Iran, la previsione di Giampiero Massolo: "Azioni asimmetriche, cosa accadrà"

lunedì 23 giugno 2025
Massolo

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L’attacco statunitense alle strutture nucleari iraniane “non segna la fine del conflitto” tra Iran e Israele, ma apre una fase decisiva, secondo l’ambasciatore Giampiero Massolo, ex segretario generale della Farnesina, senior advisor dell’ISPI e direttore dell’Osservatorio Rischio Geopolitico della Luiss. Intervistato dall’Adnkronos, ha avvertito che “non siamo assolutamente al riparo” da un’escalation.

Massolo ha indicato tre fattori chiave per la fine delle ostilità: “Se l’azione svolta finora basta a fermare la minaccia posta dallo sviluppo del programma nucleare iraniano, se questo è sufficiente per Israele e se la situazione spingerà l’Iran a rinunciare al programma per riprendere il negoziato e non esporsi a guai peggiori”. Ha aggiunto: “Bisognerà vedere ora come gli iraniani reagiranno”.

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L’operazione Usa è stata “un attacco chirurgico teso a liquidare tre impianti di arricchimento dell’uranio, in particolare quello di Fordow, che rappresenta l’epicentro del programma nucleare di Teheran, e teso a favorire la decapitazione del programma nucleare iraniano”. Gli Stati Uniti hanno “chiarito bene” e “preventivamente” gli obiettivi, mirando a riportare l’Iran “su posizioni negoziali accettabili”, cioè alla rinuncia al programma nucleare.

Massolo ha sottolineato che gli Usa hanno agito per sopperire alla “capacità insufficiente degli israeliani”, evitando un’azione unilaterale di Netanyahu che avrebbe potuto prolungare il conflitto. Tuttavia, “una soluzione solo militare al programma militare iraniano” non esiste, poiché l’Iran può rispondere con “organizzazioni jihadiste, minacce cibernetiche e altre azioni asimmetriche”. Gli iraniani, al momento, “stanno reagendo nei confronti di Israele” ma sono “finora attenti a non toccare interessi americani”. La chiusura dello stretto di Hormuz, deliberata dal Parlamento iraniano, non è stata ancora formalizzata.

“Vedremo se l’azione compiuta dagli americani e le precedenti operazioni israeliane saranno state sufficienti per l’interruzione del programma nucleare, se l’Iran intenderà solo reagire o anche negoziare, e se questo basterà a Israele per fermarsi”, ha concluso Massolo.

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