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Ucraina, la guerra in diretta. "Fungo di origine chimica" sopra Severodonetsk. E Zelensky svela i nomi dei criminali russi

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Si combatte ancora a Severodonetsk, ma l'attenzione nel giorno di guerra in Ucraina numero 115 l'attenzione del mondo si concentra su quanto accaduto a Bruxelles da un lato e San Pietroburgo dall'altro. Iniziato ufficialmente il percorso di adesione all'Unione europea di Kiev, mentre al Forum economico russo il presidente Vladimir Putin ha annunciato "la fine dell'Occidente". Intanto, da Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato la necessità di trattare con il Cremlino perché l'obiettivo della guerra "non deve essere schiacciare la Russia".

Ore 21.48 Giornali con face news distribuiti dai russi nelle aree occupate
Nelle aree occupate, i russi distribuiscono giornali con false dichiarazioni di alti esponenti di Kiev su un presunto "panico degli ucraini". A denunciarlo è il Centro contro la disinformazione, citato su Twitter da Kyiv Independent. In questi giornali vengono citate false dichiarazioni attribuite al Comandante delle forze armate Valery Zaluzhnyi e al consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych.

Ore 21.30 Lpr, esplosione a Severodonetsk "fungo origine chimica"
Una potente esplosione avvenuta alle porte di Severodonetsk ha fatto innalzare verso il cielo un "fungo" di fumo di colore rosato. Lo ha riferito l'agenzia Luganskinformtsentr, mostrando anche l'immagine del "fungo" rosato verso il cielo. Secondo Rodion Miroshnik, fonte dell'autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr, nell'acronimo in inglese), "il fungo fumoso è chiaramente di origine chimica".

Ore 20.53  Zelensky visita la regione di Odessa
Dopo aver visitato Mykolaiv, il presidente ucraino Volodomyr Zelensky si è recato nella regione di Odessa. Lo ha riferito il suo ufficio. Mykolaiv è ancora sotto controllo ucraino, ma si trova nei pressi della regione di Kherson, occupata dalle forze russe, lungo la rotta che porta a Odessa, il più grande porto del paese. "Voglio ringraziarvi per il grande servizio che state prestando, a ognuno di voi, che proteggete, difendete il nostro Stato, la nostra sovranità", ha detto Zelensky ai militari incontrati a Mykolaiv. 

Ore 20.35 Kiev, online il sito sui criminali di guerra russi 
L'Ucraina ha reso operativa sul web una piattaforma per denunciare i crimini di guerra russi e i loro autori. Lo ha annunciato su Telegram il capo dello staff del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. "Questo sito contiene informazioni dettagliate e verificate sui criminali di guerra russi. L'Ucraina farà di tutto per trovare e punire tutti", ha scritto Yermak. In cima all'elenco di quello che ha chiamato il 'Libro dei carnefici del popolo ucraino' compare il generale russo Alexander Dvornikov per le azioni "contro la popolazione civile a Mariupol". Nel sito è possibile anche denunciare nuovi crimini di guerra. 

Ore 19.56 Esplosione a Severodonetsk nel Lugansk, nube a forma di fungo
Una potente esplosione è avvenuta a Severodonetsk nel Lugansk, nell'est dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia russa Tass - parlando della regione come 'Repubblica popolare del Lugansk' - che mostra un video dove si vede una nube a forma di fungo di colore rosa che sale nel cielo. 

Ore 19.24 Putin: grazie a medici e paramedici Donbass
"Gli operatori sanitari russi stanno dimostrando le loro migliori qualità nell'aiutare i cittadini delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e i civili nei territori liberati". Così Vladimir Putin a San Pietroburgo, le parole dello zar sono state rilanciate dalla Tass. "Vorrei ringraziare in particolare i medici militari, i paramedici, gli infermieri e il personale medico degli ospedali appartenenti al ministero della Difesa, alla Guardia Nazionale e ad altre agenzie militari, a coloro che prestano assistenza medica sotto bombardamenti in prima linea, correndo dei rischi e talvolta sacrificandosi. Ci inchiniamo a te per le vite salvate dei nostri compagni d'armi che stanno partecipando all'operazione militare speciale", ha concluso Putin

Ore 19.17 Kharkiv, attacco russo distrugge deposito tram
Un deposito di tram nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina è andato distrutto dopo un attacco missilistico russo. Lo riporta l'emittente Sky News che ha pubblicato le immagini del sito colpito, dove si vedono i mezzi parcheggiati nella struttura completamente demolita, fra macerie e vetri rotti.

Ore 18.47 Kadyrov: conquistato Metelkino, sobborgo Severodonetsk
Le forze russe hanno conquistato il villaggio ucraino di Metelkino, un sobborgo sudorientale di Severodonetsk, e lo sminamento della zona è già in corso: questo quanto ha detto il leader ceceno, il "macellaio" Ramzan Kadyrov, citato da Interfax. "Le unità delle forze speciali di Akhmat, insieme al secondo corpo della milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk, hanno liberato l'insediamento di Metelkino nei pressi della città di Severodonetsk", ha comunicato Kadyrov su Telegram.

Ore 18.07 Izyum, raid russo su impianto gas
"Gli occupanti russi hanno sparato contro un impianto di trattamento del gas nel distretto di Izyum", città dell'oblast di Kharkiv, nella parte orientale dell'Ucraina. A rilanciare la notizia è l'Ukrainska Pravda, aggiungendo che "è scoppiato un incendio su larga scala" e che si sta "lavorando per domare le fiamme".

Ore 17.48 Bombardamenti su Donetsk: un morto e 4 feriti
Un uomo è morto e altri quattro civili sono rimasti feriti nella città di Donetsk a causa dei bombardamenti condotti dalle forze armate ucraine: questo è quanto rilancia l’agenzia di stampa russa Tass. Sempre per la Tass, le forze armate ucraine stanno bombardando Donetsk per il terzo giorno consecutivo, tanto che le autorità locali hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi.

Ore 17.34 Ucraina e Russia, altro scambio di prigionieri
Cinque civili ucraini detenuti illegalmente dagli "invasori" russi sono stati rilasciati dalla prigionia attraverso uno scambio di prigionieri con la Russia. A rivelarlo è la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino su Facebook, riporta un corrispondente di Ukrinform. "Oggi il quartier generale del coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra ha condotto un altro scambio di prigionieri secondo la formula '5 per 5'. Cinque cittadini ucraini sono tornati a casa", spiega il rapporto. 

Ore 16.53 Polizia tedesca indaga su presunti crimini di guerra russi
La polizia federale tedesca, Bka, sta indagando su centinaia di potenziali crimini di guerra russi compiuti in Ucraina. A rivelarlo è stato Holger Muench, capo della polizia federale. "Fino ad ora abbiamo ricevuto un numero a tre cifre di segnalazioni. Il nostro chiaro obiettivo è quello di identificare i responsabili delle atrocità, indagare sulle loro azioni attraverso le nostre indagini e portarli davanti alla giustizia", ha concluso.

Ore 16.38 Filorussi Donetsk: città bombardata da Kiev, molte vittime
"Diversi distretti di Donetsk sono stati bombardati dalle forze armate ucraine, uccidendo o ferendo vari civili": lo riferisce su Telegram il sindaco della città, il separatista filorusso Alexei Kulemzin, secondo quanto riporta la Bbc. Kulemzin ha aggiunto che un edificio dell'Università nazionale di Donetsk, una scuola, negozi, alloggi ed edifici amministrativi sono stati danneggiati.

Ore 15.59 Borrell: il ricatto del grano
"Siamo pronti a collaborare con le Nazioni Unite per prevenire qualsiasi impatto indesiderato delle nostre sanzioni sulla sicurezza alimentare globale": così il numero uno della politica estera Ue Josep Borrell in un articolo pubblicato sul suo blog ufficiale. E ancora, ha denunciato "la scelta politica consapevole della Russia di 'militarizzare' le esportazioni di grano e di usarle come strumento di ricatto contro chiunque si opponga alla sua aggressione" in Ucraina. "La Russia ha trasformato il Mar Nero in una zona di guerra, bloccando le spedizioni di grano e fertilizzanti dall'Ucraina (...) e applica anche quote e tasse sulle proprie esportazioni di grano", ha concluso Borrell.

Ore 15.26 Attentato a Kherson, ferito capo carceri collaborazionista
Il responsabile del sistema penitenziario della città di Kherson controllata dai russi, Yevhen Sobolev, è rimasto ferito oggi, sabato 18 giugno, in un attentato. Secondo quanto rilancia Ukrinform, che cita Serhiy Khlan, un deputato del consiglio regionale e consigliere del governatore, il "collaborazionista" è rimasto colpito dall'esplosione di un ordigno collocato nei presi della sua auto ed è stato operato per ferite alle gambe. L'attacco contro il capo della colonia penitenziaria settentrionale N.90 è stato attribuito alla resistenza ucraina.

Ore 15.03 Zelensky, non smettiamo di lavorare per la vittoria
"Non smettiamo di lavorare per la vittoria". Così Volodymyr Zelensky, in un video diffuso nel corso della sua visita a Mykolaiv e citato dalla Bbc.

Ore 14.48 Medici ai media: non mostrate ospedali, ci colpiscono
I medici militari ucraini hanno chiesto ai media di non rivelare la posizione degli ospedali da campo e soprattutto di non mostrare i volti dei medici nei loro servizi per non metterli in pericolo, poiché "il nemico è interessato a distruggere le strutture mediche in cui i militari vengono curati per rientrare nei ranghi dell'esercito", spiega in un post sui social il Comando, riportato da Ukrinform. Almeno 12 medici sono stati uccisi e 47 sono stati gravemente feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione.

Ore 13.49 Zelensky visita Mykolaiv
Volodymyr Zelensky si è recato in visita al sud nella città di Mykolaiv, considerata dai russi uno snodo importante per prendere Odessa. È una delle poche occasioni dall'inizio del conflitto in cui il premier ucraino ha lasciato la capitale Kiev. Un video, diffuso dalla presidenza ucraina, lo mostra mentre ispeziona un edificio residenziale danneggiato dai bombardamenti e mentre tiene una riunione con i responsabili politici della comunità locale

Ore 13.33 Ambasciatore russo a Roma: armi a Kiev, in Italia non sono tutti d’accordo
"La logica secondo cui la massiccia fornitura di armi all’Ucraina sarebbe un mezzo per arrivare alla pace mi sembra quantomeno bizzarra. In sostanza si tratta di alimentare all’infinito la situazione di conflitto e di moltiplicare vittime e distruzioni. Questa logica, a quanto mi risulta, è lungi dall’essere condivisa da tutti, anche in Italia". Queste le parole dell’ambasciatore russo a Roma Sergej Razov in un’intervista alla rivista Scenari Internazionali. "Il fatto è che le armi italiane saranno utilizzate per uccidere militari russi. Questo introduce nelle nostre relazioni bilaterali un altro elemento negativo che non possiamo ignorare", conclude il diplomatico.

Ore 13.12 Mosca, la teoria del suicidio energetico dell'Occidente
"Quello che l'Europa sta compiendo con le sanzioni contro la Russia è un suicidio energetico, che avrà effetti a lungo termine". Ad affermarlo, rilanciando le teorie espresse a più riprese da Vladimir Putin, è l'amministratore di Rosneft, Igor Sechin.

Ore 12.45 Bombardata Kryvyi Rih, città di Zelensky
L'esercito russo nella notte ha nuovamente attaccato la regione orientale di Dnipropetrovsk, bombardato in particolare il distretto di Kryvyi Rih, dove è nato Volodymyr Zelensky. Solo negli ultimi sette giorni sei civili sono stati uccisi: lo ha confermato il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentyn Reznichenko, rilanciato da Ukrinform. "Le truppe russe hanno sparato più volte con l'artiglieria sul villaggio di Velyka Kostromka", ha spiegato. Alcuni edifici sono stati distrutti ma non sono state segnalate vittime. In precedenza, è stato colpito l'insediamento di Zelenodolsk. Dall'inizio della guerra nella regione di Dnipropetrovks più di 500 case e 300 appartamenti sono stati distrutti.

Ore 12.22: Sechin. suicidio energetico europeo avrà effetti lunghi
L'ad della compagnia petrolifera statale russa Rosneft, Igor Sechin, ritiene che "il suicidio energetico" europeo avrà conseguenze a lungo termine che si tradurranno in una riduzione del potenziale economico e della competitività. Parlando al Forum economico di San Pietroburgo, Sechin ha affermato che la rinuncia al petrolio e al gas russi ha trasformato l'Europa "nella regione con il costo dell'energia più elevato del mondo". "In Germania l'indice dei prezzi alla produzione ad aprile è aumentato del 33,5% rispetto all'anno precedente e il costo dell'energia è balzato fino all'87,3%, riducendo in misura notevole la competitività della maggiore economia europea". Secondo Sechin, la situazione attuale procurerà un "deterioramento sociale" e lo smantellamento della "economia sociale di mercato", ossia la distruzione dello Stato del benessere di cui "i tedeschi si proclamavano tanto orgogliosi considerandolo un esempio per tutto il mondo". Sechin ha affermato che il gas naturale liquido americano potrà coprire meno del 10% della quota di gas russo in Europa, costringendo il vecchio continente ad aumentare la produzione di carbone a dispetto degli impegni sul fronte climatico. 

Ore 11.57: Folla ai funerali del giovane che ispirò le rivolte del 2014
Una folla si è riunita a Kiev per i funerali di un giovane che nel 2014 era stato tra i primi ispiratori delle proteste di Maidan. Divenuto un noto militante anti-corruzione, Roman Ratouchny era partito per l'est del Paese per combattere le forze russe all'indomani dell'invasione. E' morto una settimana fa vicino Izium, nella regione di Kharkiv.

Ore 11.29: "Scholz, Macron e Draghi a Kiev per fare più morti?"
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, in un'intervista ad al-Arabiya, ha risposto a una domanda sulla visita nella capitale Ucraina dei leader Ue "Scholz, Macron e Draghi" dicendo che "le armi inviate in Ucraina, e i combattenti, prolungano l'operazione russa e il conflitto in Ucraina e nessuno sa perché sono andati a Kiev. Forse volevano incoraggiare (il presidente ucraino Volodymyr) Zelensky a fare più morti, non lo sappiamo. Li abbiamo sentiti impegnarsi per la ricostruzione ma la questione non è chiara: parlano della ricostruzione dell'Ucraina e allo stesso tempo forniscono armi". 

Ore 11.07: Mosca, usati caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57
Le forze russe hanno impiegato caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 in Ucraina. Lo ha rivelato il vice premier russo, Yury Borisov, sottolineando che sono stati usati sia "in voli individuali che coordinati". "Hanno funzionato in modo efficiente e i rapporti sono eccellenti", ha aggiunto. 

Ore 10.57: "Se la Ue dicesse no all'Ucraina sarebbe la vittoria russa sull'Europa" 
"Noi oggi contrastiamo la forza più antieuropea che ci sia. E se la Ue dovesse dire di no alla Ucraina, la Russia lo valuterà come la propria vittoria su tutta Europa e comprenderà che l'Europa non è unita. Il mondo non può fare questo regalo all aggressore. Non fosse altro che per la propria sicurezza. Se noi cadiamo la guerra andrà avanti". Lo ha detto la moglie del presidente ucraino Olena Zelenska in un messaggio video all'Aspen Institute. 

Ore 10.27: Liberata il medico militare che documentò gli orrori di Mariupol
E' stata liberata dalle forze russe un medico militare ucraino, Yuliaa Paievska, nota come Taira, che all'inizio dell'invasione russa, con una videocamera, aveva documentato la guerra a Mariupol. Prima di essere catturata, a meta' marzo, la donna aveva dato i girati a un giornalista dell'Associated Press permettendo cosi' di far arrivare il materiale che mostrava gli sforzi dei soccorritori per assistere i feriti, compresi soldati russi. La notizia della liberazione di Taira è stata confermata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha ribadito il suo impegno per "liberare tutti". 

Ore 9.55: "Per la Russia chi rifiuta i corridoi umanitari diventa un obiettivo"
"La Russia ha precedenti, sia nella campagna ucraina che in Siria, di utilizzo di corridoi 'umanitari' dichiarati unilateralmente come meccanismo per manipolare lo spazio di battaglia e imporre il trasferimento forzato di popolazioni. Se i civili intrappolati a Severodonetsk (nell'impianto Azot) non accettano l'offerta di uscire attraverso un corridoio, i russi probabilmente rivendicheranno la giustificazione di fare meno distinzione tra loro e qualsiasi obiettivo militare ucraino nell'area". Lo scrive su Twitter l'intelligence del Ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento della mattina. (

Ore 9.47: Kiev, "negoziati a fine agosto"
Il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia, ha ipotizzato una ripresa dei colloqui con Mosca "alla fine di agosto", da una "posizione più forte", dopo una controffensiva delle forze di Kiev. "Non vogliamo condividere i nostri piani con i russi... ma penso che condurremo una controffensiva in alcuni luoghi", ha affermato in un'intervista a Voice of America ripresa da Ukrainska Pravda

Ore 9.12: Tokayev, "Il Kazakistan non riconoscerà le repubbliche autonome di Donetsk e Luhansk"
Il Kazakistan non riconoscerà l'indipendenza delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, come invece ha fatto la Russia alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina. Il Presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, in un intervento alla sessione plenaria del Forum economico di San Pietroburgo, sul palco accanto a Vladimir Putin, non ha esitato a prendere le distanze dalla Russia. "In generale si calcola che se il diritto all'autodeterminazione fosse attuato in tutto il mondo, invece che 193 Stati ce ne sarebbero più di 500 o 600. E ovviamente ci sarebbe il caos, Per questo non riconosciamo Taiwan, il Kosovo, l'Ossezia del sud o l'Abkhazia. Questo principio di applica Luhansk e Donetsk, che per noi sono entità quasi statali". 

Ore 9.05: "L'Ucraina non tornerà più nei suoi vecchi confini"
"L'Ucraina che conoscevamo, entro quei confini, non esiste più e non esisterà più in futuro. Questo è evidente". Lo ha affermato a SkyNews Arabia la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sottolineando che non e' possibile per l'Ucraina tornare ai confini pre-invasione russa.

Ore 8.48: "Evacuazioni da Azot possibili eliminando posizioni ucraine a Lisichansk"
Per procedere con le evacuazioni dei civili presenti nell'impianto chimico Azot di Severodonetsk, nella repubblica popolare di Luhansk, sarà necessario distruggere le posizioni ucraine intorno a Lisichansk. Lo ha dichiarato l'ambasciatore della repubblica popolare in Russia, Rodion Miroshnik. "Per una vera e propria evacuazione dei civili da Azot, è necessario distruggere le posizioni ucraine intorno a Lysichansk e rimuovere la minaccia di bombardamenti sia da Severodonetsk che da Rubizhne. Le forze alleate stanno ora lavorando per risolvere questo problema", ha aggiunto Miroshnik. Secondo l'ambasciatore, la principale minaccia di bombardamenti proviene non solo dal territorio di Azot, ma anche dalle alture dominanti nell'area della vicina città di Lisichansk. Da queste postazioni, infatti, le forze ucraine bombardano la città con l'artiglieria e i mortai. L'impianto chimico Azot si trova nella citta' di Severodonetsk, e al momento e' sotto il controllo di formazioni armate ucraine. 

Ore 8.23: Missili russi sulla regione di Odessa
Nella notte la regione di Odessa è stata attaccata dall'esercito russo con missili da crociera, i razzi sono stati abbattuti dalla contraerea Ucraina: lo ha riferito il Comando operativo Sud di Kiev citato da Unian. "Due missili Onyx lanciati dal complesso costiero nel territorio della Crimea occupata sono stati distrutti in aria dall'unita' di difesa aerea", si legge nella nota del Comando.

Ore 7.32: "Attacco russo alla raffineria di Kremenchuk"
Secondo il capo dell'amministrazione militare regionale Dmitry Lunin, l'esercito russo ha lanciato un attacco missilistico contro la raffineria e le infrastrutture di Kremenchuk, nella regione di Poltava. "Kremenchuk è di nuovo sotto attacco nemico. Tra i 6 e gli 8 missili russi hanno colpito raffinerie e infrastrutture. Sono possibili altri attacchi", ha scritto Lunin su Telegram.

Ore 7.11: Londra, "rinnovato sforzo russo per avanzare in Donbass"
"Nelle ultime 48 ore, la Russia ha probabilmente rinnovato i suoi sforzi per avanzare a sud di Izium, con l'obiettivo di avanzare più in profondità nella regione di Donetsk e di circondare la zona di Severodonetsk da nord". E' l'ultimo bollettino aggiornato degli 007 britannici rispetto alla situazione sul campo in Ucraina. 

Ore 6.22: Gli ex militari Usa vivi e catturati dai separatisti
Alexander Drueke e Andy Tai Huynh, i due ex militari statunitensi scomparsi in Ucraina la scorsa settimana, sono vivi e sono stati catturati dalle forze russe. Lo riferisce Fox News, spiegando che l'emittente televisiva russa "Rt" ha trasmesso venerdì 17 giugno un filmato in lingua inglese, in cui i due veterani mandano un messaggio alle rispettive famiglie. Drueke, ex sergente dell'Esercito, conferma nel video di essere "vivo, e spero di tornare a casa non appena sarà possibile", rivolgendosi alla madre. Nel servizio trasmesso dai canali televisivi russi, inoltre, si afferma che i due sarebbero stati catturati dalle milizie separatiste del Donbass

Ore 00.02: Zelensky, "la candidatura all'Ue una conquista storica"
"Siamo a un passo dall'inizio di un'integrazione a tutti gli effetti con l'Ue". La raccomandazione della Commissione europea "sulla candidatura e' una conquista storica di tutti coloro che lavorano per il nostro Stato". Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio sui social. Il riferimento e' alla raccomandazione della Commissione al Consiglio Ue di assegnare all'Ucraina lo status di candidato all'adesione all'Ue. "Rimane solo da aspettare la decisione del Consiglio europeo la settimana", ha aggiunto Zelensky, secondo cui l'Ucraina "ha fatto tutto il possibile perché anche questo passo sia positivo". Per il presidente, Kiev "se lo merita" in quanto "i valori ucraini sono i valori europei. Le istituzioni ucraine mantengono la loro resilienza anche in condizioni di guerra". 

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