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Kamala Harris? Le parole del figlio di George Soros: ora tutto torna...

Andrea Carrabino
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"È tempo per tutti noi di unirci attorno a Kamala Harris e battere Donald Trump. È la candidata migliore e più qualificata che abbiamo. Lunga vita al sogno americano". Con questo post pubblicato su X, Alexander Soros, figlio di George, scende ufficialmente in campo per le elezioni americane e si schiera - senza troppi giri di parole - a fianco del Partito democratico. L'obiettivo, neanche a dirlo, è impedire la rielezione alla Casa Bianca del candidato dei Repubblicani. Tale padre, tale figlio.

Alexander (37 anni) è il figlio del miliardario di origini ungheresi George Soros, noto soprattutto per i finanziamenti alle Ong che trasportano i migranti nel nostro Paese. E non è un caso che tra i primi a commentare l'endorsement a Kamala Harris ci sia proprio il vicepremier Matteo Salvini, che su Facebook ha commentato: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". Il giovane filantropo americano, però, non è nuovo a uscite politiche di questo tipo. Già nei giorni scorsi aveva commentato - con dolore - l'annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca. "Scrivo con il cuore pesante - si legge in un suo tweet su X -. Joe Biden è un patriota, un uomo che ha sempre lavorato per unire l'America e difendere la dignità e il benessere di tutti gli americani. Ha fatto più lui in quattro anni di quanto molti potrebbero sognare di realizzare in otto. Sarà ricordato come un eroe americano perché lo è. Grazie presidente - ha poi aggiunto - per il vostro servizio". Parole che sembrano ricalcare lettera per lettera quelle pronunciate dalla Harris durante il suo primo discorso da candidata alla presidenza. 

 

 

Che il credo politico di Soros Junior pendesse a sinistra lo si era già capito da tempo. Per esempio quando - sempre su X - ha ricondiviso un tweet di Alexandria Ocasio-Cortez, deputata statunitense nota al grande pubblico per le sue posizioni vicinissime all'estrema sinistra di Bernie Sanders. "Kamala Harris sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti - ha scritto la politica di origini portoricane su X -. Prometto il mio pieno sostegno per assicurarle la vittoria a novembre. Ora più che mai, è fondamentale che il nostro partito e il nostro Paese si uniscano rapidamente per sconfiggere Donald Trump e la minaccia alla democrazia americana. Andiamo a lavorare". 

Un invito, quello della Ocasio-Cortez, a costruire una sorta di Fronte Popolare americano, seguendo l'esempio di quello francese che nelle scorse settimane ha arginato l'avanzata del Rassemblement National di Marine Le Pen. Un'ammucchiata rossa in salsa woke che ora si avvale anche dei miliardi messi a disposizione dalla famiglia Soros. È questo l'arsenale finanziario e ideologico di cui dispone Kamala Harris. L'America è avvertita.

 

 

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