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Bce, "nuovo scudo anti-spread": cosa c'è dietro questa mossa della Lagarde

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La Bce ha parzialmente rimediato al caos che aveva scatenato giovedì 9 giugno, con i mercati e lo spread che avevano reagito malissimo all’annuncio della fine degli acquisti straordinari di titoli e di un primo rialzo dei tassi a partire da fine luglio. Oggi, mercoledì 15, si è tenuto un vertice straordinario dei governatori dell’Eurotower ed è stato dato mandato ai tecnici per un nuovo scudo anti-spread.

 

 

Una mossa che ha subito prodotto effetti positivi, con lo spread spinto al ribasso e Piazza Affari che con le banche e l’euro è tornata a volare. “Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell’attività di reinvestimento - ha dichiarato Klaas Knot, membro del consiglio direttivo della Bce - e abbiamo  chiesto ai nostri comitati di lavora in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. Per cui nel caso in cui il reinvestimento non bastasse state tranquilli, siamo pronti”.

 

 

Il messaggio "principale" del comunicato della Bce è che "in questa fase di normalizzazione" messa in campo "per raggiungere gli obiettivi dell'inflazione, noi potremmo trovare sulla nostra strada una iper-reazione dei mercati" e ciò "potrebbe impedirci di fare la nostra politica monetaria, di aggiustare la nostra linea" monetaria. Lo ha detto Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della Bce, intervenendo alla commissione Econ del Pe. "Una cosa de essere molto chiara": lo scudo anti-frammentazione "non impedisce la nostra politica monetaria ma è condizione necessaria per portare l'inflazione di nuovo al 2%", ha aggiunto.

 

 

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