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Prigozhin morto in volo, l'ultima tesi del Cremlino: "Ipotesi crimine premeditato"

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Il Cremlino intende andare fino in fondo sulla morte di Evgenij Prigozhin. Per Mosca infatti nulla può essere escluso, nemmeno la pista di un "crimine premeditato" a seguito del quale l'aereo su cui viaggiava il capo del gruppo Wagner si è schiantato. Il fu chef di Vladimir Putin è deceduto in data 23 agosto, proprio mentre era in volo tra Mosca e San Pietroburgo.
Ma se gli inquirenti russi non hanno finora sposato alcuna ipotesi in particolare, in Occidente sembrano avere le idee chiare. A maggior ragione dopo il tentativo di golpe guidato dallo stesso Prigozhin. Per Usa e non solo la convinzione di un coinvolgimento del Cremlino nell'incidente aereo è quasi una certezza. Il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, ha assicurato che la commissione d'inchiesta esamina tutte le ipotesi tra cui "anche quella di un crimine premeditato".

Intanto aumentano le tesi sulla sorte di Wagner. A detta dell'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, il gruppo troverà presto un sostituto e rimarrà operativo in Africa per conto dello zar. "Sono sicuro che troveranno rapidamente un sostituto per rimpiazzare il leader della Wagner, che è morto in uno sfortunato incidente", ha dichiarato nel corso della conferenza stampa a conclusione della riunione informale dei ministri della Difesa europei a Toledo.

"D'altra parte, gli schieramenti della Wagner rimarranno operativi in Africa perché sono il braccio armato della Russia, che non può mandare eserciti regolari perché sarebbe troppo. Per questo mandano mercenari, che sono assolutamente allineati con il potere politico russo". E ancora: "Il gruppo Wagner rimarrà in Africa al servizio di Putin e continuerà a fare quello che fa, che non è certo contribuire alla pace nel Sahel, né alla difesa delle libertà e dei diritti". 

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