Patto asilo, via libera del Parlamento Ue. La Lega rompe e vota contro: "Italia lasciata sola"
Un nuovo accordo sulla gestione dei migranti. Qualcuno lo definisce una svolta, altri sono più cauti. Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Patto di asilo, un pacchetto di dieci documenti che cambierà la gestione degli arrivi fra i membri dell'Ue, introducendo il principio della solidarietà fra Stati. L'accordo prevede una più equa ripartizione delle responsabilità e rivede le norme del trattato di Dublino per determinare quale sia lo Stato che deve occuparsi di esaminare la domanda d'asilo. Ogni Paese potrà decidere se trasferire i migranti nel loro territorio, versare contributi finanziari o sostenere gli altri Stati in cui la pressione migratoria è più forte.
La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metzola ha mostrato tutta la sua soddisfazione per il risultato tramite un post su X: "Storia fatta. Abbiamo creato un solido quadro legislativo su come gestire la migrazione e l'asilo nell'Ue. Sono passati più di dieci anni di lavoro ma abbiamo mantenuto la parola data. Un equilibrio tra solidarietà e responsabilità. Questa è la via europea". Anche la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen si è detta soddisfatta del risultato raggiunto: "Con il patto sulla migrazione nessun Paese sarà lasciato da solo, per questo abbiamo introdotto un meccanismo di solidarietà obbligatoria: l'Europa migliore è l'Europa che si muove unita".
A frenare subito gli entusiasmi ci ha pensato però Matteo Salvini che ha bollato il nuovo accordo come deludente e non risolutivo: "Il Parlamento europeo approva, per una manciata di voti, il patto sull’immigrazione. Una proposta deludente che non risolve in alcun modo il problema dei flussi illegali e clandestini lasciando sola l’Italia, ancora una volta. La Lega ha votato contro l’impianto di questa 'riforma', dopo aver proposto soluzioni di buonsenso per fermare le partenze e cooperare con i Paesi d’origine, tutte non prese in considerazione da un parlamento che è evidentemente lontano dagli interessi e dalle richieste di sicurezza dei cittadini europei. Basta con sinistra e socialisti, c’è bisogno di una nuova maggioranza a Bruxelles, a difesa dei Popoli europei: l’8 e il 9 giugno si cambia, col tuo voto" ha scritto su Facebook.
Non molto soddisfatta neanche Fratelli d'Italia che, tramite il copresidente del gruppo dei Conservatori, Nicola Procaccini ha spiegato perché ha votato a favore solo di alcuni documenti del Patto: "Migliorare la situazione attuale: questa è l'unica ragione per votare a favore di alcuni dei regolamenti presenti nel nuovo patto. Pochi passi, nella giusta direzione. Pochi, ma importanti. Con la speranza di proseguire su questa strada con maggiore risolutezza nel corso della prossima legislatura europea. Bisogna fermare le partenze, collaborando con le nazioni di origine e transito dei migranti, stabilendo prima chi ha diritto di entrare in Europa e chi no. Questa è l'unica soluzione strutturale possibile, anche aiutando le nazioni in via di sviluppo a rimuovere le cause delle migrazioni. È ciò che da anni cerchiamo di far comprendere alle sinistre, che vorrebbero far entrare tutti indistintamente, per poi dare loro il diritto di voto e così soppiantare la volontà delle nostre popolazioni".
Insieme, alcuni parlamentari sovranisti e conservatori dei gruppi di Id e Ecr, hanno improvvisato un punto stampa fuori dall'aula. Le delegazioni del Rassemblement National, dell'Fpo austriaco, del PiS polacco e dello spagnolo Vox hanno definito il Patto "immigrazionista e nocivo per l'Europa". Alla conferenza hanno partecipato anche gli eurodeputati di Fidesz, al momento non iscritti a nessun gruppo. "Questa conferenza è la base di un'alleanza trasversale contro le politiche immigrazioniste europee. Speriamo sia la base per qualcosa che possa andare avanti" ha spiegato l'austriaco Harald Vilimsky.
Contrario all'approvazione del testo il Pd, ma ovviamente per motivi opposti a Lega e FdI. Come spiega la delegazione dem, il Patto non racchiuderebbe le indicazioni date dalle ong e dalle associazioni che si occupano di accoglienza: "Oggi abbiamo dato un voto contrario all'accordo sul patto sulla migrazione, perché il compromesso raggiunto è caratterizzato non soltanto da gravi e inaccettabili manchevolezze sul versante dei diritti umani, ma anche dal punto di vista degli interessi specifici dell'Italia. Non è il superamento del sistema di Dublino per cui abbiamo lavorato in questi anni, che avrebbe dovuto alleggerire la pressione sui Paesi di primo ingresso, non rafforza il sistema d'asilo europeo in maniera soddisfacente ed è fortemente improntato a un approccio securitario nella gestione del fenomeno migratorio".