Il giorno della pace in Medio Oriente: il presidente americano Donald Trump ha annunciato l'accordo raggiunto tra Hamas e Israele sul cessate il fuoco, la prima tappa di una pace "forte e duratura". "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto", ha spiegato il presidente americano. "Israele ritirerà le proprie truppe fino a una linea concordata". Segui qui la diretta:
Ore 10.11 - "Non tornate a Gaza City, è ancora zona di guerra"
"L'area a nord di Wadi Gaza è ancora considerata una pericolosa zona di combattimento, l'IDF continua a circondare Gaza City e ritornare è estremamente pericoloso". E' questo il messaggio rivolto ai palestinesi dall'IDF con un messaggio del portavoce di lingua araba, Avichay Adraee, con cui si vieta di tornare a Gaza City "fino ad ulteriori istruzioni", mentre si aspetta oggi la firma dell'accordo per il cessate il fuoco. "Per la vostra sicurezza, evitate di tornare al nord o avvicinarvi a zone dove si trova e opera l'Ifd in tutta la Striscia di Gaza, anche nel sud e nell'est della Striscia, fino a quando vi saranno istruzioni ufficiali", conclude il messaggio.
Ore 10.05 - Macron, "Ora i due Stati"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto con favore "l'immensa speranza per gli ostaggi e le loro famiglie, per i palestinesi di Gaza e per la regione" suscitata dall'accordo raggiunto tra Israele e Hamas. Nel contempo il titolare dell'Eliseo ha espresso l'auspicio che tale accordo possa consentire "l'avvio di una soluzione politica basata sulla soluzione dei due Stati". "La Francia è pronta a contribuire a questo obiettivo. Ne discuteremo questo pomeriggio a Parigi con i nostri partner internazionali", ha scritto Macron su X, riferendosi alla riunione programmata oggi pomeriggio a Parigi con diversi paesi europei e arabi, incentrata sugli accordi postbellici a Gaza. Il presidente francese ha sottolineato di aver invitato Israele e Hamas a "rispettare rigorosamente i termini" dell'accordo.
Ore 9.38 - "Feriti nel centro di Khan Younis"
Sono stati registrati alcuni feriti a Gaza in seguito a un bombardamento israeliano nel centro della città di Khan Yunis, nel sud della Striscia. Lo ha riferito il complesso medico Nasser gestito da Hamas, secondo quanto riportato dall'emittente qatariota "Al Jazeera". Ieri sera è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco tra Israele e il gruppo islamista palestinese. Tuttavia, la firma dell'accordo è prevista fra circa un'ora in Egitto e il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore immediatamente dopo la cerimonia.
Ore 9.04 - Abu Mazen, "speranza per i due Stati"
Il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha accolto con favore l'accordo raggiunto tra Israele e Hamas per la Striscia di Gaza, esprimendo la speranza che possa portare alla creazione di uno Stato palestinese. Sui social media, Abbas "ha accolto con favore l'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di un accordo per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza" e "ha espresso la speranza che questi sforzi siano il preludio a una soluzione politica permanente (...) che porti alla fine dell'occupazione israeliana dello Stato di Palestina e alla creazione di uno Stato palestinese indipendente".
Ore 8.38 - Meloni, "Italia pronta a contribuire alla stabilizzazione di Gaza"
"L'Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una dichiarazione.
Ore 8.23 - Von der Leyen, "tutte le parti rispettino accordo"
"Accolgo con favore l'annuncio di un accordo per garantire un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza, basato sulla proposta presentata dal presidente degli Stati Uniti. Lodo gli sforzi diplomatici degli Stati Uniti, del Qatar, dell'Egitto e della Turchia nel raggiungere questa svolta. Sono anche incoraggiata dal sostegno del Governo di Israele e dell'Autorità Palestinese. Ora, tutte le parti devono rispettare pienamente i termini dell'accordo. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati in sicurezza. Deve essere stabilito un cessate il fuoco permanente. Le sofferenze devono finire". Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "L'Ue continuerà a sostenere la consegna rapida e sicura degli aiuti umanitari a Gaza. E quando sarà il momento, saremo pronti ad aiutare con la ripresa e la ricostruzione. L'opportunità di oggi deve essere colta. E' l'opportunità di forgiare un percorso politico credibile verso una pace e una sicurezza durature. Un percorso saldamente ancorato alla soluzione a due Stati", aggiunge.
Ore 8.12 - Cosa prevede la prima fase dell'accordo
L'accordo raggiunto nella notte prevede un cessate il fuoco e il rilascio dei 48 ostaggi prigionieri di Gaza, che, secondo Trump, avverrà lunedì. Di questi, le autorità israeliane stimano che circa 20 siano ancora vivi. Israele e Hamas non hanno ancora raggiunto un accordo sulla lista dei 1.950 prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio degli ostaggi. Circa 250 prigionieri sono condannati all'ergastolo, mentre gli altri 1.700 sono detenuti nella Striscia di Gaza. Prima del rilascio dei prigionieri, l'esercito israeliano dovrà ritirarsi fino alla "linea gialla" stabilita dagli Stati Uniti, che segna la prima fase del ritiro dall'enclave. Questa linea consentirà alle truppe israeliane di rimanere a Gaza entro un perimetro con una profondità di circa 1,5 chilometri nel punto più stretto e 6,5 chilometri nel punto più largo, garantendo la presenza militare israeliana in quasi meta' dell'enclave. Questo ritiro iniziale avverrà in modo che le milizie di Hamas possano localizzare tutti gli ostaggi.
Ore 8.01 - Pizzaballa, "Primo passo importante
"È una buona notizia e siamo molto felici. È un primo passo, la prima fase. Naturalmente ce ne saranno altri e certamente sorgeranno altri ostacoli. Ma ora dobbiamo gioire di questo passo importante che porterà un po' più di fiducia per il futuro e porterà anche nuova speranza, specialmente pet i popoli, sia israeliano che palestinese": così il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha commentato l'intesa raggiunta da Israele e Hamas sulla prima fase del piano di pace del presidente americano Donald Trump per la Striscia di Gaza. "Ora finalmente vediamo qualcosa di nuovo e di diverso - ha aggiunto il cardinale - certamente ci sarà anche una nuova atmosfera per la continuazione dei negoziati, anche se la vita dentro Gaza rimarrà terribile ancora per molto tempo. Ma ora siamo felici e speriamo che questo sia solo l'inizio di una nuova fase in cui possiamo, poco a poco, iniziare a pensare non più alla guerra, ma a come ricostruire dopo la guerra".
Ore 7.48 - Ynet, "Barghouti non verrà rilasciato"
Nella fase iniziale del piano di pace approvato stanotte da Israele e Hamas, le truppe dello Stato ebraico controlleranno il 53% della Striscia di Gaza: è quanto riporta il sito di Ynet. Inoltre, l'Idf ritirerà le proprie truppe anche da Gaza City; l'accordo invece non prevede il rilascio dei detenuti palestinesi coinvolti nelle stragi del 7 ottobre né dei prigionieri più importanti di cui Hamas aveva chiesto il rilascio, come Marwan Barghouti.
Ore 7.20 - "Trump nei prossimi giorni in Israele"
Il presidente statunitense Donald Trump "probabilmente" nei prossimi giorni si recherà in Israele, come dichiarato dallo stesso tycoon ad Axios. Trump dovrebbe tenere un discorso al parlamento israeliano, la Knesset, in merito all'accordo di pace di Gaza. "Vogliono che tenga un discorso lì e lo farò sicuramente, se lo desiderano", ha affermato il presidente Usa.
Ore 7.02 - Tajani, "Italia pronta a fare la sua parte"
"Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L'Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza": lo ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l'intesa raggiunta da Israele e Hamas sulla "prima fase" del piano di pace del presidente americano Donald Trump. "Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina", ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Ore 6.48 - Ostaggi israeliani rilasciati lunedì?
Gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas nella Striscia di Gaza dovrebbero essere rilasciati lunedì 13 ottobre. Lo ha detto il presidente americano, Donald Trump, nell'intervista rilasciata a Fox News dopo l'annuncio dell'intesa raggiunta in Egitto da Hamas e Israele per dare attuazione alla "prima fase" del piano di pace Usa. "Pensiamo che torneranno tutti lunedì, e questo include i corpi dei morti", ha sottolineato Trump. Dei 48 ostaggi ancora in mano ah Hamas, solo 20 sarebbero ancora in vita. Da parte sua, l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, ha spiegato alla Cnn che gli ostaggi saranno liberati tra domenica e lunedì, ossia nelle 72 ore successive all'approvazione da parte del governo israeliano della lista dei prigionieri palestinesi da rimettere in libertà nell'ambito dello scambio con Hamas. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che il governo si riunirà oggi.
Ore 5.45 - Herzog, "Trump merita il Nobel per la pace"
Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, la definisce "una mattina di notizie storiche e importanti". Ringrazia il primo ministro Benjamin Netanyahu, il team negoziale e i mediatori. Esprime inoltre i suoi "piu' profondi ringraziamenti" al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la sua "incredibile leadership nel garantire la liberazione degli ostaggi, porre fine alla guerra e creare speranza per una nuova realta' in Medio Oriente. Non c'e' dubbio che meriti il Premio Nobel per la pace per questo". Herzog afferma che se Trump visitera' Israele nei prossimi giorni, "sara' accolto con immenso rispetto, affetto e gratitudine dal popolo israeliano". "Questo accordo portera' momenti di indescrivibile sollievo alle care famiglie che non dormono da 733 giorni", afferma Herzog. "Questo accordo offre un'opportunita' di riparazione, di guarigione e di aprire un nuovo orizzonte di speranza per la nostra regione".
Ore 4.34 - Netanyahu: domani riunione governo per ok ad accordo
"Un grande giorno per Israele. Domani convocherò il governo per approvare l'accordo e riportare a casa tutti i nostri cari ostaggi". Lo afferma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. "Ringrazio i coraggiosi soldati dell'IDF e tutte le forze di sicurezza: è grazie al loro coraggio e al loro sacrificio che siamo arrivati a questo giorno", aggiunge. Il primo ministro estende i suoi "sentiti ringraziamenti" al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e alla sua squadra "per la loro dedizione a questa sacra missione di liberare i nostri ostaggi". "Con l'aiuto di Dio, insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e a espandere la pace con i nostri vicini", conclude Netanyahu. Afe 20251009T013515Z
Ore 2.45 - Trump: "Gli Usa si impegnano a mantenere la pace"
"Questo va oltre Gaza", ha dichiarato Trump nel corso di un'intervista telefonica a Fox News, "si tratta della pace in Medio Oriente". Trump ha anche affermato che in futuro Gaza sarà un "luogo pacifico e molto più sicuro" e che gli Stati Uniti continueranno a impegnarsi per garantirne la sicurezza e la prosperità. "Gli altri Paesi della regione contribuiranno alla ricostruzione perche' dispongono di enormi ricchezze", ha affermato Trump, aggiungendo che gli Stati Uniti si impegneranno "per aiutarli a raggiungere il successo e a mantenere la pace".
Ore 1.54 - Trump, "accordo Israele-Hamas sulla prima fase del piano per Gaza"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sulla prima fase del suo piano di pace per Gaza. In un post sui social media, ha riferito: "Tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto". E ancora: "Israele ritirerà le proprie truppe fino a una linea concordata".