La linea difensiva

Qatargate, Eva Kaili scarica Giorgi: "I soldi? Chiedete a lui"

Eva Kaili non si ritiene colpevole "e si dichiara innocente. Un conto è essere accusati, un altro è accettare le accuse", precisa alla televisione greca Open l'avvocato della ex vicepresidente del Parlamento europeo, Michalis Dimitrakopulos. Il quale, riporta il Corriere della Sera, aggiunge con una certa insistenza che "i soldi che sono stati trovati nella sua casa non le appartenevano". Certo, è difficile credere che gli oltre 750 mila euro in contanti ritrovati dalla polizia nell'appartamento a Bruxelles della coppia e gli altri 600 mila che il papà della Kaili trasportava in una valigia mentre si allontanava con una certa fretta dall'albergo Sophitel non fossero i suoi. Ma il legale continua ad affermare di chiedere a Giorgi di chi sono, è lui "l'unico che può fornire risposte sulla loro esistenza di cui lei non sapeva nulla".

 

 

Insomma, secondo la sua linea difensiva, potrebbe essere stato Giorgi ad avvertire il signor Kaili nei momenti concitati del blitz della polizia chiedendogli di portare via il malloppo. Una mossa sbagliata che, costituendo una "flagranza di reato", ha poi permesso agli agenti di fare la perquisizione anche nell'abitazione e arrestare Kaili senza dover rispettare la sua immunità parlamentare.

In ogni caso, a casa di Giorgi ad Abbiategrasso, la Guardia di finanza ha trovato altri 20 mila euro in contanti custoditi in una cassetta di sicurezza.

 

 

In totale, con i 600 mila sequestrati ad Antonio Panzeri, si tratta di più di un milione e mezzo di euro sequestrati. Eva Kaili "ha rafforzato le regole dell'Europarlamento", osserva ancora l'avvocato Dimitrakopulos anticipando l'arringa difensiva che farà il 22 dicembre quando lei si troverà di fronte ai giudici, da sola.