Fka Twigs, gli inglesi censurano la cantante in posa
Èbella, Fka Twigs, cantante, musicista, ballerina britannica. È veramente molto bella. E ancor più bella con la spalla nuda e anche un po’ di seno, e la gamba, e con quello sguardo che sembra una lama. E poi è brava: a cantare, a ballare. Forse per questo è bersaglio di tanti pregiudizi. Sapete, è così: spesso i pregiudizi dipendono dall’invidia, dalla rabbia. E perciò nel Regno Unito, l’Advertising Standards Authority (agenzia di autocontrollo della pubblicità), l’ha censurata per un servizio fotografico realizzato dalla Calvin Klein per pubblicizzare alcuni suoi prodotti. L’ authority ha sostenuto che quelle leggere nudità sono materiale osceno, che trasformano la donna in oggetto, e che potrebbero creare grave offesa a parte del pubblico.
Lei si è ribellata. Ha detto di aver guardato con attenzione il servizio fotografico e di «aver visto una bella donna, di colore, che mostra il suo corpo e nessuno sa quanto dolore questo corpo le possa avere portato». E poi ha fatto notare che la stessa Calvin Klein ha prodotto immagini pubblicitarie con il muscoloso Jeremi Allen White praticamente seminudo. E nessuno ha avuto niente da ridire: «Non vedo lo stereotipo sessuale con cui mi avete etichettato», scrive Fka, «guardando campagne passate e presenti di questa natura, vedo piuttosto un doppio standard».
Evidentemente in questa epoca di femminismo dominante e di distruzione del patriarcato resta l’idea che in fondo il maschio può fare un po’ come gli pare, senza offendere nessuno, perché è maschio. E la donna invece è meglio che resti sotto i veli. Secondo gli insegnamenti di Maometto. E perché? Beh, magari l’idea che la donna sia un oggetto è ben piantata nella mente di chi censura l’arte perché sostiene che riduca la donna a un oggetto. È così. È sempre stato così: se vedi una colpa che non c’è, è perché sai che tu invece quella colpa ce l’hai.