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Pitsunda, voci sulla mega-villa di Putin in Georgia: cosa c'è dietro

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Tra i tanti impegni militari e strategici, Putin ha anche un altro piano in mente: la costruzione di una mega villa sul Mar Nero, nel territorio della Georgia. L'attenzione dello zar, in particolare, si sarebbe posata su un'area ceduta dall'autoproclamata repubblica dell'Abcasia, che si è dichiarata indipendente grazie al sostegno della Federazione Russa. Si tratta - come spiega il Messaggero - della città di Pitsunda, località turistica georgiana a sud est di Rostov, al confine dalla Russia.

 

 

 

Fin qui nulla di strano. Se non che sempre sul mare, dall'altra parte del confine russo, ci sono Mariupol e Sebastopoli, pezzi dell'Ucraina conquistati dagli uomini di Putin: la prima nel corso della guerra iniziata a febbraio di quest'anno, l'altra nel 2014. Ecco perché il pezzo di terra su cui lo zar vorrebbe costruire la villa è parecchio strategico. E non solo: l'area scelta avrebbe pure un importante significato storico, visto che ospitava il rifugio estivo di Stalin ed era frequentato da Krusciov. 

 

 

 

Secondo una ricostruzione del Daily Mail, ad annunciare la cessione di quest'area - 186 ettari di terra, 115 ettari di acqua e un campo militare - al controllo del Servizio di protezione federale di Putin sarebbe stato lo stesso leader della regione separatista di Abcasia, Aslan Bzhania. Immediate le proteste della popolazione. Bzhania però ha replicato: "Posso dire con certezza che la Federazione Russa può fare a meno di questa dacia. Ma possiamo fare a meno del sostegno della Federazione Russa, delle sue forze armate e delle sue strutture che sorvegliano i nostri confini qui?". 

 

 

 

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