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Pedro Sanchez, sondaggi a picco: Spagna, doccia gelata per i socialisti (e Pd)

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Brutte notizie per Pedro Sanchez, i socialisti spagnoli e quelli europei, compreso la branca italiana del Pd. Se si votasse oggi in Spagna, il Partito popolare (Pp) vincerebbe le elezioni con il 35,5%davanti ai socialisti del presidente del governo, Sanchez appunto, che otterrebbero il 30 per cento.

E' quanto emerge da un sondaggio di 40dB per il quotidiano iberico El Pais. Il partito sovranista e di destra Vox sarebbe la terza forza del Paese con l'11,3% delle preferenze davanti alla piattaforma di sinistra Sumar guidata dalla ministra del Lavoro di Sanchez, Yolanda Diaz, che si fermerebbe all'8,2 per cento.

 

 

 

Nell'ultimo mese, i socialisti hanno perso sette decimi di punto e hanno accumulato un calo di quasi un punto e mezzo quest'anno. L'ultima rilevazione indica ancora una volta un incipiente trasferimento di voti dal Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) al Pp. Addirittura il 6,5% di coloro che hanno sostenuto i socialisti alle elezioni generali del 23 luglio hanno affermato, infatti, che ora potrebbero votare il partito di Alberto Nunez Feijo.

 

 

 

Che il momento per il governo di centrosinistra spagnolo sia tutt'altro che roseo lo confermano le ultime notizie interne. E' cominciato oggi il dibattito sul rapporto riguardo alla legge di amnistia redatto dal Partito Popolare, nella Commissione delle autonomie regionali Senato, a maggioranza del Pp, dove governatori della forza conservatrice manifestano l'opposizione frontale al provvedimento di grazia agli implicati nel processo indipendentista in Catalogna, approvato dalla Camera bassa. Il Pp ha annunciato tutto l'ostruzionismo possibile per ritardare l'approvazione definitiva dell'amnistia, che dopo l'esame in Senato dovrà tornare entro il 18 maggio al Congresso, che prevede di licenziare la legge in maniera definitiva per la fine del mese di maggio. Nessuno dei governatori socialisti o rappresentanti dell'esecutivo centrale partecipa al dibattito, definito dal ministro di Giustizia, di presidenza e rapporti con le Camere, Felix Bolanos, "uno spettacolino montato dal Pp", in un messaggio su X. L'imbarazzo politico dei socialisti è comprensibile, dal momento che ha trattato l'accordo direttamente con gli indipendentisti catalani.

E Sanchez? Il premier tace sulla questione e parla di altro: "Oggi riaffermiamo il nostro impegno per una reale ed effettiva uguaglianza per la popolazione rom", scrive il leader socialista su X rilanciando l'ultima battaglia dell'esecutivo. "E' compito delle autorità pubbliche e della società nel suo complesso continuare a progredire verso maggiori diritti, inclusione e dignità". "Sastipen thaj Mestipen", ha aggiunto Sanchez in lingua romanì, espressione che significa "salute e libertà". Un tema non proprio centrale nel dibattito politico spagnolo.

 

Pedro

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