L’Iran stava preparando nove bombe atomiche: questa motivazione per l’ultimo attacco di Israele in Iran è stata data sia dall’ambasciatore a Roma Jonathan Peled, che abbiamo sentito in conferenza stampa attorno alle 14,30; sia da Lion Udler, israeliano esperto di sicurezza, antiterrorismo militare e strategia militare titolare di un popolare canale Telegram, che avevamo sentito invece attorno alle 8. «Una minaccia esistenziale» da neutralizzare, ha puntualizzato il presidente israeliano Isaac Herzog su X.
«Gli iraniani non nascondono la loro volontà di distruggere Israele», puntualizza l’ambasciatore. «Questo è il motivo per cui Israele ha deciso di colpire ora, e questa era la breve finestra di opportunità che avevamo da cogliere per allontanare questa minaccia. La nostra lotta non è contro il coraggioso popolo iraniano, ma contro la dittatura autocratica, che sta mostrando crudeltà nei confronti del suo stesso popolo». Peled spiega che l’azione è anche nell’interesse dell’Europa. «L’Iran ha una capacità di lanciare missili balistici a una distanza che potrebbe raggiungere anche Roma. Perché l’Iran dovrebbe sviluppare missili in grado di colpire Londra o Roma? Non gli sarebbe sufficiente sviluppare un missile che raggiunga Tel Aviv o Gerusalemme? Penso che possiamo rispondere a questa domanda da soli». E ricorda che anche «l’alleanza tra Iran e Russia è motivo di grave preoccupazione per voi in Europa, con la guerra in corso in Ucraina». Come ambasciatore preferisce «la via diplomatica, ma giunti alla conclusione che non c’era altra via se non quella militare, abbiamo agito in modo da eliminare la minaccia non solo per Israele, ma anche per i Paesi del Golfo e del Medio Oriente e per l’Europa». E ora «vari politici e leader in Italia, dai vicepresidenti del Consiglio Salvini e Tajani al ministro della Difesa Crosetto, esprimono preoccupazione, ma riconoscono il diritto di Israele a difendersi e adottare le misure necessarie per allontanare la minaccia nucleare da sé e dall'Europa».
Iran contro Israele, vigilanza massima anche in Italia: gli obiettivi sensibili
Al Viminale ci tengono a sottolinearlo: il dispositivo di sicurezza per la protezione e la tutela degli “obiettivi...«Ci ha presi di sorpresa, ma lo sapevamo che un giorno sarebbe successo», concorda Lion Udler. «Specie dopo il 7 ottobre». «L’operazione che è stata lanciata stanotte ha l’obiettivo di distruggere non solo gli impianti nucleari, ma anche il progetto missilistico e qualunque altra minaccia allo Stato di Israele. Si tratta di un attacco che andrà avanti secondo me per almeno due settimane». L’Iran ha risposto con un centinaio di droni. «Ma aerei di vari Paesi hanno iniziato subito ad abbatterli. Non solo di Israele ma anche di Usa, Giordania, Arabia Saudita, Gran Bretagna, Cipro».
E gli Usa? La prima dichiarazione di Marco Rubio era che non c’entravano niente e che Israele ha fatto tutto da sola... «Ma è esattamente quello che ha fatto l’Iran in questi anni. Ha mandato organizzazioni terroristiche e milizie ad attaccare Israele e basi Usa, dicendo: “non c’entriamo niente”. Gli Usa fanno lo stesso». Trump aveva pure fatto appello agli israeliani a non muoversi intanto che i negoziati stavano per produrre esito. «Parte dello show. Stati Uniti e Israele ovviamente hanno concordato tutto», conclude Udler.