Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato a favore del piano di pace di Donald Trump per Gaza, che include in particolare il dispiegamento di una forza internazionale. Tredici membri del Consiglio hanno votato a favore del testo, che l'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite Mike Waltz ha definito "storico e costruttivo". Russia e Cina si sono astenute. La risoluzione statunitense, modificata più volte durante i negoziati, approva il piano del presidente americano che ha portato all'attuazione, il 10 ottobre, del cessate il fuoco tra Israele e Hamas nel territorio palestinese.
Trump celebra il passaggio come "un momento storico". In un post su Truth dopo il voto al Palazzo di Vetro, il presidente degli Stati Uniti ha scritto: "Congratulazioni al mondo per l'incredibile voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che riconosce e approva il consiglio di pace, che sarà presieduto da me e comprenderà i leader più potenti e rispettati di tutto il mondo. Questo voto passerà alla storia come una delle più grandi approvazioni nella storia delle Nazioni Unite, porterà a un'ulteriore pace in tutto il mondo ed è un momento di vera portata storica!" Quindi Trump ha ringraziato l'Onu e tutti i Paesi membri del Consiglio,k citandoli uno a uno: Cina, Russia, Francia, Regno Unito, Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Corea del Sud, Pakistan, Panama, Sierra Leone, Slovenia e Somalia". E "grazie anche ai Paesi che non siedono nel Consiglio, ma che hanno fortemente sostenuto l'iniziativa, tra cui Qatar, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Regno dell'Arabia Saudita, Indonesia, Turchia e Giordania". Infine il presidente ha anticipato che "i membri del board of peace e molti altri annunci entusiasmanti saranno resi noti nelle prossime settimane".
Russia e Cina, dopo essersi astenuti, hanno però denunciato la mancanza di chiarezza nella risoluzione Onu, basata sul piano in 20 punti del presidente americano. L'ambasciatore russo, Vasily Nebenzia, che ha presentato una bozza alternativa venerdì scorso ma non ha richiesto la votazione, e l'ambasciatore cinese, Fu Cong, hanno criticato la rapidità del processo di consultazione e hanno sostenuto che il documento non riflette un impegno sufficiente per una soluzione a due Stati. "Il Consiglio sta dando la sua benedizione a un'iniziativa statunitense basata sulle promesse di Washington, che affida il controllo completo della Striscia di Gaza al Peace Board e all'Isf", di cui "non sappiamo nulla", ha affermato.
Diviso lo stesso mondo palestinese. L'Autorità nazionale palestinese ha sostenuto la risoluzione mentre Hamas l'ha denunciata, deplorando un testo che "non risponde alle esigenze e ai diritti politici e umani" dei palestinesi. Secondo i terroristi al potere a Gaza, "assegnare alla forza internazionale compiti e ruoli all'interno della Striscia, compreso il disarmo della resistenza, la priva della sua neutralità e la trasforma in una parte del conflitto a favore dell'occupazione". "Qualsiasi forza internazionale, se istituita, deve essere dispiegata solo ai confini per separare le forze, monitorare il cessate il fuoco e deve essere sotto la piena supervisione delle Nazioni Unite", ha ribadito Hamas, secondo cui la forza "deve operare esclusivamente in coordinamento con le istituzioni palestinesi ufficiali, senza che l'occupazione vi abbia alcun ruolo, e lavorare per garantire l'ingresso degli aiuti, senza trasformarsi in un'autorità di sicurezza che persegue il nostro popolo e la sua resistenza".




