Il primo ministro Benjamin Netanyahu israeliano convocherà oggi, martedì 5 agosto, una riunione ristretta sulla sicurezza per discutere i piani militari per Gaza. Lo ha riferito l'emittente Channel 12, secondo cui alla riunione parteciperanno il ministro della Difesa Israel Katz, il capo di stato maggiore dell’Idf, il generale Eyal Zamir, il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e il capo della Direzione operazioni dell’Idf, il generale Itzik Cohen. Durante l’incontro, secondo l'emittente, Zamir dovrebbe presentare a Netanyahu diverse opzioni operative per la prosecuzione della guerra a Gaza. L’obiettivo della riunione è finalizzare un piano da presentare nel corso della settimana in una più ampia riunione di governo già annunciata da Netanyahu. Secondo i media, dopo la riunione di gabinetto di ieri, Netanyahu avrebbe detto ai ministri di voler chiedere l’approvazione del governo per una piena rioccupazione della Striscia di Gaza. Una mossa che incontra resistenze all’interno dello stesso esercito.
Ma non tutti sono d'accordo sull'occupazione totale della Striscia di Gaza. In mattinata c'è stato un botta e risposta sui social tra i ministri del governo israeliano in relazione alla posizione del capo dell'Idf Eyal Zamir che ha avvertito l'esecutivo nei giorni scorsi sui rischi e le difficoltà dell'intensificare la campagna a Gaza. Il ministro di ultradestra Itamar Ben Gvir, che mira alla conquista totale della Striscia, ha scritto su X che il capo militare deve obbedire agli ordini dei vertici politici anche se non è d'accordo: "Il Capo di Stato Maggiore è tenuto a dichiarare chiaramente che rispetterà pienamente le direttive del livello politico, anche se si decidesse di procedere alla conquista e a un'azione decisiva". Altrimenti "si dimetta".
Poco dopo, il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha risposto sul suo account affermando: "Il Capo di Stato Maggiore è tenuto a esprimere la sua opinione professionale in modo chiaro e inequivocabile alla classe politica. Sono convinto che lo farà. Non è tenuto a chiarire la subordinazione dei vertici militari alle decisioni del governo". Lo scambio di opinioni è avvenuto in vista del gabinetto di sicurezza (di cui fanno parte sia Ben Gvir che Sa'ar) che dovrebbe decidere questa settimana sulla prossima fase dell'operazione a Gaza. Sia Zamir che Sa'ar, secondo indiscrezioni, stanno cercando di arrivare a un accordo per la liberazione degli ostaggi anziché all'espansione dell'azione militare. Zamir dovrebbe presentare le opzioni militari aggiornate nel corso di un incontro limitato sulla sicurezza con il primo ministro Benyamin Netanyahu questa sera.