggi, martedì 7 giugno, un missile russo è stato abbattuto vicino a Zaporizhia dalle forze di difesa aerea ucraine: la notizia viene riferita dal quartier generale della difesa del territorio di Zaporizhia direttamente dal canale Telegram. Sono state sentite esplosioni in diverse aree di Zaporizhia. Le informazioni sono state confermate dal sindaco facente funzione Anatoly Kurtev sul sito web del municipio della città.

Ore 11:43 Bielorussia pronta a combattere?
Le forze armate bielorusse hanno iniziato esercitazioni di preparazione al combattimento. Lo ha riferito il ministero della Difesa bielorusso, citato dalla Reuters. Prima dell’ultima invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, un numero significativo di truppe russe era ammassato in Bielorussia per esercitazioni congiunte. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Bielorussia prevede di aumentare il numero dei soldati nelle sue forze armate fino a 80.000 uomini.

Ore 10.37 Nyt: soldati usano Google Translate per usare nuove armi occidentali
Secondo il New York Times, i soldati ucraini, per utilizzare le armi occidentali, sono costretti a usare Google translate per tradurre il manuale di istruzioni in inglese. Gli strumenti in arrivo dalla Nato per potenziare l’arsenale ucraino sono sempre più sofisticati e richiederebbero una formazione specifica.

Ore 10.40 Turchia vuole comprare grano dall’Ucraina con sconto del 25%
Le autorità della Turchia intendono acquistare grano dall’Ucraina con uno sconto di oltre il 25 per cento. Lo ha confermato il ministro dell’agricoltura e del patrimonio forestale turco Vakhit Kirishchi, osservando che Ankara sta compiendo "sforzi diplomatici attivi" per sbloccare le esportazioni di grano dai porti ucraini. Insomma, il prezzo da pagare alla Turchia nel caso riuscisse a sbloccare la questione delle forniture è alto. Molto alto.

Ore 10.26 Figi, mega-yacht russo sarà consegnato agli Usa
La corte suprema delle Figi ha deciso che il superyacht di proprietà russa "Amadea" verrà rimosso dalle acque territoriali per poi essere consegnato agli Stati Uniti a causa dei suoi elevati costi di gestione, che le Figi considerano uno spreco di denaro. A dare la notizia il Guardian. Lo yacht sarebbe dell'oligarca russo Suleiman Kerimov ed era stato sequestrato dalla polizia delle Figi a metà aprile. 

Ore 09.47 Severodonetsk, ucraini si rifugiano nell'impianto chimico Azot
"Le forze ucraine sono state quasi completamente cacciate dalla zona industriale della città di Severodonetsk, città che si trova nell'Ucraina orientale, e costrette a riparare nell'impianto chimico Azot": lo rivela l'ambasciatore filorusso dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk Rodion Miroshnik, le cui parole sono state rilanciate dalla Tass.

Ore 09.20 Navi russe si ritirano da costa ucraina
Le navi della flotta di Mosca del Mar Nero si sono ritirate a oltre 100 chilometri dalle coste per proteggersi dagli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni: lo conferma la Marina ucraina. Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson, ha aggiunto la Marina, che rimarca come comunque che la minaccia di attacchi missilistici dal mare rimane assai concreta.

Ore 09.06 Severodonetsk, massicci attacchi in corso
Pesanti combattimenti in corso nella città dell’Ucraina orientale di Severodonetsk, dove le truppe russe continuano il loro brutale e spietato assalto: lo conferma l’esercito di Kiev nel suo rapporto operativo della mattina, citato dal Guardian. Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota e avrebbero anche colpito alcune unità militari di Mosca nella regione di Kherson, nel Sud del Paese, e depositi di munizioni nella regione di Mykolayiv, sempre nel meridione del Paese. L’ultimo aggiornamento fornito dal capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai rimarca come gli attacchi dell'invasore verso Novookhtyrka e Voronove sarebbero stati respinti

Ore 08.45 Zelensky, colloqui a zero
"I colloqui con la Russia sono a livello zero. Zero", spiega e ribadisce Volodymyr Zelensky. Insomma, dopo 104 giorni di guerra, città distrutte e un bilancio terrificante in t
termini di vite, non ci sarebbe alcun tipo di iniziativa diplomatica tra le parti in causa per arrivare alla fine di questo conflitto.

Ore 8.12 Intelligence Uk: Kiev riprende alcune aree di Severodonetsk
Stando al consueto bolletino dell'intelligence britannica le forze ucraine hanno riconquistato parti di Severodonetsk, "ma le forze russe continuano a occupare i distretti orientali". Lo spiega nell'aggiornamento sul conflitto l'intelligence di Sua Maestà, aggiungendo che "il più ampio piano" di Mosca "continua a essere quello di tagliare l'area di Severodonetsk da nord e da sud".

Ore 07.45 Usa: Mosca prova a intimidire giornalisti delle testate americane
Gli Usa accusano Mosca di tentativi di intimidazione nei confronti della stampa americana che opera sul territorio russo. Le accuse seguono di poco la convocazione da parte del Cremlino di alcuni corrispondenti di testate a stelle e strisce. I giornalisti sono stati chiamati "a presentarsi al ministero degli esteri russo per spiegare loro le conseguenze della politica ostile da parte del loro governo nella sfera dei media", accusa il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. "Voglio essere chiaro, il Cremlino è impegnato in un assalto in grande stile alla libertà dei media e al loro accesso all’informazione", ha concluso.

Ore 06.33 Michel: Russia usa stupro come arma di guerra
"Abbiamo avuto notizie che le forze russe usano la violenza sessuale come arma di guerra. La violenza sessuale è un crimine di guerra. Un crimine contro l’umanità. Una tattica di tortura, terrore e repressione. Atti vergognosi in una guerra vergognosa. Questi crimini devono essere portati alla luce del giorno ed essere perseguiti senza impunità": così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ore 04.08 Ucraina, inziato recupero cadaveri Azovstal
La Russia ha iniziato a consegnare i corpi dei soldati ucraini uccisi nelle acciaierie Azovstal, la fonderia nella città distrutta di Mariupol, una resistenza disperata simbolo della difesa contro l'invasione di Mosca. Decine di corpi recuperati dall'enorme complesso bombardato sono stati riconsegnati a Kiev: iniziati i test del Dna per l'identificazioni. Il tutto viene confermato da Maksym Zhorin, comandante militare ed ex capo del reggimento Azov, che era tra le unità ucraine che difesero l'impianto per quasi tre mesi prima della resa.

Ore 03.12 Nyt: soldati usano traduttore Google per nuove armi Usa
Le armi inviate dalla Nato e dagli Usa raggiungono viaggiano più veloci dell'addestramento dei soldati ucraini. Già, poiché non hanno la formazione necessaria, le forze della resistenza per comprendere i meccansismi di funzionamento delle armi ricorrono a Google translate. Lo scrive il New York Times, che spiega come l'addestramento dei soldati nell'usare le nuove tecnologie sia un grosso ostacolo nell'organizzazione della resistenza.

Ore 02.48 I militari ucraini: servono più lanciarazzi per bloccare i russi
Per avere una possibilità di sconfiggere la Russia, Kiev necessita di almeno 60 sistemi lanciarazzi multipli (Mlrs), molti di più di quelli promessi finora da Stati Uniti e Regno Unito: lo spiega al Guardian il tenente colonnello Oleksiy Arestovych, consigliere militare di Volodymyr Zelensky. 

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