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Israele-Hamas, c'è l'accordo. Ostaggi liberi tra lunedì e martedì

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giovedì 9 ottobre 2025
Israele-Hamas, c'è l'accordo. Ostaggi liberi tra lunedì e martedì

(Ansa)

23' di lettura

Il giorno della pace in Medio Oriente: il presidente americano Donald Trump ha annunciato l'accordo raggiunto tra Hamas e Israele sul cessate il fuoco, la prima tappa di una pace "forte e duratura". "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto", ha spiegato il presidente americano. "Israele ritirerà le proprie truppe fino a una linea concordata". Qui di seguito la cronaca di questa giornata storica minuto per minuto. Rivila con Liberoquotidiano.it

Ore 23.03 - Trump annuncia la partenza domenica per il Medio Oriente
Donald Trump ha annunciato che partirà domenica per il Medio Oriente, dopo che Israele e Hamas hanno firmato la prima parte del piano di pace Usa per Gaza.

Ore 23.00 - Onu: “I palestinesi possano tornare nelle loro case”
Dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto tra Israele e Hamas, le Nazioni Unite si augurano che ai palestinesi venga permesso di tornare a Gaza, dopo essere stati fatti sfollare da Israele. "Quello che speriamo - ha detto il portavoce, Stephane Dujarric - è che i palestinesi di Gaza possano tornare nelle loro case e sentirsi al sicuro nelle loro case, o in ciò che ne resta".

Ore 22.51 - Media: “Witkoff e Kushner partecipano a riunione governo Israele”
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero del presidente, Jared Kushner, stanno partecipando alla riunione del governo israeliano sull'approvazione dell'accordo sul rilascio degli ostaggi. Lo riferisce Ynet.


Ore 22.06 - Trump: “Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza”
"Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza": lo ha ribadito Donald Trump, confermando quanto già previsto nel suo piano di pace per la Striscia.

Ore 22.00 - Trump: “Non ho fatto il piano di pace per avere il Nobel”
Il presidente Donald Trump ha escluso di aver agito in Medio Oriente per ottenere il Nobel per la pace, che verrà assegnato domani. "Non so se lo riceverò ma non l'ho fatto per quello", ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti.

Ore 21.44- Media: “Le richieste di Ben-Gvir dietro al ritardo dell’ok del governo di Israele all’accordo”
La richiesta del ministro della Sicurezza Nazionale di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, di mettere il veto sul rilascio di specifici prigionieri di sicurezza palestinesi, inclusi terroristi condannati, è la causa del ritardo con cui si è conclusa la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano. Lo ha riferito l'emittente Kan, precisando che il ritardo ha fatto slittare di tre ore la successiva riunione del Consiglio dei Ministri, ritardando ulteriormente l'approvazione dell'accordo per il rilascio degli ostaggi ed il cessate il fuoco a Gaza.

Ore 21.19 - Media: “Netanyahu incontra Witkoff e Kushner”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta incontrando nel suo ufficio l'inviato speciale del presidente Usa Steve Witkoff e il consigliere Jared Kushner. Lo riferiscono i media israeliani.

Ore 20.40 - Riunione del gabinetto di sicurezza di Israele chiusa senza voto
Si è chiusa senza un voto sul piano di pace a Gaza la riunione del gabinetto di sicurezza del governo israeliano. Lo riporta Ynet. Alle 21:00 italiane è previsto un vertice del governo di Tel Aviv.

Ore 20.11 - Tajani: “Nobel a Trump? 'Ha tutti i titoli per ottenerlo”
Il Nobel per la pace a Trump? "Certamente ci sono tutti i requisiti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della riunione ministeriale su Gaza a Parigi. "Aver portato intorno allo stesso tavolo Hamas e Israele, firmando una tregua che porterà alla liberazione di ostaggi e prigionieri palestinesi, e dovrà poi costruire la pace, è un risultato straordinario", ha dichiarato.

Ore 19.52 - Al-Sisi: “De-escalation o tregua fino alla firma dell’accordo”
Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha invitato Israele a una "de-escalation" o un "cessate il fuoco" fino alla firma dell'accordo, per non comprometterne lo "spirito". "Potrebbe essere importante che ci impegniamo anche a convincere gli israeliani a una de-escalation o a un cessate il fuoco in attesa della firma dell'accordo che abbiamo raggiunto", ha affermato il capo di Stato egiziano durante un incontro con l'inviato statunitense, Steve Witkoff, e con Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump.

Ore 19.29 - Trump: “Il disarmo di Hamas in una seconda fase”
"Il disarmo" di Hamas avverrà nella prossima fase dell'accordo su Gaza. Lo ha detto Donald Trump. "Prima facciamo tornare gli ostaggi, era quello che tutti volevano".

Ore 19.27 - Media: “Netanyahu ha invitato Trump a parlare alla Knesset”
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha invitato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a tenere un discorso alla Knesset nel corso della loro telefonata questa mattina, stando a quanto dichiarato dall'ufficio del premier israeliano e rilanciato dal Jerusalem Post, secondo cui i funzionari israeliani si stanno preparando per l'occasione. L'invito "rappresenta un riconoscimento del ruolo cruciale svolto dall'amministrazione americana nel mediare l'accordo di cessate il fuoco con Hamas, e segna un momento simbolico importante nelle relazioni israelo-americane durante questa fase storica del conflitto", evidenzia la testata.

Ore 19.18 - Trump: “Creeremo una Gaza dove la gente potrà vivere”

Ore 19.15 - Media: “L’Idf teme attacchi della folla ai convogli di ostaggi”
Sarà un'unità speciale delle forze armate israeliane a ricevere gli ostaggi rilasciati all'interno di Gaza dalla Croce Rossa, in modo simile ai precedenti scambi.
Da lì, gli ostaggi saranno condotti in un centro di accoglienza e screening medico vicino alla base di Rèim, e poi trasportati in elicottero agli ospedali in tutto Israele. Lo scrive Ynet.

Ore 18.42 - Trump: "I paesi arabi parteciperanno alla ricostruzione di Gaza"
"Gaza sarà ricostruita". Lo ha detto Donald Trump affermando di credere che i paesi arabi ricchi "si faranno" avanti con finanziamenti per la ricostruzione.

Ore 18.41 - Witkoff: "Trump al Cairo per celebrare cessate fuoco a Gaza"
Il presidente americano Donald Trump andrà in Egitto la prossima settimana, dopo che il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi gli ha esteso l'invito a partecipare alle celebrazioni per l'accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto l'inviato statunitense Steve Witkoff. "Il presidente è davvero entusiasta di venire in Egitto, e il piano è che venga la prossima settimana", ha dichiarato Witkoff durante un incontro con Sisi, di cui è stato diffuso un video dalla presidenza egiziana.

Ore 18.40 - Trump: "Ora lavorerò con Teheran"
Lavorerò con l'Iran: lo ha detto Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca. "Teheran vuole lavorare alla pace", ha aggiunto, sostenendo che l'attacco all'Iran è stato importante per raggiungere l'accordo su Gaza. Trump ha dichiarato che vorrebbe vedere gli iraniani in grado di ricostruire il loro Paese, aggiungendo che anche Teheran ha riconosciuto di essere a favore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas e dell'accordo sugli ostaggi. 

Ore 18.39 - Trump: "Ostaggi a Gaza liberati lunedì o martedì"
"Gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì o martedì"; lo ha detto Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca.

Ore 18.05 - Media, iniziata la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano
È iniziata la riunione del gabinetto politico di sicurezza che precede il consiglio dei ministri del governo israeliano per approvare l'accordo siglato a Sharm el Sheik sul rilascio degli ostaggi e la tregua a Gaza. Lo riferiscono i media israeliani.

Ore 18.02 - Slitta di due ore la riunione di governo di Israele, prevista alle 19
Slitta di almeno due ore l'attesa riunione del governo israeliano dopo l'annunciato accordo tra Israele e Hamas sulla «prima fase» del piano Trump per la «fine del conflitto a Gaza». È quanto si legge sul Times of Israel, che rilancia notizie di altri media israeliani secondo cui la riunione è stata spostata alle 20 ora locale, le 19 in Italia, mentre nelle scorse ore era stata annunciata per le 17 ora italiana preceduta da una riunione del gabinetto di sicurezza. 

Ore 17.59 - Channel 12, Witkoff e Kushner arrivati in Israele
La tv Channel 12 riferisce che gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati in Israele.

Ore 17.32 - Ufficio Netanyahu annuncia pacchetti di assistenza per gli ostaggi
L'Autorità per gli ostaggi dell'Ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato pacchetti di assistenza per i rapiti che prevedono un contributo iniziale una tantum di circa 14.000 euro (60.000 shekel) e una pensione mensile di circa 2.100 euro (9.000 shekel) a vita. Gli ex ostaggi riceveranno inoltre circa 58.000 euro (250.000 shekel) per l'acquisto di un'abitazione e un aiuto per comprare un'auto nuova a partire da circa 35.000 euro (150.000 shekel), in base al grado di invalidità. Il pacchetto comprende anche la copertura totale delle spese mediche, il sostegno psicologico e i trattamenti di medicina alternativa. L'erogazione dei benefici sarà gestita dall'Istituto di previdenza nazionale, mentre i soldati liberati li riceveranno tramite il Ministero della Difesa.

Ore 17.14 - Mezzaluna Rossa Egitto: 153 camion aiuti diretti a Gaza
Sono 153 i camion carichi di aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso il valico di Rafah, a seguito dell'annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa egiziana. Il convoglio "è diretto al valico di Kerem Shalom, per essere condotto nella Striscia di Gaza". Tra i camion, 80 sono dell'Onu, 21 del Qatar e 17 della Mezzaluna Rossa egiziana. 

Ore 16.45 - Netanyahu-Trump, telefonata carica d'emozione
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico ''emozionante'' con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto su Gaza tra Israele e Hamas. Lo ha dichiarato una portavoce dell'ufficio del premier israeliano, Shosh Bedrosian, incontrando i giornalisti. "In una telefonata di questa mattina il primo ministro Netanyahu ha ringraziato il presidente Trump per il suo impegno di leadership globale che ha reso tutto questo possibile", ha detto Bedrosian. "E' stata una conversazione molto emozionante e affettuosa, durante la quale entrambi i leader si sono congratulati a vicenda per questo traguardo storico", ha aggiunto. 

Ore 16.39 - Steve Witkoff stasera in Israele
Steve Witkoff, inviato di Donald Trump, arriverà in Israele nella serata di oggi, giovedì 9 settembre. Lo scrive il New York Times che cita un funzionario Usa e un funzionario israeliano coperti da anonimato.

Ore 16.34 - Putin: spero che le iniziative di Trump sulla Palestina si realizzino
Il presidente russo Vladimir Putin ha auspicato oggi che le iniziative di Donald Trump sulla Palestina "siano realizzate". Putin, citato dall'agenzia Interfax, ha aggiunto che Mosca rimane in contatto con Israele in merito alla situazione del nucleare iraniano e sta "trasmettendo segnali" da Teheran alla leadership israeliana.

Ore 16.28 - Netanyahu: A Trump il Nobel per la pace
"Assegnate il Premio Nobel per la pace a Donald Trump: se lo merita". È questo il messaggio pubblicato su X dall'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, accompagnato da una foto generata con l'intelligenza artificiale in cui il premier di Israele consegna l'onorificenza a Trump. Anche il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar è della stessa opinione: il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, "merita assolutamente il premio Nobel per la pace", ha detto al quotidiano The Jerusalem Post. "Non ricordo nessun presidente, né alcun altro individuo, che abbia contribuito così tanto alla risoluzione dei conflitti. Non solo ha saputo cogliere le opportunità, ma anche crearle", ha affermato Sa'ar.

Ore 16.12 - Il plauso dell'Iran: bene il cessate il fuoco
L'Iran spiega di accogliere con favore l'accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas, che da anni sostiene, e Israele, storico nemico di Teheran. "L'Iran ha sempre sostenuto qualsiasi azione e iniziativa che includa la fine della guerra genocida, il ritiro delle forze di occupazione, l'invio di aiuti umanitari, il rilascio dei prigionieri palestinesi e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi", scrive il Ministero degli Esteri in una nota.

Ore 15.54 - La presidenza Israele conferma l'arrivo di Trump
La Presidenza di Israele ha annunciato in una nota che "alla luce della liberazione degli ostaggi e dell'arrivo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Israele, e delle chiusure previste a Gerusalemme, la celebrazione della 'Sukkà aperta' (la festa ebraica delle capanne) prevista per la prossima domenica viene annullata".

Ore 15.28 - "Dopo il rilascio degli ostaggi l'Idf manterrà il controllo del 53% di Gaza"
"Dopo il rilascio degli ostaggi l'Idf manterrà il controllo del 53% di Gaza": lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian durante una conferenza stampa a Tel Aviv.

Ore 15.27 - Ufficio di Netanyahu: "Barghouti non verrà rilasciato"
L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Marwan Barghouti non verrà rilasciato nell'ambito dell'accordo con Hamas su Gaza.

Ore 15.04 - Medioriente: Hamas accusa Israele, manipola date ed elenchi concordati
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, parlando ad Al Jazeera ha accusato Israele di avere iniziato a "manipolare le date, gli elenchi e alcune delle procedure e delle misure concordate nell'accordo di cessate il fuoco". Qassem ha affermato che Netanyahu sta agendo in questo modo per "dimostrare al popolo che è lui a controllare la situazione, a muovere le fila e a gestire gli eventi". "Siamo in contatto con i mediatori per obbligare l'occupazione a rispettare quanto concordato e non permettere di procrastinare", ha proseguito, aggiungendo che si era parlato di "un cessate il fuoco a mezzogiorno di oggi, ma l'occupazione, per ragioni interne, sta rinviando l'annuncio ad altre date". "Continuiamo a dire che l'occupazione deve rispettare quanto concordato e chiediamo ai mediatori di adoperarsi affinché ciò avvenga", ha affermato ad Al-Jazeera. L'ufficio di Netanyahu ha annunciato che l'accordo di cessate il fuoco entrerà in vigore solo dopo l'approvazione durante una riunione del Gabinetto israeliano, che è in programma per le 18 locali, le 17 in Italia. 

Ore 14.56 - Israele: "Cessate il fuoco 24 ore dopo il pronunciamento del governo"
Il "cessate il fuoco" entrerà in vigore "24 ore dopo l'ok del governo": a confermarlo la portavoce di Netanyahu durante una conferenza stampa. 

Ore 14.55 - Israele: entro lunedì saranno rilasciati gli ostaggi
"Entro lunedì" 13 ottobre "saranno rilasciati gli ostaggi": lo ha detto la portavoce di Netanyahu durante una conferenza stampa, mentre il governo israeliano è riunito per approvare l'accordo di pace.

Ore 14.54 - Media Israele: il corpo di Sinwar non sarà restituito
I corpi dei fratelli Yahya e Muhammad Sinwar, leader del movimento islamista palestinese Hamas uccisi nella Striscia di Gaza, "non saranno rilasciati da Israele come parte dell'accordo" discusso a Sharm el Sheikh, in Egitto, durante i negoziati indiretti sul piano del presidente statunitense Donald Trump. Lo riporta la radio dell'esercito israeliano.

Ore 14.53 - Trump, Bibi mi ha detto: ora tutti amano di nuovo me e Israele
Il premier israeliano "Benyamin Netanyahu mi ha detto al telefono: 'Non ci posso credere. Ora piaccio di nuovo a tutti - intendendo se stesso - e, soprattutto, tutti amano di nuovo Israele'. Io gli ho detto: 'Bibi, Israele non può combattere contro tutto il mondo, e lui questo lo capisce benissimo'": lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump nell'intervista telefonica resa stanotte a Fox News a Hannity dopo il raggiungimento dell'accordo su Gaza. Nella stessa intervista Trump ha detto che per questo risultato "tutto il mondo si è messo insieme", aggiungendo che "così tanti Paesi che non avresti mai detto si sono messi insieme per questo accordo. Tanti Paesi che non ti immagini si sono collegati lì (a Sharm el Sheik), hanno offerto tutto l'aiuto necessario (...) è stato un periodo di tempo veramente incredibile. È così grande per Israele, per i musulmani, per i Paesi arabi e per gli Stati Uniti d'America. Più che una pace a Gaza, questa è la pace in Medio Oriente". 

14.32 - Erdogan: la Turchia monitorerà rigorosamente l'attuazione del cessate il fuoco
La Turchia "monitorerà rigorosamente" l'attuazione del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, previsto dai punti del piano del presidente statunitense Donald Trump che sono stati concordati durante i negoziati indiretti in Egitto tra Israele e Hamas. Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2025-2026, come riportato dall'agenzia di stampa Anadolu. "Come Turchia, se Dio vuole, saremo inclusi nella task force che monitorerà l'attuazione dell'accordo sul campo. Il nostro obiettivo è fermare il genocidio e portare la pace nella regione il prima possibile", ha spiegato Erdogan. Il presidente turco ha aggiunto che Ankara "sosterrà gli sforzi di ricostruzione insieme alla comunità internazionale per aiutare Gaza a rimettersi in piedi". 

Ore 14.31 - Tv, terroristi attaccano l'Idf nell'ultima ora: eliminati
Il notiziario di Channel 12 riferisce che nell'ultima ora due diverse cellule di terroristi a Gaza hanno cercato di attaccare le truppe israeliane e sono state eliminate. Non ci sono vittime tra i militari. Durante la notte invece, due soldati dell'Idf sono rimasti feriti dopo che il loro mezzo è stato colpito da un ordigno esplosivo nel nord della Striscia. I soldati sono stati trasportati in ospedale, ha detto l'esercito.

Ore 14.13 - Nyt: Trump potrebbe avere diritto legittimo al Nobel per pace
Se il piano di pace fra Israele e Hamas andrà avanti, Donald Trump potrebbe avere un diritto legittimo al premio Nobel per la Pace a cui tanto aspira come i quattro presidenti americani che lo hanno vinto in passato (Theodore Roosevelt, Woodrow Wilson, Barack Obama e Jimmy Carter). Lo riporta il New York Times, sottolineando che Trump è sul punto di "raggiungere il più grande risultato diplomatico del suo secondo mandato". Per Trump il "successo" dell'accordo di pace "rappresenta la prova definitiva del suo obiettivo di mediatore e pacificatore" e rientra nella "strada verso quel premio Nobel per la Pace" che vorrebbe da tempo.

Ore 14.11 - Hamas: il ritiro dell'Idf da Gaza tra oggi e domani
Nell'ambito dell'accordo raggiunto in Egitto fra Israele e Hamas, le truppe israeliane si ritireranno dalle zone densamente popolate: è atteso che questo ritiro inizi venerdì, ma potrebbe iniziare anche tardi oggi. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas, Osama Hamdan, parlando alla televisione panaraba Al-Araby TV. "Gli israeliani dovrebbero ritirarsi da tutte le aree densamente popolate, in particolare Gaza City, Khan Younis, Rafah e Gaza nord", ha dichiarato.

Ore 13.45 - Lo scambio entro 72 ore 
Israele rilascerà circa 2.000 prigionieri palestinesi in cambio di 20 ostaggi vivi. Lo ha dichiarato all'Afp un alto funzionario di Hamas, aggiungendo che fra i detenuti vi sarebbero 250 ergastolani e altre 1.700 persone arrestate dall'inizio della guerra. Lo scambio dovrebbe avvenire entro 72 ore dall'attuazione dell'accordo, che è stato "concordato anche con le fazioni palestinesi".

Ore 13.44 - Ambasciata palestinese: speriamo che questa volta Israele mantenga la parola
"Questo genocidio avrebbe dovuto essere fermato molto tempo fa. Speriamo che questa volta, diversamente da tutti gli accordi presi in passato, Israele mantenga la parola e non si limiti a riproporre la situazione insostenibile precedente al 7 ottobre che ci ha portati alla catastrofe, ma interrompa definitivamente l'assedio e le aggressioni ritirandosi per davvero". Così a LaPresse l'ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh, sull'accordo per la pace a Gaza.

Ore 13.42 - Crosetto, Forze armate pronte sul mantenimento della pace a Gaza
Oggi "è una giornata storica. La notizia dell'accordo raggiunto in Egitto, tra tutte le parti in causa, segna il decollo, che tutti dobbiamo sperare sia definitivo, del piano di pace" del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un messaggio su X. "È una notizia di portata eccezionale che, non a caso, sta provocando reazioni positive ovunque nel mondo. Le famiglie degli ostaggi israeliani, che da due anni attendono il ritorno dei loro cari, la popolazione civile di Gaza, martoriata, ferita, affamata, e l'intera comunità internazionale che, giustamente, può ora tirare un sospiro di sollievo. Ora servono i due passi fondamentali perché tutto prenda forma: la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e il ritiro dell'esercito israeliano da Gaza. Superati questi scogli - ostacoli che, fino a ieri, apparivano insormontabili - spero, ma soprattutto credo, che il processo di pace andrà avanti", ha sottolineato Crosetto. "Per quanto riguarda il futuro, e cioè la concreta realizzazione del piano di pace Usa per Gaza, ovviamente l'Italia e, in particolare, le Forze armate sono e saranno pronte a fare la loro parte, come hanno sempre fatto e come hanno dimostrato, in tutte le missioni internazionali cui partecipano, di saper fare. L'Italia c'è e ci sarà sempre, quando si tratta di aiutare e sostenere i processi di pace", ha concluso il ministro.

Ore 13.39 - Media Israele: Hamas ha promesso di liberare gli ostaggi senza "ciniche cerimonie di rilascio"
Il movimento islamista palestinese Hamas si è impegnato nei colloqui indiretti con Israele a Sharm el Sheikh, in Egitto, di liberare gli ostaggi israeliani senza "cerimonie di rilascio ciniche". Lo riferisce il sito web d'informazione israeliano Inn. Dal 7 ottobre 2023, quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza, sono tornati vivi in Israele 148 ostaggi e sono stati restituiti i corpi di altri circa 60. 

Ore 13.33 - Hamas: dieci giorni per localizzare i corpi degli ostaggi deceduti
Hamas ha bisogno di almeno dieci giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti nella Striscia di Gaza: è quanto riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine ai negoziati. 

Ore 12.59 - Al Sisi: "Momento storico"
Un accordo "storico" che "stabilisce un cessate il fuoco e la fine della guerra a Gaza dopo due anni di sofferenze e dolori". Così il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha commentato l'intesa tra Israele e Hamas sulla prima fase del piano americano raggiunta nella notte a Sharm el Sheikh. Al Sisi ha spiegato che questo accordo "non solo chiude il capitolo della guerra, apre anche la porta alla speranza per i popoli della regione per un futuro di giustizia e stabilità".

Ore 12.15 - Witkoff e Kushner arrivano oggi in Israele
L'inviato di Donald Trump per il Medioriente, Steve Witkoff, e il genero del tycoon, Jared Kushner, arriveranno oggi in Israele da Sharm El Sheikh in Egitto dove hanno preso parte ai colloqui per l'accordo sul cessate il fuoco a Gaza sulla base del piano in 20 punti del presidente Trump. Lo riportano i media israeliani. 

Ore 12.02 - Hamas riprenderà il controllo della maggioranza della Striscia in una settimana
Entro il prossimo fine settimana, il gruppo islamista palestinese Hamas riprenderà il controllo della maggior parte della Striscia di Gaza. A riferirlo è il sito web d'informazione israeliano Ynet news, che cita fonti militari israeliane. "Le Forze di difesa d'Israele (Idf) stanno riducendo le forze non combattenti a Gaza e, nella giornata di oggi e per tutto il fine settimana, le stesse forze combattenti lasceranno gradualmente la Striscia, mentre migliaia di riservisti saranno messi in congedo già la prossima settimana", si legge su Ynet. Sempre le stesse fonti hanno aggiunto che l'inizio del ritiro dall'enclave palestinese "riguarda le forze logistiche delle divisioni che hanno operato a Gaza City il mese scorso". 

Ore 11.48 - Israele, "cessate il fuoco in vigore stasera dopo l'ok del governo" 
Il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza inizierà questa sera dopo che il governo israeliano avrà ratificato formalmente l'accordo. Lo hanno chiarito al Times of Israel dall'ufficio del premier israeliano. Il voto del governo è atteso per le 17 ora italiana.  

Ore 11.17 - Smotrich, "non voterò la ratifica dell'accordo"
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si oppone all'accordo di cessate il fuoco a Gaza raggiunto tra Israele e Hamas, e ha avvertito che non voterà a favore della sua attuazione in seno al governo. "C'è un'immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno tutto il possibile per continuare a versare fiumi di sangue ebraico", ha scritto Smotrich in un post su X, riferendosi allo scambio di ostaggi e prigionieri previsto dal patto. "Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell'accordo", ha aggiunto. 

Ore 11.04, "Entrato in vigore il cessate il fuoco" 
È entrato in vigore l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito web d'informazione israeliano "Inn". 

Ore 10.59 - "Possibile task force per trovare i corpi degli ostaggi morti" 
Hamas, non saprebbe con certezza dove si trovino nove dei 28 corpi di ostaggi. Secondo quanto riporta il quotidiano israeliano Calcalist, "verrà istituita una task force per localizzare, ricercare e riportare indietro gli ostaggi dispersi che non sono stati restituiti entro le prime 72 ore. La task force includerà Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar e collaborerà con le forze sul campo nella Striscia di Gaza per raccogliere tutte le informazioni e le capacità necessarie per completarne la localizzazione". La creazione della task force internazionale "è stata concordato nei colloqui a Sharm el-Sheikh, e, se necessario, sarà supportata dalla Croce rossa". 

Ore 10.11 - "Non tornate a Gaza City, è ancora zona di guerra" 
 "L'area a nord di Wadi Gaza è ancora considerata una pericolosa zona di combattimento, l'IDF continua a circondare Gaza City e ritornare è estremamente pericoloso". E' questo il messaggio rivolto ai palestinesi dall'IDF con un messaggio del portavoce di lingua araba, Avichay Adraee, con cui si vieta di tornare a Gaza City "fino ad ulteriori istruzioni", mentre si aspetta oggi la firma dell'accordo per il cessate il fuoco. "Per la vostra sicurezza, evitate di tornare al nord o avvicinarvi a zone dove si trova e opera l'Ifd in tutta la Striscia di Gaza, anche nel sud e nell'est della Striscia, fino a quando vi saranno istruzioni ufficiali", conclude il messaggio. 

Ore 10.05 - Macron, "Ora i due Stati" 
Il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto con favore "l'immensa speranza per gli ostaggi e le loro famiglie, per i palestinesi di Gaza e per la regione" suscitata dall'accordo raggiunto tra Israele e Hamas. Nel contempo il titolare dell'Eliseo ha espresso l'auspicio che tale accordo possa consentire "l'avvio di una soluzione politica basata sulla soluzione dei due Stati". "La Francia è pronta a contribuire a questo obiettivo. Ne discuteremo questo pomeriggio a Parigi con i nostri partner internazionali", ha scritto Macron su X, riferendosi alla riunione programmata oggi pomeriggio a Parigi con diversi paesi europei e arabi, incentrata sugli accordi postbellici a Gaza. Il presidente francese ha sottolineato di aver invitato Israele e Hamas a "rispettare rigorosamente i termini" dell'accordo.

Ore 9.04 - Abu Mazen, "speranza per i due Stati"
Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas "ha accolto con favore l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza" e "ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell'occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente". 

Ore 8.38 - Meloni, "Italia pronta a contribuire alla stabilizzazione di Gaza" 
"L'Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una dichiarazione. 

Ore 8.23 - Von der Leyen, "tutte le parti rispettino accordo"
"Accolgo con favore l'annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, basato sulla proposta presentata dal presidente degli Stati Uniti. Lodo gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, del Qatar, dell'Egitto e della Turchia nel raggiungere questa svolta. Sono anche incoraggiata dal sostegno del Governo di Israele e dell'Autorità Palestinese. Ora, tutte le parti devono rispettare pienamente i termini dell'accordo. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in sicurezza. Deve essere stabilito un cessate il fuoco permanente. Le sofferenze devono finire". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando sarà il momento, saremo pronti ad aiutare con la ripresa e la ricostruzione. L'opportunità di oggi deve essere colta. E' l'opportunità di forgiare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione a due Stati", aggiunge. 

Ore 8.12 - Cosa prevede la prima fase dell'accordo  
L'accordo raggiunto nella notte prevede un cessate il fuoco e il rilascio dei 48 ostaggi prigionieri di Gaza, che, secondo Trump, avverrà lunedì. Di questi, le autorità israeliane stimano che circa 20 siano ancora vivi. Israele e Hamas non hanno ancora raggiunto un accordo sulla lista dei 1.950 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio degli ostaggi. Circa 250 prigionieri sono condannati all'ergastolo, mentre gli altri 1.700 sono detenuti nella Striscia di Gaza. Prima del rilascio dei prigionieri, l'esercito israeliano dovrà ritirarsi fino alla "linea gialla" stabilita dagli Stati Uniti, che segna la prima fase del ritiro dall'enclave. Questa linea consentirà alle truppe israeliane di rimanere a Gaza entro un perimetro con una profondità di circa 1,5 chilometri nel punto più stretto e 6,5 chilometri nel punto più largo, garantendo la presenza militare israeliana in quasi meta' dell'enclave. Questo ritiro iniziale avverrà in modo che le milizie di Hamas possano localizzare tutti gli ostaggi. 

Ore 7.48 - Ynet, "Barghouti non verrà rilasciato"
Nella fase iniziale del piano di pace approvato stanotte da Israele e Hamas, le truppe dello Stato ebraico controlleranno il 53% della Striscia di Gaza: è quanto riporta il sito di Ynet. Inoltre, l'Idf ritirerà le proprie truppe anche da Gaza City; l'accordo invece non prevede il rilascio dei detenuti palestinesi coinvolti nelle stragi del 7 ottobre né dei prigionieri più importanti di cui Hamas aveva chiesto il rilascio, come Marwan Barghouti. 

Ore 7.20 - "Trump nei prossimi giorni in Israele" 
Il presidente statunitense Donald Trump "probabilmente" nei prossimi giorni si recherà in Israele, come dichiarato dallo stesso tycoon ad Axios. Trump dovrebbe tenere un discorso al parlamento israeliano, la Knesset, in merito all'accordo di pace di Gaza. "Vogliono che tenga un discorso lì e lo farò sicuramente, se lo desiderano", ha affermato il presidente Usa. 

Ore 7.02 - Tajani, "Italia pronta a fare la sua parte"
"Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza": lo ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l'intesa raggiunta da Israele e Hamas sulla "prima fase" del piano di pace del presidente americano Donald Trump. "Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina", ha aggiunto il titolare della Farnesina.

Ore 6.48 - Ostaggi israeliani rilasciati lunedì?
Gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza dovrebbero essere rilasciati lunedì 13 ottobre. Lo ha detto il presidente americano, Donald Trump, nell'intervista rilasciata a Fox News dopo l'annuncio dell'intesa raggiunta in Egitto da Hamas e Israele per dare attuazione alla "prima fase" del piano di pace Usa. "Pensiamo che torneranno tutti lunedì, e questo include i corpi dei morti", ha sottolineato Trump. Dei 48 ostaggi ancora in mano ah Hamas, solo 20 sarebbero ancora in vita. Da parte sua, l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, ha spiegato alla Cnn che gli ostaggi saranno liberati tra domenica e lunedì, ossia nelle 72 ore successive all'approvazione da parte del governo israeliano della lista dei prigionieri palestinesi da rimettere in libertà nell'ambito dello scambio con Hamas. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che il governo si riunirà oggi. 

Ore 5.45 - Herzog, "Trump merita il Nobel per la pace"
Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, la definisce "una mattina di notizie storiche e importanti". Ringrazia il primo ministro Benjamin Netanyahu, il team negoziale e i mediatori. Esprime inoltre i suoi "piu' profondi ringraziamenti" al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la sua "incredibile leadership nel garantire la liberazione degli ostaggi, porre fine alla guerra e creare speranza per una nuova realta' in Medio Oriente. Non c'e' dubbio che meriti il Premio Nobel per la pace per questo". Herzog afferma che se Trump visitera' Israele nei prossimi giorni, "sara' accolto con immenso rispetto, affetto e gratitudine dal popolo israeliano". "Questo accordo portera' momenti di indescrivibile sollievo alle care famiglie che non dormono da 733 giorni", afferma Herzog. "Questo accordo offre un'opportunita' di riparazione, di guarigione e di aprire un nuovo orizzonte di speranza per la nostra regione".

Ore 4.34 - Netanyahu: domani riunione governo per ok ad accordo
"Un grande giorno per Israele. Domani convocherò il governo per approvare l'accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi". Lo afferma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. "Ringrazio i coraggiosi soldati dell'IDF e tutte le forze di sicurezza: è grazie al loro coraggio e al loro sacrificio che siamo arrivati a questo giorno", aggiunge. Il primo ministro estende i suoi "sentiti ringraziamenti" al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e alla sua squadra "per la loro dedizione a questa sacra missione di liberare i nostri ostaggi". "Con l'aiuto di Dio, insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e a espandere la pace con i nostri vicini", conclude Netanyahu. Afe 20251009T013515Z

Ore 2.45 - Trump: "Gli Usa si impegnano a mantenere la pace"
"Questo va oltre Gaza", ha dichiarato Trump nel corso di un'intervista telefonica a Fox News, "si tratta della pace in Medio Oriente". Trump ha anche affermato che in futuro Gaza sarà un "luogo pacifico e molto più sicuro" e che gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi per garantirne la sicurezza e la prosperità. "Gli altri Paesi della regione contribuiranno alla ricostruzione perche' dispongono di enormi ricchezze", ha affermato Trump, aggiungendo che gli Stati Uniti si impegneranno "per aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace".

Ore 1.54 - Trump, "accordo Israele-Hamas sulla prima fase del piano per Gaza" 
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sulla prima fase del suo piano di pace per Gaza. In un post sui social media, ha riferito: "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto". E ancora: "Israele ritirerà le proprie truppe fino a una linea concordata".