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Taiwan, Biden: "Non sosteniamo l'indipendenza dell'isola"

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Gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, rispondendo alla richiesta di un commento da parte dei giornalisti sulle presidenziali nell’isola, vinte dal candidato del Partito democratico progressista (Dpp), l’autonomista Lai Ching-te. "Non sosteniamo l’indipendenza di Taiwan", ha sottolineato Biden cercando così di distendere le tensioni tra Washington e Pechino e tra Pechino e Taipei. Per gli Usa infatti, tra la riunificazione di Taiwan con la Cina, come vuole Xi Jinping, e l'indipendenza totale dell'isola come vuole il presidente neo eletto, è meglio mantenere lo status quo.

In precedenza, la Casa Bianca aveva ammonito della necessità che nessun Paese decidesse di interferire nel processo elettorale di Taipei. Gli Stati Uniti, che pur non hanno relazioni formali con Taiwan, garantiscono sostegno e aiuti materiali a Taipei. Lai, strenuo sostenitore dell’autonomia dell’isola dalla Cina, ha vinto le presidenziali con un margine di circa 7 punti percentuali su Hou Yu-ih, candidato del partito d’opposizione Kuomintang (Kmt) e considerato più propenso al dialogo con Pechino. 

Da parte sua la Cina si è scagliata contro il presidente eletto di Taiwan Lai Ching-te dopo la sua vittoria alle elezioni, assicurando che non tollererà "attività separatiste". Il portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan a Pechino, Chen Binhua, ha dichiarato tramite l’agenzia di stampa Xinhua che la Cina continua ad aderire "al consenso del 1992 che incarna il principio di una Cina unica e ci opporremo fermamente alle attività separatiste mirate all’indipendenza di Taiwan e alle interferenze straniere".

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