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Melania Trump, la lettera che cambia tutto: ecco perché è tornata

Matteo Legnani
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Melania Trump Il giorno successivo agli spari, al sangue e alla paura, Melania Trump ha preso carta e penna e fatto quello che la First Lady in carica, Jill Biden, non ha fatto, troppo impegnata com'è a convincere se stessa, il marito e gli americani tutti che il vecchio Joe sarebbe in grado di reggere alla Casa Bianca per altri quattro anni, se venisse rieletto.

Alla vigilia della Convention repubblicana, scattata ieri a Milwaukee e che incoronerà il marito come il candidato repubblicano alle elezioni del prossimo 5 novembre, la moglie del 45esimo presidente degli Stati Uniti ha preso carta e penna e scritto ai suoi "compatrioti americani" un messaggio di speranza e di augurio, che da quanto è accaduto l'altro giorno in un paesino della Pennsylvania possa rinascere qualcosa che gli Stati Uniti erano e oggi non sono più. «Una nuova alba è arrivata», scrive. E poi parla di rispetto, di famiglia e di amore, parola che nel testo cita quattro volte.

 

 

 

MIO MARITO

Come per quattro volte, riferendosi a Donald, usa l'espressione "mio marito" rispondendo, con l'usuale pacatezza e classe, a quanti in questi mesi le hanno scritto e detto che avrebbe dovuto lasciarlo "quel maiale" di suo marito. Frasi che, a Melania, sono state rivolte ancora ieri nei commenti sul social network X alla lettera postata integralmente dalla ex First Lady. Come quella, invero ridicola, di essere lei stessa e non soltanto il marito Donald, «una spia al soldo della Russia messa a Washington per fare gli interessi di Mosca». O, ancora, come quelle di essere una 'poco di buono', una ‘puttana’ a dirla tutta, che nel 2005 ha sposato il re del mattone, il tycoon americano per eccellenza, solo per soldi e interesse.

Lei, nata Melanija Knavs a Novo Mesto in Slovenia e arrivata negli Usa a 26 anni per fare la modella dopo una carriera in Europa, con il suo metro e ottanta, viso e corpo da pin-up. Sicuramente la più bella First Lady mai vista alla Casa Bianca in quasi 250 anni di storia americana. Quel “mio marito” ripetuto quattro volte non è, tuttavia, soltanto una risposta ai nemici politici di Trump che avrebbero voluto vederla separata, o dare in escandescenze come fece in Italia anni fa Veronica Lario. Ma, ancor di più, un attestato di vicinanza ai “compatrioti Americani” in uno dei momenti più drammatici della storia recente del Paese. Dopo aver lasciato la Casa Bianca nel gennaio 2016, Melania ha condotto una vita lontana da quei riflettori sotto i quali il marito è sempre rimasto, per una ragione o un’altra, in questi quattro anni. La si era rivista a un evento ufficiale soltanto nel novembre 2023, ai funerali dell’ex First Lady Rosalynn Carter, assieme a Hillary Clinton, Laura Bush e Michelle Obama.

 

 

 

PRESENZA DISCRETA

Nel marzo scorso aveva preferito non rispondere ai media che le chiedevano se avrebbe fatto campagna elettorale per il marito e in aprile non si era fatta vedere in tribunale alle udienze presso il tribunale federale di New York che avevano portato alla condanna di Donald Trump per il caso Stormy Daniels. Ma in quegli stessi giorni aveva partecipato, come ospite, a un evento di raccolta fondi svoltosi presso la tenuta di Mar-a-Lago, in Florida, “di nero vestita” (come se dovesse mostrarsi a lutto per i misfatti del marito) malignava il New York Times.

La lettera scritta all’indomani del tentato omicidio al raduno elettorale di Butler, Pennsylvania, l’ha rimessa sul palcoscenico della vita pubblica americana ancor prima della Convention repubblicana, alla quale giorni fa aveva confermato la sua partecipazione non specificandone tuttavia forme e modi. Melania, come si intuisce anche dalla lettera dell’altro giorno nei toni che usa per descrivere la «pochezza» della politica quale strumento di felicità, non si è mai trovata del tutto a suo agio negli ambienti di Washington. E il settimanale People, all’indomani della sconfitta del marito nel 2016, aveva riportato una fonte che la descriveva «sollevata» dalla prospettiva di poter lasciare quel mondo e fare ritorno in Florida.

Appena pochi giorni fa, gli analisti speculavano su quale avrebbe potuto essere il suo ruolo nel caso di un secondo mandato presidenziale del marito, lasciando intendere che avrebbe forse solamente partecipato agli eventi ufficiali, vivendo per il resto del tempo tra New York e Palm Beach. Poi, però, è arrivata quella lettera. E forse, da novembre, le cose non staranno esattamente così.

 

 

 

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