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Lucia Annunziata smonta il Pd: "No a Ursula? Meloni non poteva fare altro"

Lucia Annunziata

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A seguito della rielezione della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, confermata con 401 voti favorevoli, 284 contrari e 15 astenuti (decisivo l'appoggio dei Verdi), la premier Giorgia Meloni rivendica con coerenza il suo no. "Mi sono comportata come si dovrebbe comportare un leader europeo perché mi sono chiesta se la traiettoria fosse giusta", spiega Meloni in un'intervista al Corriere della Sera. E a darle ragione, a sorpresa, ecco anche la giornalista e ora eurodeputata Pd, Lucia Annunziata per cui la posizione del Presidente del Consiglio era inevitabile. Una scelta coerente, insomma. L'Annunziata, dunque, si smarca ed esce la coro dem secondo cui Meloni avrebbe anteposto gli interessi di partito, finendo con l'isolare l'Italia.

Già, mentre i colleghi Pd chiedono informative in Parlamento, l'Annunziata controcorrente spiega al il Foglio che "negli ultimi mesi c’è stato un cambiamento di scenario dovuto alle elezioni in Inghilterra e in Francia, e poi Trump. C’è stata una radicalizzazione sempre più forte in tutta la sinistra europea, galvanizzata da vittorie nazionali che in realtà non lo erano del tutto. E infatti difficilmente produrranno cambiamenti strutturali", spiega la giornalista. Che osserva: "Lo stesso è accaduto a destra, con Orbán, Le Pen, Bardella e i patrioti, le cui iniziative hanno tolto spazio a Meloni e al rapporto che ha coltivato con von der Leyen negli ultimi due anni. E’ diventato insostenibile per entrambe”.

 

 

 

 

Le opposizioni accusano Meloni di aver lasciato il Paese isolato, come ad esempio la senatrice del Pd, Simona Malpezzi che su X scrive: "Giorgia Meloni si schiera con la destra di Putin e antieuropeista e condanna l'Italia all'irrilevanza e a una lunga camminata nel deserto". Di diversa opinione l'ex giornalista Rai, che si dice convinta "che la decisione di Ursula di aprire ai Verdi sia arrivata all’ultimo e che fino all’ultimo abbia parlato con Meloni, anche per un calcolo numerico".

Per l’eurodeputata, la premier, infatti, "non poteva certo restare in questo schema. Erano d’accordo e Meloni ha fatto quello che dal suo punto di vista era più logico”. Annunziata afferma, inoltre, di non temere particolari ripercussioni per l'Italia, neutralizzando così la narrazione che arriva dal Nazareno. “Non credo esista questo rischio. Sondando gli umori qui a Bruxelles, penso che l’Italia riuscirà comunque a ottenere i pesi e i contrappesi che merita, al di là dei posizionamenti dell’altro giorno. La partita è più ampia, vedrete. Non solo – aggiunge Annunziata – le stesse dichiarazioni di Meloni lasciano intendere che in futuro ci possa essere anche una sorta di appoggio esterno al governo von der Leyen”, si lancia in previsioni tutte da verificare. 

Intanto, Meloni ha assicurato che la posizione da lei adottata non "comprometterà la collaborazione che il Governo italiano e la Commissione europea hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie come ad esempio la materia della migrazione e voglio approfittare per fare gli auguri di buon lavoro comunque a Ursula von der Leyen"

 

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