Iran, attacco Usa: la diretta. "Fordow, pochi danni". La Russia: "Verso il caos"

domenica 22 giugno 2025
Iran, attacco Usa: la diretta. "Fordow, pochi danni". La Russia: "Verso il caos"
16' di lettura

Gli Stati Uniti di Donald Trump entrano in guerra. Nelle prime ore di domenica 22 giugno, intorno alle 2 del mattino in Italia, il presidente degli Usa ha comunicato ufficialmente l’esecuzione di un attacco contro tre strutture nucleari situate in Iran. Con questi raid, Washington ha preso parte attivamente al conflitto avviato da Israele contro Teheran, con l'obiettivo dichiarato di smantellare le capacità nucleari del Paese. Da parte sua, l’Iran aveva avvertito che qualsiasi offensiva americana avrebbe comportato una risposta diretta: tutte le installazioni e gli interessi statunitensi presenti nell’area sarebbero stati considerati bersagli legittimi. Sono stati colpiti tre siti nucleari e sono stati utilizzati i bombardieri B-2, decollati alla vigilia dal Missouri. Di seguito la cronaca in diretta:

Ore 11.48 - Iran: Araghchi, Trump "bullo fuorilegge", ha tradito promessa di porre fine a conflitti
Il vice ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha espresso una dura condanna nei confronti degli Stati Uniti, criticando apertamente il presidente Donald Trump per aver disatteso le promesse fatte durante la campagna elettorale, in particolare quella di porre fine al coinvolgimento americano nei conflitti internazionali. Intervenendo in una conferenza stampa a margine dell'incontro dei ministri dell’Organizzazione per la cooperazione islamica a Istanbul, Araghchi ha affermato: "Mentre il presidente Trump è stato eletto con il presupposto di porre fine al costoso coinvolgimento degli Stati Uniti in una guerra perpetua nella nostra parte del Mondo, ha tradito non solo l'Iran abusando del nostro impegno alla diplomazia, ma ha anche ingannato i suoi stessi elettori", ha dichiarato, definendo sia Trump che gli Stati Uniti come un "bullo fuorilegge". Il rappresentante iraniano ha poi sollecitato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere una posizione netta contro gli attacchi sferrati da Washington tra il 21 e il 22 giugno, che hanno colpito installazioni nucleari iraniane. Ha inoltre avvertito: "Il silenzio farà precipitare il mondo in un livello di pericolo e caos senza precedenti", chiedendo una condanna più esplicita e globale delle azioni statunitensi.

Ore 11.39 - Araghchi, "ci riserviamo tutte opzioni per difenderci"
Nel corso del suo intervento, Araghchi ha ribadito l’illegalità dell’azione americana e ha sottolineato che l’Iran si prepara a rispondere in ogni modo necessario. Il ministro ha affermato che Teheran considera l'attacco come una grave violazione e che "si riserva tutte le opzioni" per tutelare "il diritto alla difesa del suo popolo". Le dichiarazioni sono arrivate a seguito dell’offensiva americana contro tre impianti nucleari situati nel territorio iraniano.

Ore 11.29 - Pasdaran, "risposta sarà dura, faremo pentire gli Usa"
Anche i Guardiani della Rivoluzione iraniana hanno rilasciato un messaggio ufficiale, promuovendo una linea dura nei confronti di Washington. In un comunicato diffuso dai media del mondo arabo, i Pasdaran hanno annunciato: "Risponderemo a questa aggressione con una risposta dura che li farà pentire".

Ore 11.17 - Medvedev, arricchimento uranio proseguirà anche dopo attacchi Usa
Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, ha definito inefficaci gli attacchi americani, sostenendo che questi abbiano solo peggiorato la stabilità della regione. In un messaggio pubblicato su Telegram, ha criticato con forza l'operazione voluta da Trump. Secondo Medvedev, "l'infrastruttura critica del ciclo nucleare sembra aver subito pochi o nessun danno" e "l'arricchimento di materiali nucleari e la futura produzione di armi nucleari continueranno".
L’ex presidente russo ha inoltre lanciato un’allerta sulle dinamiche internazionali: "Alcuni Paesi sono pronti a fornire direttamente all'Iran le loro testate nucleari". Nel suo messaggio, ha inoltre aggiunto: "Israele è sotto attacco, le esplosioni rimbombano, la gente è nel panico" e "gli Stati Uniti sono coinvolti in un nuovo conflitto con la prospettiva di un'operazione di terra".

Ore 10.59 - Media, Usa hanno avvisato Teheran prima degli attacchi
Secondo quanto riportato da Amwaj.media, l'amministrazione americana avrebbe avvisato Teheran in anticipo rispetto agli attacchi. Una fonte iraniana di alto livello, rimasta anonima, ha riferito che il 21 giugno gli Stati Uniti hanno comunicato di non avere intenzione di innescare una guerra su vasta scala, specificando che gli obiettivi dell’operazione sarebbero stati esclusivamente i siti nucleari di Fordow, Isfahan e Natanz. La stessa fonte ha poi aggiunto che tali strutture sono state evacuate prima dei raid e che "la maggior parte" delle scorte di uranio arricchito è al sicuro in depositi protetti.

Ore 10.58 Qatar: dall'attacco Usa al nucleare conseguenze devastanti
Il Qatar ha espresso forte preoccupazione per l’escalation delle tensioni in Medio Oriente, definendo "catastrofiche" le possibili conseguenze a livello regionale e globale in seguito all’attacco americano ai siti nucleari iraniani. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Doha attraverso un post pubblicato su X, in cui ha denunciato le “pericolose tensioni” attualmente in corso nell’area.

Ore 10.50 - Lavrov avverte: il mondo rischia il caos
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha lanciato un monito sul rischio di un collasso dell’ordine internazionale. In un’intervista alla televisione di Stato, riportata da Ria Novosti, ha affermato che se ciascun Paese inizierà a interpretare il diritto all'autodifesa a proprio piacimento, ci sarà il pericolo concreto di un “caos completo”. Le sue parole si riferivano agli attacchi condotti da Israele contro l’Iran, senza però menzionare ancora quelli statunitensi.

Ore 10.31 - Appello della Ue: evitare escalation, servono passi indietro
Kaja Kallas, capo della diplomazia dell’Unione Europea, è intervenuta con un appello urgente alla de-escalation dopo i recenti attacchi americani ai siti nucleari in Iran. In un messaggio pubblicato su X, ha chiesto un impegno condiviso per tornare al dialogo. “Esorto tutte le parti a fare un passo indietro, a tornare al tavolo dei negoziati e ad evitare qualsiasi ulteriore escalation”, ha scritto l’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’UE.

Ore 10.23 - Herzog: la fase non è chiusa, giorni delicati davanti a noi
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha parlato dell’attuale crisi, avvertendo che “la campagna non è finita: i prossimi giorni potrebbero essere delicati, complessi e impegnativi”. Secondo quanto riferito dalla BBC, Herzog ha anche definito “storico” l’attacco ordinato da Donald Trump contro l’Iran. Il presidente ha poi ribadito la “profonda e coraggiosa alleanza” tra Israele e Stati Uniti, esortando i cittadini a seguire scrupolosamente le direttive di sicurezza.

Ore 10.12 - Washington Post: camion in movimento a Fordow prima dei raid
Secondo il Washington Post, nei giorni precedenti all’attacco degli Stati Uniti a tre strutture nucleari iraniane, il sito di Fordow ha registrato un’insolita attività logistica. Immagini satellitari avrebbero documentato movimenti sospetti: “un’insolita attività di camion e veicoli” è stata rilevata nell’impianto di arricchimento di Fordow, come riferisce un analista senior della società Maxar. Il 19 giugno, 16 camion erano schierati lungo la strada che porta al sito sotterraneo. “Le immagini scattate il giorno successivo mostrano che la maggior parte dei camion si era spostata di circa un chilometro a nord-ovest, più lontano dalla struttura, secondo l’analisi. Altri camion e bulldozer erano posizionati vicino all’ingresso del sito, incluso un camion proprio accanto”.

Ore 10.09 - Teheran minimizza i danni a Fordow: nessun rischio di fuoriuscite
Fonti iraniane affermano che l’attacco americano non avrebbe compromesso in modo significativo il sito nucleare di Fordow. “Contrariamente a quanto affermato dal presidente Donald Trump” il sito nucleare di Fordow “non ha subito gravi danni”, ha dichiarato Mohammad Manan Raisi, deputato della regione di Qom, dove si trova l’impianto. Ha inoltre precisato che “non si è verificata alcuna emissione di materiale pericoloso dal sito nucleare dopo l’attacco, poiché il materiale a rischio era stato evacuato dal sito”. Anche il vicegovernatore di Qom, Morteza Heidari, ha confermato che solo una parte dell’impianto è stata colpita, grazie all’attivazione del sistema di difesa aerea nella zona.

Ore 10.00 - Israele: 86 feriti dopo l'attacco missilistico iraniano
Il ministero della Salute israeliano ha reso noto che sono 86 le persone rimaste ferite e ricoverate negli ospedali israeliani a seguito dell’attacco missilistico lanciato dall’Iran. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.

Ore 09.58 - Meloni convoca vertice con ministri e servizi segreti
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con particolare attenzione gli sviluppi della crisi in Iran e ha convocato una riunione in videoconferenza nella mattinata, alla quale partecipano i ministri competenti, il sottosegretario Alfredo Mantovano e i vertici dei servizi di intelligence. La notizia arriva da fonti di Palazzo Chigi.

Ore 09.44 - Iran: uranio di Fordow spostato prima del raid americano
Un’importante fonte iraniana ha rivelato a Reuters che la maggior parte dell’uranio altamente arricchito contenuto nell’impianto nucleare di Fordow è stato trasferito in anticipo in un luogo segreto, prima dell’attacco sferrato dagli Stati Uniti nella notte. "La maggior parte del materiale è stata rimossa in anticipo e trasferita in un sito non rivelato", ha riferito la fonte, senza però precisare né la quantità né la destinazione esatta del materiale.

Ore 09.40 - Crosetto: attacco Usa cambia lo scenario.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante un’edizione straordinaria del Tg1, ha commentato l’attacco americano in Iran, sottolineandone la portata: "Questo bombardamento cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande" e ha aggiunto che ci si deve aspettare "una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani» anche «da parte dell'Iran". Crosetto ha poi osservato: "Nessun governo informato dell'attacco ma tutti lo davano per scontato".

Ore 09.38 - Aiea convoca il consiglio dei governatori per un incontro urgente
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), organismo dell’ONU per il monitoraggio del nucleare, ha indetto una sessione straordinaria del proprio consiglio dei governatori, che si terrà domani. A comunicarlo è stato il direttore generale Rafael Mariano Grossi con un post sui social: "Alla luce dell'urgente situazione in Iran, ho convocato una riunione d'emergenza del consiglio dei governatori dell'Aiea per domani".

Ore 09.30  Iran, usati per la prima volta i missili Kheibar contro Israele
L’Iran ha dichiarato di aver utilizzato per la prima volta il nuovo missile balistico Kheibar durante l’attacco di stamattina contro Israele. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Mehr, che cita un comunicato ufficiale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC): "Il missile Kheibar è stato lanciato per la prima volta verso Israele nel corso di questa operazione", si legge nella nota. Questo missile appartiene alla più recente famiglia dei Khorramshahr, progettati per colpire bersagli a lungo raggio con maggiore precisione e capacità distruttiva.

Ore 09.13 - Iran, Araghchi minaccia: "Conseguenze irreversibili" per gli Stati Uniti
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha diffuso un messaggio sui social in cui condanna fermamente l’azione americana, sottolineando che Teheran non esiterà a difendere la propria sovranità. “L’Iran si riserva il diritto di utilizzare tutti i mezzi per proteggere la propria sovranità, i propri interessi e il proprio popolo, in conformità con le disposizioni della Carta delle Nazioni Unite, che consentono una legittima risposta per autodifesa”, ha scritto Araghchi. Il ministro ha inoltre definito “oltraggiosi” gli eventi delle ultime ore, aggiungendo che “avranno conseguenze irreversibili”. Ha poi lanciato un appello alla comunità internazionale, dichiarando che “ogni membro delle Nazioni Unite deve essere allarmato da questo comportamento estremamente pericoloso, illegale e criminale” degli Stati Uniti.

Ore 09.07 - Teheran: "Washington ha dato inizio a una guerra pericolosa"
Duro il giudizio del Ministero degli Esteri iraniano sugli ultimi raid statunitensi: secondo la nota ufficiale, gli Stati Uniti avrebbero attaccato tre impianti nucleari in Iran, scatenando una crisi senza precedenti. “Ora, completando la catena di violazioni e crimini commessi dal regime sionista, gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra pericolosa contro l’Iran”, si legge nella dichiarazione diffusa da Teheran.

Ore 08.56 - Tensione crescente: Israele si prepara a un coinvolgimento di Hezbollah
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di essere in stato di massima allerta di fronte al possibile ingresso di Hezbollah nel conflitto attualmente in corso tra Israele e Iran. Secondo fonti militari citate da Haaretz, l’organizzazione libanese sarebbe già mobilitata dall’inizio dell’offensiva israeliana, anche se finora non avrebbe compiuto attacchi diretti. L’esercito israeliano ha rafforzato il fronte settentrionale e continua a monitorare con attenzione i movimenti delle milizie filo-iraniane, in vista di un possibile ampliamento del conflitto su più fronti.

Ore 08.36 - Washington prevede ritorsioni iraniane entro due giorni
Secondo quanto riportato dall’emittente americana NBC, l’amministrazione Trump sarebbe in allerta per possibili azioni di ritorsione da parte di Teheran nelle prossime 48 ore, considerate particolarmente critiche. Due funzionari della Difesa e un alto esponente della Casa Bianca hanno affermato che le risposte iraniane potrebbero colpire sia obiettivi all’estero sia all’interno del territorio statunitense. Già nei giorni scorsi, fonti esperte di strategia militare avevano indicato che l’Iran stava pianificando attacchi a basi e infrastrutture statunitensi in Medio Oriente, in risposta all’inasprirsi del conflitto iniziato il 13 giugno.

Ore 08.24 - La Nato: "Stiamo seguendo la situazione con attenzione"
Un funzionario dell’Alleanza Atlantica ha dichiarato che la Nato sta osservando con grande cautela l’evolversi degli eventi in Medio Oriente, dopo i bombardamenti americani ai danni delle strutture nucleari iraniane. “Naturalmente stiamo monitorando attentamente la situazione”, ha affermato il rappresentante, citato da Sky News tramite un’intervista rilasciata a Reuters.

Ore 08.18 - Israele: salgono a 27 i feriti dopo gli attacchi iraniani
Dopo il bombardamento condotto dall’Iran, il bilancio delle vittime in Israele continua a salire. Secondo quanto riportato dal portale Ynet, sono almeno 27 i feriti, tra cui tre bambini, ricoverati in diversi ospedali nel centro e nel nord del Paese.

Ore 08.12 - Pasdaran: "Le basi Usa saranno ridotte in cenere"
Un canale vicino alle Guardie Rivoluzionarie iraniane ha lanciato un duro avvertimento agli Stati Uniti, affermando che "gli Stati Uniti dovranno sopportare le conseguenze dell'attacco all'Iran. Le loro basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere". In riferimento al lancio missilistico verso Israele avvenuto questa mattina, le Guardie hanno precisato di aver impiegato "missili a lungo raggio a combustibile solido e liquido, con testate distruttive e l'impiego di nuove tattiche per aggirare le difese nemiche". Gli obiettivi sarebbero stati l’aeroporto israeliano, un centro di ricerca biologica e diverse basi logistiche e di comando.

Ore 08.03 - L’Iran rivendica: "Colpiti Ben Gurion e altri obiettivi strategici"
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tasnim, l’Iran ha dichiarato di aver preso di mira l’aeroporto Ben Gurion, strutture per la ricerca biologica, basi logistiche e centri di comando in Israele. L’azione rappresenta il ventesimo attacco aereo di Teheran contro obiettivi israeliani, in risposta al raid condotto da Israele il 13 giugno scorso.

Ore 07.49 - Netanyahu: "Raid Usa pienamente coordinato con Israele"
In un video diffuso dai media israeliani, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che l’operazione americana contro le installazioni nucleari iraniane è stata "pienamente coordinata" con Israele. Netanyahu ha elogiato il presidente Donald Trump, definendolo "un enorme amico di Israele". Ha poi aggiunto che l’intervento degli Stati Uniti si inserisce nel quadro delle azioni congiunte con Israele e il Mossad contro il programma nucleare iraniano, che "minacciava la nostra stessa esistenza e metteva in pericolo la pace nel mondo". Ha concluso sottolineando: "Il presidente Trump sta guidando il mondo libero con forza. È un grande amico di Israele, un amico come nessun altro".

Ore 07.36 - Gli Houthi minacciano l’escalation: "Il conflitto si allargherà"
Un esponente del Consiglio politico supremo degli Houthi yemeniti ha annunciato che il gruppo intende "ampliare la portata del conflitto" finché non cesseranno le offensive contro l’Iran. La dichiarazione è stata riportata dall’agenzia russa Tass.

Ore 07.24 - Missili su Tel Aviv: gravi danni e diversi feriti
I soccorritori riferiscono di pesanti danni causati dai missili iraniani che hanno colpito diverse aree di Tel Aviv. Gli edifici colpiti hanno subito distruzioni significative e, secondo le prime informazioni, almeno 11 persone sarebbero rimaste ferite.

Ore 07.12 - Aiea: "Nessun aumento delle radiazioni rilevato"
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha comunicato che, per il momento, non sono stati registrati segnali di incremento delle radiazioni nei siti colpiti dai bombardamenti statunitensi. In un aggiornamento pubblicato sul social X, l'Agenzia ha assicurato che "non appena saranno disponibili maggiori informazioni, procederemo a una nuova valutazione della situazione".

Ore 07.05 - Tel Aviv e Gerusalemme, forti esplosioni
Forti esplosioni si sentono nel centro di Tel Aviv e a Gerusalemme. Poco fa l'Idf aveva emesso l'allerta per il lancio di missili dall'Iran. ​Non si hanno, al momento, notizie certe sulle conseguenze dell'attacco missilistico iraniano.

Ore 06.55 - Cnn, 12 bombe "bunker buster" sganciate da 6 B-2 contro Fordow
Secondo quanto rivelato da una fonte statunitense alla Cnn, sei bombardieri B-2 hanno lanciato un totale di 12 bombe bunker buster contro l’impianto nucleare iraniano di Fordow. L'operazione, parte di un attacco coordinato, ha incluso anche il lancio di 30 missili cruise Tlam da sottomarini statunitensi verso i siti di Natanz e Isfahan. Inoltre, un altro B-2 avrebbe colpito anche Natanz con due ulteriori bombe bunker buster.

Ore 06.50 - Consigliere Khamenei: "Ora missili contro navi Usa e chiusura Hormuz"
L’Iran minaccia una dura reazione all’offensiva americana sui siti nucleari. Hossein Shariatmadari, direttore del giornale conservatore Kayhan, ha invocato una risposta immediata, citando direttamente l’Ayatollah Ali Khamenei: "Dopo l'attacco americano all'impianto nucleare di Fordow, ora tocca a noi". Un messaggio su Telegram del quotidiano ha riportato le sue parole: "Senza esitazioni o ritardi, come primo passo dobbiamo lanciare attacchi missilistici contro la flotta navale americana basata in Bahrein e contemporaneamente chiudere lo Stretto di Hormuz alle navi americane, britanniche, tedesche e francesi". Il messaggio si chiude con un versetto del Corano: "Uccideteli ovunque li troviate".

Ore 06.48 - Trump: "Se l'Iran risponderà agiremo con più forza di oggi"
Il presidente Donald Trump ha lanciato un chiaro avvertimento a Teheran attraverso un post sulla piattaforma Truth: "Ogni rappresaglia dell'Iran contro gli Stati Uniti sarà contrastata con una forza nettamente superiore a quella vista stasera".

Ore 06.03 - Teheran: "Lo sviluppo nucleare non si fermerà"
In seguito all’attacco, l’Organizzazione per l’Energia Atomica iraniana ha diffuso una dichiarazione ufficiale nella quale riafferma la prosecuzione del programma nucleare nonostante l’attacco: "L'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran assicura alla grande nazione iraniana che, nonostante le malvagie cospirazioni dei suoi nemici, con gli sforzi di migliaia di scienziati ed esperti rivoluzionari e motivati, non permetterà che lo sviluppo di questa industria nazionale, frutto del sangue dei martiri nucleari, venga fermato".

Ore 05.23 - Netanyahu: "Trump ci garantisce futuro di prosperità"
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha espresso soddisfazione per l’attacco condotto da Washington, celebrando la leadership di Trump in un videomessaggio: "Nell'azione di stasera contro gli impianti nucleari iraniani, l'America è stata insuperabile. Ha fatto ciò che nessun altro Paese al mondo avrebbe potuto fare. La storia ricorderà che il presidente Trump ha agito per negare al regime più pericoloso del mondo, le armi più pericolose del mondo". E ha aggiunto: "La leadership di Trump ha scritto una pagina di storia che può aprire al Medio Oriente un futuro di prosperità - ha aggiunto -. Presidente, il popolo di Israele la ringrazia. Le forze della civiltà le sono grate. Dio benedica l'America, Dio benedica la nostra incrollabile alleanza".

Ore 05.01 - Il discorso di Trump: "Sponsorizzano il terrorismo. Possiamo colpire in pochi minuti"
Donald Trump ha tenuto un discorso alla Casa Bianca durato poco più di tre minuti. Ecco le sue parole: "Abbiamo colpito i siti di Fordow, Natanz e Esfahan. Tutti conoscono questi nomi, li abbiamo sentiti da anni perché l’Iran sta costruendo un’attività distruttiva. L’obiettivo del nostro attacco è porre fine alla minaccia nucleare dal primo Stato che sponsorizza il terrorismo". Ha definito l’operazione "una operazione militare di successo spettacolare", aggiungendo: "Le postazioni nucleari iraniane sono state quasi completamente distrutte. E ora è giunta l’ora per l’Iran di fare la pace. Per quarant’anni ha detto “morte all’America, morte a Israele”. Hanno ucciso la nostra gente, hanno fatto esplodere le loro gambe, le loro braccia, messo in pericolo migliaia di persone. Molte persone sono morte. Io ringrazio Netanyahu e voglio congratularmi con lui, abbiamo lavorato come una squadra, come mai una squadra aveva lavorato prima. Voglio dire grazie all’esercito israeliano per il grande lavoro che hanno svolto, ma soprattutto ai grandi patrioti americani che hanno portato queste macchine magnifiche sui cieli iraniani. Abbiamo bisogno della loro capacità e competenza. Voglio ringraziare tutti gli elementi brillanti coinvolti in questo attacco. Non si può continuare così, adesso c’è bisogno della pace. Ci sono ancora molti obiettivi da colpire, ma se non si arriverà alla pace andremo avanti. Gran parte di questi obiettivi possono essere distrutti in pochi minuti. Non c’è esercito al mondo che possa fare quello che abbiamo fatto noi stanotte".

Ore 04.11 - Netanyahu: "Decisione coraggiosa, cambierà la storia"
Netanyahu ha ribadito il proprio appoggio alle scelte di Trump, affermando che l’azione americana avrà un impatto storico: "La coraggiosa decisione di Trump di attaccare l'Iran cambierà la storia. Gli Stati Uniti hanno agito con grande forza".

Ore 03.12 - Le sei superbombe sulla "montagna" di Fordow
Fordow, il sito nucleare iraniano costruito sotto una montagna, è stato il principale bersaglio del raid. Secondo quanto riferito da Sean Hannity di Fox News, basandosi su una telefonata avuta con il presidente Trump, sei bombe bunker buster da 14 tonnellate sono state sganciate dai B-2. Per gli altri impianti, come Natanz e Isfahan, sono stati impiegati 30 missili Tomahawk lanciati da sottomarini americani posizionati a circa 650 chilometri di distanza.

Ore 02.32 -Fonti Usa: "Bombardieri B-2 coinvolti nell'attacco all'Iran...". Decollati dal Missouri
Secondo quanto riportato da Reuters, una fonte americana ha confermato il coinvolgimento dei bombardieri stealth B-2 nell’attacco ai siti nucleari. Gli aerei, in tutto sei, sono partiti dalla base di Whiteman, nel Missouri, per poi raggiungere la base Usa situata nell’isola di Guam. I B-2 sono gli unici velivoli capaci di trasportare la potente bomba Mop (Massive Ordnance Penetrator), progettata per penetrare strutture fortificate e siti sotterranei di massima protezione.

Ore 02.00 - Il blitz degli Stati Uniti, Trump su Truth: "Abbiamo attaccato i siti nucleari"
Con un post pubblicato su Truth, Trump ha reso noto l’attacco americano: "Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan. Tutti gli aerei sono ora fuori dallo spazio aereo iraniano. Un carico completo di bombe è stato sganciato sul sito principale, Fordow. Tutti gli aerei stanno rientrando sani e salvi. Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Nessun altro esercito al mondo avrebbe potuto fare questo. ORA È IL MOMENTO DELLA PACE! Grazie per l'attenzione a questa questione".

Ore 01.44 - "Attacchi nel Sud-Ovest dell'Iran per aprire le rotte ai B-2 americani"
Ray Takeyh, esperto del Council on Foreign Relations, ha dichiarato al New York Times che i raid israeliani condotti nel sud-ovest dell’Iran avrebbero potuto servire a creare un corridoio aereo per il passaggio sicuro dei B-2 americani: "Quello è probabilmente il corridoio ottimale". Ali Vaez, responsabile del dossier iraniano per l’International Crisis Group, ha invece suggerito che Israele stia mostrando a Trump che i costi di un coinvolgimento americano nel conflitto sono "davvero minimi, perché abbiamo già fatto il grosso del lavoro", concludendo: "Lo stanno presentando come un colpo di grazia a basso costo al programma nucleare iraniano, di cui il presidente Trump potrebbe prendersi il merito".

ti potrebbero interessare

altri articoli di Esteri