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Paolo Mieli: "Erdogan si è spostato dalla parte di Putin", cosa sta succedendo

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Uno scossone nella delicatissima questione delle sanzioni contro la Russia, tema che si lega a doppia mandata ai temi del price cap sul tetto del gas, alle forniture di gas russo all'Europa e a quello di un inverno al freddo come rappresaglia di Mosca all'Ue. Il presidente turco Erdogan ha avvisato Bruxelles: "L'Occidente persegue una politica di provocazione" contro la Russia, "non trovo corretto l'atteggiamento che ha adottato". E durante la conferenza stampa congiunta con il presidente serbo Aleksandr Vucic, forse l'unico e vero alleato dichiarato del Cremlino nel cuore dell'Europa, il Sultano ha sottolineato: "Non sarà possibile ottenere risultati" nella guerra in Ucraina con le provocazioni. E la guerra "non finirà presto. Non bisogna sottovalutare la Russia. Non è un paese da prendere alla leggera". 


Mieli a Tagadà: "Erdogan si è spostato dalla parte di Putin". Guarda il video


"Non ho potuto leggere l'intero intervento di Putin - rincara lo stesso Vucic -, ma io lo interpreterei in questo modo: quest'inverno per tutti noi sarà molto freddo, il prossimo sarà polare per l'Europa intera". Il riferimento è al nuovo discorso del presidente russo che a Vladivostok, ha prefigurato una situazione catastrofica per l'Europa e il resto del mondo a causa della crisi energetica provocata dalle sanzioni occidentali contro Mosca.

 

 



"Se dovessi ripartire da oggi, darei molta importanza alle cose che ha detto Erdogan - è il commento a caldo di Paolo Mieli, ospite di Tagadà a La7, in collegamento con Tiziana Panella -. Erdogan come tutti sappiamo è il mediatore" nella guerra tra Russia e Ucraina, "è quello che ha permesso per esempio il trasporto del grano". Secondo l'editorialista del Corriere della Sera, il fatto che Erdogan "si sposti dalla parte della Russia contro l'Occidente, accusandoci di provocazione, vuole dire qualcosa. La prima spiegazione è che in questi giorni la Turchia è in una fortissima tensione con la Grecia, i rapporti non sono mai stati semplici e dopo gli sconfinamenti di questi giorni tira una brutta aria. L'Europa ha preso la parte della Grecia e oggi Erdogan risponde così: 'Io faccio il mediatore per voi e mi venite a fare i ganassa con me? Per me potete andare a farvi fucilare'. L'ordigno è complessissimo".

 

 

 

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