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Carcere e tre bastonate per un graffito

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La dura condanna di un giudice di Singapore a uno svizzero che ha imbrattato un vagone ferroviario con lo spray

Eleonora Crisafulli
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Cinque mesi di reclusione e tre bastonate. E' questa la pena per aver "imbrattato" un vagone ferroviario fermo a Singapore con una bomboletta spray per un consulente informatico di 32 anni. A nulla è valso aver ammesso le proprie colpe. Lo svizzero Oliver Fricker ha confessato di essersi introdotto nel deposito e aver compiuto l'atto di vandalismo e il giudice See Kee Oon ha definito la condotta "criminale e premeditata", aggiungendo che l'imputato "era pienamente consapevole della natura criminosa del suo gesto e deve essere pronto ad affrontarne le conseguenze". Nell'ordinamento di Singapore la pena corporale prevede che il condannato venga colpito sulla parte posteriore della coscia, una pratica che rischia di lasciare sulla pelle cicatrici permanenti. Amnesty International ha criticato duramente la sentenza, definendo la pratica una barbarie. Ma le autorità non si arrendono e sono anzi alla ricerca di un secondo uomo, il britannico Lloyd Dane Alexander, sospettato di aver preso parte alla spedizione vandalica avvenuta lo scorso 17 maggio. I due avrebbero scritto su due vagoni ferroviari le parole "McKoy" e "Banos", le stesse già apparse su diversi graffiti in altri Paesi del mondo.

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