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Trump, la foto scattata dal poliziotto prima degli spari: cosa mostra, complottisti scatenati

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Nuove zone d'ombra sul mancato attentato a Donald Trump, ferito da un proiettile mentre teneva un comizio a Butler, in Pennsylvania. Stando a una delle ultime ricostruzioni dei media, tra cui la Cbs, l'attentatore 20enne, Thomas Crooks, sarebbe stato notato ben prima degli spari e non negli ultimi 86 secondi come detto inizialmente. All’interno dell’edificio che è stato usato come postazione dal killer c'erano infatti tre tiratori della polizia della contea di Beaver. E proprio uno di loro avrebbe visto il giovane. Quest'ultimo prima avrebbe guardato il tetto, poi sarebbe scomparso e riapparso dopo pochi secondi nel parcheggio vicino, intento a consultare il cellulare. In quel momento il poliziotto gli avrebbe addirittura scattato una foto. 

A quel punto Crooks avrebbe tirato fuori uno strumento per misurare la distanza, poi sarebbe andato via e infine sarebbe ritornato con uno zaino in spalla, pronto a dirigersi verso la parte posteriore del padiglione. L’agente, allora, avrebbe mandato una segnalazione via radio. Nel frattempo sarebbero arrivato altri poliziotti, allertati anche dai cittadini che avevano visto il ragazzo e si erano insospettiti. Uno avrebbe provato a raggiungerlo ma sarebbe stato costretto a indietreggiare. Poi è iniziata la sparatoria e l’assalitore è stato neutralizzato dai cecchini del Secret Service. In ogni caso, fino al momento del fallito attentato, Crooks sarebbe stato un fantasma per i servizi americani, non destando mai alcun tipo di sospetto. Proprio il suo starsene isolato, però, potrebbe averlo agevolato nel suo piano. 

 

 

 

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