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Russia, Sergej Shoigu minaccia Londra: "Lo scontro molto vicino"

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I proiettili contenenti uranio impoverito rischiano di provocare una escalation del conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina. Tutto è cominciato con l’annuncio del Regno Unito, che ha fatto sapere di avere in programma l’invio di proiettili di carri armati perforanti che contengono uranio impoverito. La baronessa Annabel Goldie, viceministro della Difesa, ha spiegato che tali proiettili saranno dati all’Ucraina come munizioni per i carri armati Challenger 2. 

“Sono molto efficaci per sconfiggere i moderni carri armati e veicoli corazzati”, ha sottolineato. La notizia è presto arrivata anche in Russia, dove non si è fatta attendere la reazione sdegnata dell’opinione pubblica e soprattutto del Cremlino, con Vladimir Putin che ha trattato questo argomento dopo aver incontrato Xi Jinping. Già nelle scorse settimane da Mosca avevano fatto sapere che l’utilizzo di proiettili contenenti uranio impoverito sarebbe stato considerato equivalente a una bomba nucleare sporca. “L’Occidente ha deciso di combattere la Russia fino all’ultimo ucraino non a parole ma nei fatti - ha dichiarato Putin - se inizierà a usare armi con componenti nucleari, noi saremo costretti a reagire”. 

Ad alzare ulteriormente i toni ci ha pensato Sergei Shoigu, ministro della Difesa: “Ci sono sempre meno passi per uno scontro nucleare. Non è un caso che ho detto passi. Questo ci spinge seriamente a pensare all’ulteriore corso degli eventi, con cui possiamo rispondere”. Insomma, a Mosca sono fatti così: un giorno si dicono pronti a percorrere la via delle negoziazioni, un altro invece minacciano l’escalation. 

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