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Prigozhin, "i piani amano il silenzio": non è finita? La minaccia a Mosca

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Tutto tace sul fronte di Evgeni Prigozhin. E forse al Gruppo Wagner va bene così. E' forse questo il senso del criptico messaggio inviato via Telegram dal canale Grey Zone, braccio mediatico del gruppo paramilitare fondato dall'ex cuoco di Vladimir Putin. Da qualche ora è infatti apparso questo slogan: "Wagner Group - i piani amano il silenzio". Una scritta, accompagnata da una grafica di Prigozhin che si porta un dito sulla bocca, che richiama la campagna di qualche settimana fa orchestrata dall'esercito ucraino che anticipava la famosa "controffensiva" mai pienamente (per ora) portata a termine. 

Un "messaggio", quello della Wagner, che sembra suggerire la possibilità di ulteriori sviluppi, al momento taciuti ma in elaborazione, dopo la ribellione rientrata sabato sera con l'accordo, ancora avvolto dal mistero, tra Prigozhin e il Cremlino attraverso la mediazione del presidente bielorusso Lukashenko. Concessa l'amnistia ai mercenari in cambio dell'interruzione del colpo di stato, fermatosi a 200 chilometri da Mosca, il regime russo ha poi "risparmiato la vita" a Prigozhin, che dovrebbe finire in esilio in Bielorussia. Da quel momento, però, di lui si sono perse le tracce: ultimo avvistamento, sabato sera, acclamato come un eroe nella Rostov che aveva occupato con le sue truppe al mattino. Sul suo conto, le più disparate ipotesi: guiderà l'attacco a Kiev direttamente dalla Bielorussia o, come crede più d'uno, dovrà guardarsi le spalle dai sicari dello Zar?

L'impressione, in ogni caso, è che non si sia trattato di una vera messinscena ma solo del "primo atto" di una storia ancora tutta da scrivere. E a conferma di questo, ci sarebbe anche il fatto che il Servizio federale per le informazioni (Bnd), ossia l'agenzia di intelligence esterna della Germania, sarebbe stato colto di sorpresa dalla rivolta.

Secondo quanto appreso dal settimanale Der Spiegel, infatti, il Bnd ha riferito sull'insurrezione all'esecutivo tedesco per la prima volta nella mattinata del 24 giugno, quando i mercenari avevano già occupato Rostov sul Don. Secondo il quotidiano Washington Post, invece, l'intelligence degli Usa avrebbe appreso già alla metà di giugno che Prigozhin stava preparando un'insurrezione in Russia. Per il quotidiano New York Times, i servizi avrebbero informato la Casa Bianca, il dipartimento della Difesa e il Congresso degli Usa della rivolta del gruppo Wagner 24 ore prima del suo inizio. 

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