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Finalandia, "costruiscono un muro": l'ultimo schiaffo a Putin

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Un nuovo muro in Europa: Helsinki ha annunciato che l'anno prossimo partirà la costruzione di una recinzione al confine con Mosca. L'obiettivo? Bloccare i russi che cercano di fuggire dal Paese guidato da Vladimir Putin, che nel frattempo continua a bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia. La barriera finlandese dovrebbe essere lunga circa 200 chilometri per un costo di 380 milioni di euro. La Finlandia avrebbe preso questa decisione soprattutto perché, da quando l’Ucraina è stata invasa, rappresenta una delle mete preferite dei russi in fuga.

 

 

 

Il muro in questione, come si legge sul Giorno, sarà alto 3 metri con tanto di filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti. In realtà, comunque, non è la prima volta che si parla della costruzione di una struttura dele genere. I primi annunci risalirebbero addirittura al 2015. La prima a muoversi in questa direzione è stata l’Estonia, che ha avviato i lavori nel 2018 dicendo di voler "difendere la frontiera esterna dell’area Shengen". 

 

 

 

Poi è stata la volta di Lettonia e Lituania: la prima ha messo in sicurezza tutto il confine con la Russia, quasi 300 chilometri; mentre la seconda ha costruito un muro con Kaliningrad a sud e con la Bielorussia a ovest. La Bielorussia, infatti, nelle mani del leader Aleksandr Lukashenko, viene considerata come un vero e proprio satellite del Cremlino.  Non si è comportata diversamente la Polonia, dove i lavori per separare il territorio nazionale dalla Russia sono partiti lo scorso novembre. Prima della guerra, inoltre, anche Kiev aveva iniziato a costruire una barriera con Mosca.

 

 

 

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