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Joe Biden, la "proposta indecente" a Nikki Haley: "Vieni da noi"

Matteo Legnani
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In inglese lo chiamerebbero uno smart ass. In italiano un paraculo. Dopo “vecchio”, “svampito”, e “inadatto” è il lato di sé che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha messo in mostra ieri pomeriggio, pochi minuti dopo che Nikki Haley aveva annunciato lo stop della sua campagna per le primarie repubblicane all'ennesima batosta subita da Doland Trump nel cosiddetto Super Martedì.  L'ex governatrice del Sud Carolina al momento del ritiro non ha pronunciato nel discorso di saluto un endorsement a favore di Trump, che avrebbe dirottato i suoi sostenitori su quello che a questo punto sarà sicuramente il candidato del GOP alle presidenziali di novembre.  E il vecchio Joe, che nei sondaggi è ormai da settimane sotto di circa due punti nel confronto diretto col tycoon se si votasse oggi per la Casa Bianca, ne ha approfittato: «Donald Trump ha chiarito che non vuole i sostenitori di Nikki Haley. Voglio essere chiaro: c’è posto per loro nella mia campagna», ha detto prima di lodare la Haley spiegando che «ci vuole molto coraggio per candidarsi alla presidenza e questo è particolarmente vero nel Partito Repubblicano di oggi, dove così pochi osano dire la verità su Donald Trump». Cosa che, detta da uno come Biden, che le primarie le sta facendo praticamente da solo visto che tutti i papabili contendenti si sono chiamati fuori ben sapendo che potrebbero poi battere Trump a novembre solo se questi finisse sotto un autocarro, ha del comico.

Non contento, il presidente ha ringraziato la Haley per aver «detto la verità su Donald Trump, sul caos che lo segue sempre, sulla sua incapacità di distinguere il bene dallo sbagliato, sul suo inchinarsi davanti a Vladimir Putin». Ma, quanto Biden sia alla canna del gas, lo ha fatto capire quando, rivolgendosi agli elettori dell’ex governatrice del Sud Carolina ha spiegato che «nonostante i disaccordi politici, su questioni fondamentali come il sostegno alla NATO e il mantenimento della democrazia si è trovato terreno comune (con la Haley, ndr)». I «disaccordi politici» sono infatti, in realtà, posizioni agli antipodi su questioni-chiave dell’agenda politica americana come il diritto all’aborto (che la Haley ha sempre fortemente osteggiato), i diritti Lgbtq e in particolare la possibilità per i minori di sottoporsi a interventi per il cambio del sesso, l’assistenza sanitaria pubblica, la regolamentazione dell’immigrazione. Insomma, i due (e verosimilmente i loro elettori) sono su due mondi lontani. Ma, quando si è sotto come è sotto il vecchio Joe, non si può fare gli schizzinosi. 

 

 

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