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G7, il Papa: "Nessuna macchina tolga la vita, la politica argine alla tecnocrazia"

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Pubblichiamo di seguito ampi stralci del discorso tenuto da Papa Francesco in occasione della sua visita al G7 in corso a Borgo Egnazia. Il Pontefice si è soffermato sulle opportunità e sui pericoli che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale porta con sé.

«Gentili Signore, illustri Signori! Mi rivolgo oggi a Voi, Leader del Forum Intergovernativo del G7, con una riflessione sugli effetti dell’intelligenza artificiale. (...) Quest’ultima, come è noto, è uno strumento estremamente potente, impiegato in tantissime aree dell’agire umano: dalla medicina al mondo del lavoro, dalla cultura all’ambito della comunicazione, dall’educazione alla politica. Ed è ora lecito ipotizzare che il suo uso influenzerà sempre di più il nostro modo di vivere, le nostre relazioni sociali e nel futuro persino la maniera in cui concepiamo la nostra identità di esseri umani. Il tema dell’intelligenza artificiale è, tuttavia, spesso percepito come ambivalente: da un lato, entusiasma perle possibilità che offre, dall’altro genera timore per le conseguenze che lascia presagire. A questo proposito si può dire che tutti noi siamo, anche se in misura diversa, attraversati da due emozioni: siamo entusiasti, quando immaginiamo i progressi che dall’intelligenza artificiale possono derivare, ma, al tempo stesso, siamo impauriti quando constatiamo i pericoli inerenti al suo uso. (...)

 

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