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Donbass, "prepararsi ad evacuare": scatta l'ordine, la situazione precipita

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Nella regione di Donetsk è iniziato da circa 48 ore una decisa offensiva dell'esercito russo e delle forze separatiste verso le postazioni ucraine nei villaggi che costeggiano il capoluogo. Uno su tutti, Avdiivka, colpito da bombardamenti a tappeto condotti con l'aviazione e circondato su tre lati dell'avanzata della fanteria. Il territorio in quella zona della regione è ricco di miniere ed è stato negli anni scavato in profondità ucraini che in questo modo limitano gli effetti degli attacchi aerei, rende difficile l'avanzata nemica e colpiscono i russi spostando l'artiglieria. La prima e la seconda linea della Milizia di Donetsk  a ridosso dei centri delle città di Gorlovka, Makeevka e della stessa Dontesk (le autorità locali denunciano gli arrivi di numerose mine antiuomo di tipo "pappagallo verde" in due distretti a nord e ovest del centro), che vengono raggiunte dai colpi d'artiglieria. Su questa direttrice il Ministro della Difesa russo Sergej Shoigu aveva chiesto una settimana fa di sostenere l'avanzata. Più fronte il fronte stabile a Bakhmut intorno. I russi aspettando che gli ucraini rinuncino alle loro posizioni della città pesantemente fortificata e arretrino verso Slovyansk e Kramatorsk.

CHI CONTROLLA L'ENERGIA - Le forze russe hanno inoltre preso il controllo della seconda centrale elettrica più grande dell'Ucraina, quella a carbone di Vuhlehirsk. Dopo gli attacchistici missili russi nella città di Toretsk, poi, a causa del crollo di un edificio di cinque piani due persone sono rimaste uccise. In generale, la situazione in Ucraina orientale è vicina a un punto di svolta. «Siate saggi e preparatevi a evacuare», e l'appello lanciato non a caso dalla vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk alla popolazione della porzione di Donbass ancora sotto il controllo di Kiev. Nella mattinata di ieri altri attacchistici russi sono stati segnalati a Kropyvnytskyi, nell'Ucraina, contro due capannoni militari (5 morti e 25 feriti il ​​bilancio annunciato il governatore della regione di Kirovgrad, Andrii Raikovitch) e contro il distretto di Vyshgorod, nella mattina regione di Kiev. Con l' orientale sotto forte pressione, Volodymyr Zelensky di poter ancora di poter acquisire una Ucraina controffensiva verso Kherson, sul fronte meridionale. I ponti sul fiume Dnipro vengono colpiti dagli Himars americani e armi a lungo raggio, anche se l'Ucraina ritiene che senza una massiccia presenza di sistemi del genere (almeno 50, contro i 15/20 attuali) un contrattacco non possa essere lanciato senza un impegno ingente di truppe e mezzi corazzati ma soprattutto senza l'aviazione. Anche per questo, la Slovacchia ha deciso d'inviare 12 jet Mig-29 all'aeronautica ucraina che sta ricevendo anche vari tipi di elicotteri d'epoca sovietica.

RUSSI INDEBOLITI? - In questo caso, con l'approvvigionamento necessario, secondo l'analista militare dell'Istituto per gli studi di guerra (ISW) George Barros, l'Ucraina potrebbe ancora ribaltare le sorti del conflitto, come ha spiegato al Washington Post, aggiungendo che, dal suo punto di vista, i russi in quel lato del fronte possono esaurito la capacità offensiva e potrebbero essere indeboliti. Dagli Stati Uniti ancora ad arrivare circa le perditempo subite da Mosca. La Cnn ha diffuso un dato inedito: secondo quanto comunicato dall'amministrazione Biden ai deputati della camera dei rappresentanti più di 75mila i soldati russi rimasti uccisi o feriti nella guerra in Ucraina, pari a circa la metà dei militari russi coinvolti, considerato che, secondo fonti occidentali, sono stati mobilitati 150mila soldati. Il dato è stato immediatamente smentito dal portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov. Tornano, infine, gli avvisi minacciosi del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitri Medvedev, che in visita presso il confine tra Russia e Finlandia, ha detto che Mosca risponderà in modo simmetrico all'ampliamento delle infrastrutture militari della Nato sui territori svedesi e finlandesi nel caso in cui dovessero entrare nell'Alleanza.

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