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Titan, "la missione è impossibile": conferme dalla Nato, per il sommergibile è finita?

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È in atto una corsa contro il tempo per ritrovare il sommergibile Titan, che è disperso da quando ha iniziato la manovra di immersione verso il relitto del Titanic. A bordo ci sono cinque persone, che dovrebbero esaurire l’aria respirabile intorno alle 11 italiane di domani, giovedì 22 giugno. La Nato non sembra molto ottimista, avendo reso noto che il suo sistema di soccorso sottomarino non è in grado di raggiungere le profondità richieste per fornire assistenza nelle ricerche. 

 

 

I sommergibili Nato potrebbero quindi non riuscire a raggiungere il relitto nell’Oceano perché “le profondità marine superano di gran lunga” quelle in cui si può operare in sicurezza. Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri, mentre un veicolo telecomandato della Nato può arrivare al massimo a 1.000 metri. Per il momento non ci sono segnali della presenza del sommergibile, anche se i sonar dei soccorritori avrebbero intercettato dei rumori di colpi nella zona pattugliata. 

 

 

In attesa di capire come andrà a finire questa storia, sui social sta montando la polemica per la rapidità e la quantità di mezzi dispiegati per cercare di ritrovare il sommergibile con a bordo alcuni miliardari che hanno pagato centinaia di migliaia di dollari per ammirare da vicino il relitto del Titanic. In particolare molti utenti sono infuriati per l’impietoso confronto tra il Nord Atlantico e la Grecia: nel primo caso i soccorsi sono stati immediati, nel secondo inesistenti con conseguente strage di migranti. 

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