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Polonia "pronta a entrare in guerra", Nato contro Russia: l'incubo è quasi realtà

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La tanto sbandierata controffensiva ucraina non sembra produrre gli effetti sperati, almeno per il momento. Di conseguenza il conflitto rischia di allargarsi: alcuni Paesi vorrebbero scendere sul campo di battaglia, a partire dalla Polonia, ma così facendo la guerra cambierebbe natura. In questo senso lo scenario tratteggiato da Domenico Quirico su La Stampa è piuttosto pessimistico: “Abbiamo scavalcato quasi senza accorgerci infiniti Rubiconi immaginari, una azione invisibile e silenziosa, contro cui non sembra esserci difesa, che gli strateghi guerra totale”. 

 

 

“Il nuovo passaggio a cui ci stiamo apparecchiando - ha spiegato Quirico - è la discesa sul terreno di contingenti militari della Nato a fianco dell'esercito ucraino per scardinare le difese nemiche nei territori occupati. A capofila di questo sciagurato sviluppo, palesato dalla balordaggine delle parole dell'ex segretario della Nato, il danese Rasmussen, è la Polonia. Varsavia, che ha già sul campo di battaglia molti ‘volontari’ nelle cosiddette brigate internazionali, sembra pronta a spezzare il fragile tabù del non intervento occidentale”. 

 

 

Per giustificare un eventuale intervento diretto della Polonia si potrebbe mascherarlo come una “iniziativa autonoma” al di fuori della Nato. “Dovremo prima o poi tutti immischiarci nella tragedia ucraina - è la riflessione di Quirico - mentre finora abbiamo accumulato le buone ragioni per non accostarsi troppo. A Vilnius tra poche settimane nel vertice della Nato si trarranno le conseguenze di questa evoluzione del conflitto. Se l'Alleanza non adotta misure drastiche a favore di Kiev noi marceremo, minacciano i fautori dell’intervento”. 

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