Dalle parti di Tesla sarebbe pronto un bonus azionario da 30 miliardi per Elon Musk. Il motivo? Provare a trattenere il ceo in azienda. La società, in particolare, ha annunciato ai suoi azionisti che un comitato speciale interno al board ha approvato la distribuzione di 96 milioni di azioni all’imprenditore come parte del compenso da 50 miliardi concordato nel 2018 ma poi bocciato dalla corte del Delaware perché "sproporzionato".
Musk dovrà pagare circa 23 dollari per ciascun titolo, per un totale di 2,3 miliardi. Poca roba, comunque, rispetto a quello che otterrà in cambio, cioè un pacchetto azionario che vale circa 15 volte di più. L'incasso avverrà in maniera graduale nel giro di due anni. Per avere queste risorse, però, per due anni Musk dovrà mantenere un ruolo di vertice in Tesla. Inoltre, non potrà vendere le azioni per i successivi cinque anni. Così, inoltre, la sua partecipazione nel capitale della società salirebbe dall’attuale 12,8% al di sopra del 15%.
"Trattenere Elon è oggi più importante che mai - hanno scritto in una lettera agli azionisti di Tesla, Robyn Denholm e Kathleen Wilson-Thompson -. Oggi Tesla si trova a un punto di svolta critico. Grazie alla visione e alla leadership uniche di Elon, Tesla sta passando dal suo ruolo di leader nei settori dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili a crescere e diventare leader nell'intelligenza artificiale, nella robotica e nei servizi correlati". Secondo loro, dunque, "è necessario un leader che combini lungimiranza strategica, adattabilità e un'esecuzione instancabile per superare la concorrenza e ispirare il team".