Più di mille case, una scuola coranica, negozi, campi sportivi, un campo da golf, un’università musulmana e, soprattutto, una grande moschea: è una vera e propria città islamica quella che sta per sorgere in Texas, nella città di Josephine, contea di Collin. I texani l’hanno già ribattezzata “Sharia City” manifestando la loro ostilità verso il progetto che il governatore repubblicano dello Stato americano,, ha dichiarato illegale. «Per essere chiari, la sharia non è autorizzata in Texas»”, ha scritto su X Abbott, sottolineando che il suo Stato non ospiterà “no-go zones”, termine usato dai conservatori americani per designare quei quartieri della regione di Parigi che sfuggono alle leggi della République e dove la presenza di non-musulmani non è tollerata. Nato su iniziativa dell’East Plano Islamic Center (Epic), centro islamico situato nella periferia di Dallas con al centro una moschea monumentale, “Epic City”, così hanno chiamato la futura città cento per cento halal, sorgerà a circa sessanta chilometri dal centro di Dallas su un terreno già acquisito dall’associazione.
Secondo quanto rivelato dal Daily Mail, prima ancora che venga posato il primo mattone della futura “Sharia City”, la comunità islamica di Plano ha già un suo quartiere, che ospita centinaia di seguaci di Allah e dispone di costose case a due piani. La maxi moschea del quartiere, a Plano, ospita 3.200 fedeli, il che la rende una delle moschee più grandi del Lone Star State. Grandi parcheggi circondano il luogo di culto e l’East Plano Islamic Center ospita anche una palestra, madrase e una clinica. Ai lati della moschea, si trovano decine di case con scritte in arabo sulle facciate. Nei vialetti sono parcheggiate auto di lusso e la maggior parte delle proprietà ha un valore di circa un milione di dollari, secondo i registri fiscali pubblici consultati dal Daily Mail. I fedeli che abitano nei dintorni della moschea di Plano hanno anche un centro commerciale a poche centinaia di metri.
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Il primo partito islamico in lista a delle elezioni italiane è stato un flop: a Monfalcone "Italia plurale&q...Il negozio più grande si chiama Epic Market, negozio di alimentari certificato halal. Ma ci sono anche due ristoranti e una caffetteria che presta tappeti da preghiera ai clienti. Nello stesso quartiere si trova anche Dari Living, che sul suo sito web si descrive come «la prima residenza per anziani di lusso d’America che abbraccia le tradizioni islamiche». Nonostante le ripetute richieste di interviste, l’Epic e il suo avvocato non hanno voluto rispondere al Daily Mail. Ma il quotidiano ha potuto parlare con due anziani di confessione islamica, Alia Hayat, 80 anni, e suo marito, che nel 2019 si sono trasferiti da Houston a Plano per vivere a pochi metri di distanza dalla maxi-moschea texana. «È una zona molto costosa. Tutti non possono permettersi di vivere qui, ma noi ci siamo sacrificati per vivere in questa zona perché vogliamo essere vicini alla moschea», ha dichiarato al Daily Mail Alia Hayat. Se Epic City vedrà la luce, Hayat è certa che la grande novità sarà l’adhan, la chiamata islamica alla preghiera attraverso un altoparlante, di norma fatta dal muezzin. «In America non c’è nessun posto dove si può sentire l’adhan», ha spiegato la fedele islamica, prima di aggiungere: «Quando la senti, aumenta la propria fede». Ma l’idea di un minareto che faccia risuonare l’adhan è esattamente ciò che spaventa i residenti della città di Josephine, dove è in progetto Epic City, o meglio Sharia City. «Vogliono installare un sistema di altoparlanti che diffonda la loro musica per invitare alla preghiera, e potrebbero farlo per tutto il tempo che vogliono, perché hanno scelto appositamente un sito appena fuori città per poterlo fare», si è lamentata una cittadina di Josephine, Susan Martinez. Nel 2017, Greg Abbott ha firmato una legge statale che vieta l’applicazione di codici di legge stranieri, compresa quindi la sharia, in Texas, per giudicare le cause familiari. Imran Chaudhary, 52 anni e di origini pachistane, il promotore immobiliare del progetto di città islamica a Josephine, ha dichiarato nel video di presentazione che la città sarà accogliente, aperta alla «diversità», darà ai suoi residenti un senso di «appartenenza e inclusione», e rappresenterà un vero e proprio “epicentro” dell’islam in America.
Nato anch’egli da genitori pachistani a Houston, la più grande città del Texas, l’imam Yasir Qadhi dell’East Plano Islamic Center racconta che «quando è stata costruita la moschea, molte persone hanno iniziato a trasferirsi» a Plano. Che oggi conta 5mila musulmani. La futura Epic City potrebbe generare un ulteriore esodo. Ma un senatore del Partito repubblicano, John Cornyn, ha chiesto un’indagine sul progetto, che «potrebbe violare i diritti costituzionali dei texani ebrei e cristiani». Ad aprile l’East Plano Islamic Center aveva già suscitato polemiche aspre per aver celebrato l’Id al Fitr, la festa che segna la fine del Ramadan, al Southfork Ranch, il ranch dell’iconica serie televisiva americana Dallas. Un affronto islamico a un luogo altamente simbolico della cultura Usa.