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Trattori, von der Leyen ci ripensa: "Ritiriamo la proposta di regolamento sui pesticidi"

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Passo indietro della presidente della Commissione europea. Ursula von der Leyen proporrà infatti al Collegio dei commissari Ue di ritirare la proposta di regolamento sui pesticidi. Lo ha dichiarato lei stessa nel corso di un intervento alla plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo. "I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati. So che sono preoccupati per il futuro dell'agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l'agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire". 

Quindi, ha proseguito la von der Leyen, "la Commissione ha proposto il regolamento sui pesticidi (Sur) con l’obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti fitosanitari chimici. Tuttavia, la proposta è diventata un simbolo di polarizzazione. È stata respinta dal Parlamento europeo e anche in Consiglio non si registrano più progressi. Per questo motivo proporrò al Collegio dei commissari europei di ritirare la proposta", ha detto. "Naturalmente il tema rimane e per andare avanti è necessario un maggiore dialogo e un approccio diverso. Su questa base, la Commissione potrebbe presentare una nuova proposta molto più matura, con il coinvolgimento delle parti interessate", ha aggiunto. "I mesi a venire non saranno facili, ma credo che ora abbiamo una grande opportunità. È chiaro a tutti in quest’aula che il nostro settore agroalimentare, a partire dalle aziende agricole, ha bisogno di una prospettiva a lungo termine e di una volontà di ascolto reciproco e di ricerca di soluzioni comuni. Dobbiamo evitare il gioco delle colpe e trovare insieme le soluzioni ai problemi", ha concluso. 

Il ritiro della proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci "salva il 30% delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall'irrealistico obiettivo di dimezzare l'uso di agrofarmaci", ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. "Il provvedimento - sottolinea Coldiretti - avrebbe avuto un impatto devastante sulla produzione agricola dell’Unione Europea e nazionale aprendo di fatto le porte all’importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Serve un approccio realistico per sostenere l’impegno dell’agricoltura verso la sostenibilità che ha già portato l’Italia a classificarsi come la più green d’Europa con il maggior numero di imprese agricole che coltivano con metodo biologico su circa 1/5 della superficie agricola totale e il taglio record in un decennio del 20% sull’uso dei fitofarmaci che restano essenziali per garantire la salute delle coltivazioni".

"Evviva gli agricoltori, i cui trattori stanno costringendo l’Europa a rimangiarsi le follie imposte dalle multinazionali e dalle sinistre", tuona il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini.

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