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Emmanuel Macron, l'affondo di Guido Crosetto: "Grave scortesia, mai accaduto al G7"

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Oltre ad aver rimarcato il ruolo di primo piano che Giorgia Meloni sta assumendo in politica internazionale, il G7 italiano ha anche mostrato a tutto il mondo che Emmanuel Macron è più che mai sul filo del rasoio. Le esternazioni del presidente francese sul governo e sul nostro Paese sono un chiaro metodo per spostare l'attenzione su altri temi. Alle scorse Europee, Macron è stato di fatto defenestrato dal partito di Marine Le Pen. E rischia di aver poche carte da giocare per decidere le nomine dei prossimi vertici dell'Unione europea.

Intervistato da La Verità, il ministro della difesa Guido Crosetto ha parlato delle parole pronunciato da Macron durante il G7, sottolineando lo sgarbo istituzionale del francese. "Mi sembra che il G7 abbia sancito definitivamente l’indiscussa capacità di leadership internazionale di Giorgia Meloni - ha dichiarato l'esponente di Fratelli d'Italia - Il suo carisma personale è indubbio, come si è capito anche nella risposta a Macron che aveva cercato uno spazio personale per fini elettoralistici al G7. È una scortesia istituzionale grave, mai accaduta al G7. L’avessimo fatta noi italiani - ha poi aggiunto -, avrebbero subito detto: ecco, i soliti cialtroni. Cosa c’entrano gli interessi elettorali nazionali con il G7?".

 

Crosetto ha poi ricordato ciò che lega l'Italia alla Francia: "Sia Meloni che Macron sono rappresentanti di due Stati e agire per interesse di parte, in quell’alto consesso, è un comportamento che offende non solo tutti i partecipanti, ma anche il trattato del Quirinale tra Italia e Francia, su cui si basano i nostri rapporti istituzionali”.

 

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