Un ragazzo ucraino rapito dall'esercito russo a Mariupol, Sasha, e sua nonna, Liudmyla, sono ospiti al Parlamento europeo in occasione del discorso sullo Stato dell'Unione tenuto dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Un messaggio chiarissimo a Mosca, quasi una "provocazione" contro Vladimir Putin per ribadire la vicinanza e il sostegno dell'Ue a Kiev.
"La libertà e l'indipendenza sono ciò per cui oggi combatte il popolo ucraino. Persone come Sasha e sua nonna", ha affermato Von der Leyen, raccontando la sua storia. "Sasha aveva solo 11 anni quando i russi hanno attaccato. Lui e sua madre si rifugiarono in un seminterrato nella loro città, Mariupol. Una mattina uscirono per procurarsi del cibo. Fu allora che l'inferno si scatenò. Una pioggia di bombe russe, su un quartiere civile. Tutto divenne buio e Sasha sentì il suo volto bruciare. Aveva delle schegge appena sotto gli occhi. In pochi giorni, i soldati russi invasero la città. Portarono via Sasha e sua madre in quello che i russi chiamavano un 'campo di filtraggio'. Poi portarono via Sasha. Gli dissero che non aveva bisogno di sua madre. Che sarebbe andato in Russia, avrebbe avuto una madre russa. Un passaporto russo. Un nome russo. Lo mandarono nella Donetsk occupata. Ma Sasha non si arrese. Durante una sosta lungo il tragitto, chiese in prestito il telefono a uno sconosciuto. E chiamò sua nonna, Liudmyla, che viveva nell'Ucraina libera. "Baba, portami solo a casa". Lei non esitò un secondo. I suoi amici le dissero che era folle ad andare. Ma Liudmyla smosse le montagne pur di raggiungerlo".
"Con l'aiuto del governo ucraino, viaggiò in Polonia, Lituania, Lettonia, Russia e infine nell'Ucraina occupata. Riuscì a riprendere Sasha. E attraverso lo stesso lungo viaggio, lo riportò in salvo", prosegue la presidente della Commissione Ue. "Ma i loro cuori restano spezzati. Ogni singolo giorno continuano a lottare per ritrovare la madre di Sasha - bloccata da qualche parte a causa della brutale guerra russa. Vorrei ringraziare Sasha e Liudmyla per avermi permesso di condividere la loro storia. E' per me un onore che oggi siano qui con noi. Onorevoli Membri, vi invito a unirvi a me nel rendere omaggio a Sasha, a Liudmyla e all'instancabile lotta dell'Ucraina per la libertà", ha affermato raccogliendo un lungo applauso dell'Aula.
"Purtroppo, la storia di Sasha è tutt'altro che unica. Ci sono decine di migliaia di altri bambini ucraini di cui non si conosce il destino. Intrappolati. Minacciati. Costretti a rinnegare la propria identità. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per sostenere i bambini dell'Ucraina. Per questo motivo posso annunciare che, insieme all'Ucraina e ad altri partner, ospiterò un vertice della coalizione internazionale per il rientro dei bambini ucraini. Ogni bambino rapito deve essere restituito", ha concluso Von der Leyen.
Today I want to share the story of Sasha, a Ukrainian child abducted by Russia.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) September 10, 2025
Sadly, his story is far from unique.
With Ukraine & other partners, I will host a Summit of the International Coalition for the Return of Ukrainian Children.
Every abducted child must be returned! pic.twitter.com/uqRP8cnR67