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Navalny, l'ultimo video prima della morte: le parole al giudice

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È morto Alexei Navalny, il principale oppositore di Putin. L'uomo 47enne, era da mesi rinchiuso in una colonia penale. È stato proprio il servizio penitenziario federale russo a diffondere con un comunicato la notizia del decesso. Quest'ultimo sarebbe avvenuto dopo una passeggiata: "Navalny si è sentito male perdendo quasi immediatamente conoscenza. E nonostante il tempestivo intervento degli operatori sanitari dell'istituto per lui non ci sarebbe stato nulla da fare", è quanto riportato. A cui si aggiunge la tesi della tv di Stato Rt per cui il 47enne sarebbe morto di embolia.

Eppure sono in diversi a riportare dubbi. Il sospetto è che dietro la morte dell'oppositore ci sia il presidente russo. Secondo l'Unione europea, infatti, l'unico responsabile è il regime russo. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su X ha scritto: "L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte”. Dello stesso parere il presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics: "Qualsiasi cosa si pensi di Navalny come politico, è stato brutalmente assassinato dal Cremlino". 

 

 

E a confermare i sospetti un video datato 15 febbraio, esattamente un giorno prima della scomparsa. Qui, fa sapere il consigliere del ministero ucraino dell'Interno Anton Gerashchenko, si vede l'oppositore in ottima salute. "Ieri - è la descrizione - Navalny ha parlato in tribunale con un collegamento video. Sembrava in buona salute ed ha anche fatto delle battute". Nel filmato lo si vede in piedi dietro una grata. "Vostro onore, le mando il mio numero personale di conto bancario così mi può mandare il denaro dell'alto salario di un giudice federale, perché io non più soldi grazie alle sue decisioni". 

 

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