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Mario Monti sta con Meloni: "Il veto in Ue una buona cosa"

Roberto Tortora
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Il senatore a vita Mario Monti è stato ospite di TgCom24, il canale all news h24 di Mediaset. Intervistato dal conduttore Dario Donato, che ha introdotto l’ospite con una domanda chiara e diretta: “Dalle pagine del Corriere della Sera abbiamo registrato una sua presa di posizione sui negoziati sul patto di stabilità. Per lei l’Europa è ancorata al passato, perché?”.

Questa la risposta dell’ex-presidente del Consiglio dal 16 novembre 2011 fino al marzo del 2013: "LʼEuropa è ancorata al passato, perché quando il Patto di Stabilità è nato, nel 1997, era più o meno adeguato e aveva lo scopo di convincere anche i popoli a valuta forte, come Germania e Olanda, che la moneta unica avrebbe portato anche una certa disciplina di bilancio e monetaria. Senza quel patto non avremmo lʼeuro. Adesso sono passati tanti anni e occorrerebbe cogliere quest’occasione per dare all’Europa un’immagine dell'Italia che non sia quella di uno specchietto retrovisore - spiega Mario Monti - ma qualcosa di più particolare".

 

 

 

"Già allora - sottolinea il professore - mi battei al tavolo della Commissione di cui ero membro, perché ci fosse più spazio per gli investimenti pubblici, da distinguere rispetto alla spesa pubblica corrente. Era il momento per spingere avanti questa differenziazione. Invece è stato fatto un guazzabuglio - racconta amaro il senatore - difficile da capire persino per gli esperti, incomprensibile per l’opinione pubblica. L’ho detto stamattina alla presidente Meloni in aula al Senato: se lei opponesse il veto dell’Italia al patto di stabilità, penso possa essere una buona cosa per rimandare la Commissione al tavolo della progettazione”.

 

 

 

Già un anno fa Monti citò la frase di Giorgia Meloni, che voleva ispirarsi più a una Margareth Thatcher che a Marine Le Pen, approvando la sua scelta: “Penso che in questa prima prova di leadership ci sia molta Thatcher”.

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