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Anche a Natale, il silenzio dell'Occidente sui cristiani perseguitati

Roberto Formigoni

Roberto Formigoni
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È Natale, milioni di cristiani nel mondo si apprestano a rivivere la nascita di Gesù. Ma quanti sono i cristiani che non potranno farlo perchè minacciati, perseguitati, imprigionati? Torno sul tema della persecuzione dei cristiani perchè le cifre del 2022 sono di gran lunga superiori a quelle degli anni precedenti, e in continuo aumento.

E altrettanto doloroso è che tutto ciò capiti nell’indifferenza del mondo libero, di noi cristiani o laici d’Occidente. Secondo la Fondazione vaticana che studia la libertà religiosa e le sue violazioni, nel 2022 oltre 5.200 cristiani hanno pagato con la vita la loro fede, almeno altrettanti sono stati rapiti, e più di 4.500 sono stati arrestati e detenuti. Inoltre, più di duemila fra chiese ed edifici religiosi sono stati rasi al suolo. Tra le nazioni che vìolano di più la libertà religiosa vi sono quelle più popolose del mondo, dalla Cina all’India, al Pakistan, al Bangladesh, alla Nigeria. E questo fa sì che quasi cinque miliardi di persone soffrano, direttamente o indirettamente, di violazioni della loro libertà.

Quest’anno anche agli estremi confini orientali dell’Europa, un popolo è stato costretto all’esodo a causa della sua fede cristiana: sono gli abitanti del Nagorno- Karabakh, armeni, colpiti dalla persecuzione per opera dell’Azerbaigian e del dittatore Aliyev, con cui troppi paesi d’Occidente fanno affari basati sul petrolio. E praticamente nessuno ne ha parlato.

Ecco, il silenzio dell’Occidente è un fatto doloroso su cui riflettere. Ormai l’idea che qualcuno possa accettare di morire per non abiurare alla propria fede è qualcosa che stride con il relativismo culturale e politico che domina nelle nostre società.

Accettare il fatto che 120mila cristiani della piana di Ninive in Iraq abbiano abbandonato le loro case e tutti i loro averi pur di non rinunciare alla propria identità e alla fede cristiana, è qualcosa che l’Occidente, anche l’Occidente cristiano non comprende più. Perchè? Perchè ha relegato la libertà religiosa a un livello inferiore rispetto a libertà ritenute più moderne, più alla moda, come la libertà sessuale o la libertà di genere. È questa la beffa più clamorosa peri nostri fratelli d’Oriente, spesso perseguitati perchè considerati amici dell’Occidente, mentre noi occidentali scegliamo di ignorarli. E così i cristiani vanno scomparendo dalle terre d’Oriente: in Siria, del milione e mezzo censiti nel 2010 ne sono rimasti poco più di 500mila, in Iraq, del milione e mezzo presenti nel 2000, ne sono rimasti 150mila. E, contemporaneamente alla scomparsa dei cristiani, questi paesi si spostano dalla nostra sfera di influenza a quella della Cina. L’assenza cristiana è diventata il simbolo della nostra irrilevanza globale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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