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Inghilterra, operai sottopagati da italiani

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I sindacati protestano per le retribuzioni di Cmn al di sotto del minimo garantito

Eleonora Crisafulli
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Cresce la polemica in Gran Bretagna per la Cmn, un'azienda italiana accusata di sottopagare i suoi dipendenti. Le retribuzioni sarebbero infatti al di sotto del minimo garantito dall'accordo tra sindacato e industria britannici. Gli inglesi non hanno peraltro dimenticato la promessa del primo ministro Gordon Brown ai sindacati di «operai britannici per posti di lavoro nel Regno Unito», in seguito alle proteste contro l'utilizzo di manodopera straniera. In base alle verifiche del sindacato Unite, tra aprile e dicembre dello scorso anno circa 17 operai al mese hanno ricevuto una retribuzione mediamente inferiore di 1.300 euro rispetto al salario previsto dall'accordo. La Cmn è titolare di un subappalto nella costruzione della nuova centrale elettrica Alstom di Stayhorpe, nelle Midlands orientali. Nel sito lavorano fino a 2 mila operai, molti dei quali dipendenti da aziende subappaltatrici straniere.

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